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Risultati da 101 a 110 di 117

Discussione: DISOCCUPAZIONE o VOGLIA DI LAVORARE ?

  1. #101
    TCP Rider Senior L'avatar di tonidaytona
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    Citazione Originariamente Scritto da sagyttar Visualizza Messaggio
    Appoggiando quello che dice Winter, non mi è mai risultato che nel fallimento di un'impresa il manager o il proprietario ne sia uscito con le pezze al culo ed i dipendenti sani e salvi.
    In Italia, dispiace dirlo, in questi ultimi anni una grossa percentuale di impresari tende a sfruttare senza scrupoli i dipendenti in nome solamente del dio profitto...... fregandosene altamente dei diritti basilari dei lavoratori....... e pagandoli quando e quanto gli fa comodo.

    Ricordo anche con grandissimo rammarico quanto sia sciagurata per i lavoratori la famosa legge Biagi, la quale viene applicata da confindustria solo negli aspetti che più le fa comodo e tralasciando tutto il resto.


    ti assicuro che qui' nel deindustrializzato Canavese sono andate fallite tante di quelle aziende metalmeccaniche e che i titolari si sono venduti pure le mutande pur di resistere fino all'ultimo.
    evidentemente vien facile fare demagogia.

    a me risulta che i dipendenti qualche soldo dal curatore lo prendono.
    quando una azienda chiude..
    restano a casa tutti pero'.
    Le luci delle moto, se viste da lontano, hanno qualcosa di fatato – il faro anteriore che illumina la strada e la luce rossa del posteriore – e tanto sul Gardetta quanto sulla Cannoni è possibile vedere chi ci precede da grandi distanze: sembrano dei pesci luminosi, sospesi nelle profondità degli abissi oceanici.

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  3. #102
    TCP Rider L'avatar di sagyttar
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    Citazione Originariamente Scritto da tonidaytona Visualizza Messaggio
    ti assicuro che qui' nel deindustrializzato Canavese sono andate fallite tante di quelle aziende metalmeccaniche e che i titolari si sono venduti pure le mutande pur di resistere fino all'ultimo.
    evidentemente vien facile fare demagogia.

    a me risulta che i dipendenti qualche soldo dal curatore lo prendono.
    quando una azienda chiude..
    restano a casa tutti pero'.
    Io mi baso sulle ditte fallite in provincia di Mantova: il fallimento Belleli portò un sacco di soldi (cosa vergognosa) ai curatori fallimentari, i dipendenti rimaserò diversi mesi senza stipendio e hanno tribolato parecchio per essere risarciti.
    L'ex presidente del Mantova Calcio aveva i soldi per pagare i giocatori ma non i propri dipendenti..... poi finirono anche i soldi per i giocatori, la squadra fallì grazie anche alla loro "fronda" e relativa retrocessione, ma non mi risulta che il signor Lori navighi personalmente in cattive acque.

    I dependenti di un'impresa che fallisce, che sono di norma la parte più debole, dovrebbero aver diritto non a "qualche soldo" per il lavoro svolto, ma al totale recupero dei crediti derivanti dalle retribuzioni non pagate.... e mi sembra il minimo che si possa pretendere.....
    Il mio non mi sembra un discorso demagogico
    Ultima modifica di sagyttar; 26/12/2010 alle 19:32

  4. #103
    TCP Rider Senior L'avatar di valterone
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    Citazione Originariamente Scritto da rez Visualizza Messaggio
    La risposta che do io alla tua domanda finale è: non molta.

    Oggi la maggiorparte dei giovani, appena finita la maturità o l'università, vogliono guadagnare subito molti soldi. Non hanno spirito di sacrificio come lo si aveva anni fa.... La colpa è dei genitori che dicono sempre di si a tutto. Ma soprattutto del sistema di vita con cui siamo obblicati a convivere che non lascia un caxxo di tempo per gestire ed educare i propri figli.

    Tutto parte dall'educazione. Senza quella non si va da nessuna parte...
    Citazione Originariamente Scritto da marco.bus Visualizza Messaggio
    questa è legge!!!

    perchè i soldi fanno l'uomo ricco, ma è l'educazione che lo fa signore!
    Vi sto seriamente rivalutando...

    Citazione Originariamente Scritto da tonidaytona Visualizza Messaggio
    Vi invito amici miei a aprire una bella partita iva.
    assumete una dozzina di persone e fate i conti con il mercato.
    le leggi , le tasse e la concorrenza.

    provare e poi si riparla di quel che vogliamo.

    sul rispetto reciproco non si discute.
    quella e' questione di educazione.


    Citazione Originariamente Scritto da winter1969 Visualizza Messaggio
    Nessuno mi obbliga ad aprire una partita IVA e credo la stessa cosa sia valida per te.Per quello che riguarda il reciproco rispetto quoto in pieno,nella mia esperienza lavorativa da dipendente (20 anni) ho visto che questa viene a mancare da ambo le parti,con la non trascurabile differenza che a prenderlo in cul@ sono stati sempre i dipendenti.

    Peccato che se nessuno aprisse partita iva non ci sarebbero più i datori del famoso e agognato lavoro, quindi i dipendenti non avrebbero opportunità di guadagno. Oramai avete un'età nella quale vi dovrebbe essere ben chiaro che una categoria è legata all'altra e senza ( o troppo) di una o dell'altra il meccanismo si ferma. Non possiamo essere tutti avvocati, tutti manager, tutti consulenti , tutti calciatori, tutti statali.
    Vi invito ancche a non fare confusione tra il riccone che si gioca l'azienda per una cazzata sua e fallisce coi soldi (esempio di sagyttar oppure Parmalat, Cirio, ecc..) e l'industriale che, prima di chiudere, chiede un prestito per pagare gli stipendi.
    Ultima modifica di valterone; 27/12/2010 alle 08:33 Motivo: UnionePost automatica
    Il mio è un normal-cellulare, telefona e basta. P.M. Carletti
    Uno può essere pirla pur avendo qualche buona idea. Se però togliamo anche quella...
    La fortuna si presenta quando capacità ed opportunità si incontrano.
    Cit. ElGraspa: Il marcio si diffonde con facilità e l'ignoranza non richiede impegno.

  5. #104
    TCP Rider Senior L'avatar di Stinit
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    Citazione Originariamente Scritto da valterone Visualizza Messaggio
    [/B]

    Vi sto seriamente rivalutando...








    Peccato che se nessuno aprisse partita iva non ci sarebbero più i datori del famoso e agognato lavoro, quindi i dipendenti non avrebbero opportunità di guadagno. Oramai avete un'età nella quale vi dovrebbe essere ben chiaro che una categoria è legata all'altra e senza ( o troppo) di una o dell'altra il meccanismo si ferma. Non possiamo essere tutti avvocati, tutti manager, tutti consulenti , tutti calciatori, tutti statali.
    Vi invito ancche a non fare confusione tra il riccone che si gioca l'azienda per una cazata sua e fallisce coi soldi (esempio di sagyttar oppure Parmalat, Cirio, ecc..) e l'industriale che, prima di chiudere, chiede un prestito per pagare gli stipendi.



    ... industriali che cheidono un prestito per pagare gli stipendi...bè...diciamo che sono una esigua minoranza...

    la maggior parte non aspetta di arrivare a quel punto ma delocalizza prima...

  6. #105
    TCP Rider Senior L'avatar di valterone
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    Citazione Originariamente Scritto da Stinit Visualizza Messaggio
    ... industriali che cheidono un prestito per pagare gli stipendi...bè...diciamo che sono una esigua minoranza...

    la maggior parte non aspetta di arrivare a quel punto ma delocalizza prima...
    Effettivamente il termine "industriali" non è appropriato, intendevo le realtà dell'ordine di grandezza dell'azienda di Toni, o meno. Industria o terziario non cambia molto. Non si può delocalizzare (e nemmeno lo si farebbe, visto il rapporto che di solito intercorre tra proprietà e lavoratori), si è già troppo grossi per poter chiudere in maniera indolore per tutti, ma non abbastanza per farlo impunemente.
    Il mio è un normal-cellulare, telefona e basta. P.M. Carletti
    Uno può essere pirla pur avendo qualche buona idea. Se però togliamo anche quella...
    La fortuna si presenta quando capacità ed opportunità si incontrano.
    Cit. ElGraspa: Il marcio si diffonde con facilità e l'ignoranza non richiede impegno.

  7. #106
    TCP Rider Senior L'avatar di Stinit
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    Citazione Originariamente Scritto da valterone Visualizza Messaggio
    Effettivamente il termine "industriali" non è appropriato, intendevo le realtà dell'ordine di grandezza dell'azienda di Toni, o meno. Industria o terziario non cambia molto. Non si può delocalizzare (e nemmeno lo si farebbe, visto il rapporto che di solito intercorre tra proprietà e lavoratori), si è già troppo grossi per poter chiudere in maniera indolore per tutti, ma non abbastanza per farlo impunemente.
    le industrie che ancora reggono si sono dovute reinventare...si sono visti fondere insieme i ruoli di dipendenti e titolari per ottenere un fine comune...

    ...che tempi che stiamo vivendo

  8. #107
    TCP Rider L'avatar di NightRider2
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    Non mi permetto di commentare il post iniziale della discussione e nemmeno altri, dove si scende molto dettagliatamente nella descrizione dell'odierno panorama lavorativo. Non lo faccio poichè non sono all'interno di questo mondo (purtroppo) e quindi, di conseguenza, non conosco ancora determinate dinamiche che lo caratterizzano. Vorrei dire tuttavia che appoggio in pieno coloro che hanno fatto riferimento al discorso dell'educazione e del buon senso. Sicuramente servono anche le conoscenze e l'esperienza ma stai pur tranquillo che quando si possiede quei due valori prima o poi qualcuno se ne accorge e si viene ripagati. Vorrei narrare un episodio che mi è accaduto pressapoco due mesi fa. Siccome sto cercando fortemente un primo impiego leggo ogni giorno gli annunci lavorativi che escono nei siti internet preposti. Un giovedi pomeriggio, come tanti altri, m'imbatto in un'offerta che proponeva di fare l'autista personale ad un imprenditore della zona. Cinque giorni a settimana per un compenso di mille euro mensili netti. Naturalmente senza starci a pensare due volte invio il mio curriculum all'offerente e preciso sin da subito che in caso positivo sarei stato disponibile ad un colloquio conoscitivo. Dentro di me, sono sincero, pensavo che non avrei ottenuto neppure una risposta visto il mio radicato pessimismo. Invece, poche ore dopo da quando risposi all'annuncio tramite mail, mi chiama al cellulare questa persona dicendo che aveva letto il mio curriculum vitae e che desiderava avere un contatto diretto. Stabiliamo quindi un appuntamento presso la sua azienda qualche giorno dopo. Non nego che nella mia ingenuità ero contento, speranzoso, visto che al telefono questo individuo mi era sembrato cortese. Tengo a precisare che dalla voce si capiva tranquillamente che aveva una certa età (secondo me più di cinquant'anni). Il di' stabilito per il colloquio arrivo nello stabile dell'azienda circa quindi-venti minuti prima dell'orario concordato poichè mi piace, sin dalla prima volta, mostrare a chi deve valutarmi che sono una persona puntuale e precisa. Mentre aspetto in auto per ingannare il tempo prendo il cellulare e.... fortuna che l'ho fatto! Questo tipo mi scrive un sms per dirmi che aveva avuto una riuonione improvvisa fuori sede e che non sarebbe riuscito ad essere in ufficio per le diciassette (l'ora pattuita) e quindi mi chiede se potevamo incontrarci ad un bar distante circa sei chilometri da li. Naturalmente non ero nella condizione di dire "no" oppure rimandare e quindi accettai. Non sto a raccontare cosa dovetti "inventarmi" in mezzo al traffico per arrivare li, all' ora prestabilita. Sempre per farvela breve vi dico che ho atteso fuori da questo bar, con una temperatura di tre gradi, per cinquanta minuti, cinquanta!!!! prima di sentirmi dire (tramite sms naturalmente) da questa persona che non riusciva a liberarsi dalla riunione e che quindi era costretto a rimandare l'appuntamento. Molto incazzato ma sempre nella condizione (sinceramente un poco me ne vergogno ma tanto è) di non poter dire "no" oppure di fare la ramanzina gli spiegai tramite sms (visto che provai a chiamarlo ma mi rispose che non riusciva a parlare essendo in riunione) che potevo tranquillamente capire e che non c'erano problemi per accordarci in un altro giorno. Gli dissi che aspettavo una sua telefonata, quando sarebbe avrebbe terminato l'impegno, per accordarci. Indovinate un poco???!!! Sparito, non l'ho più sentito. Questo è stato un "bellissimo" episodio di "correttezza" che un poco mi ha fatto aprire gli occhi. Al di là di quanto ho narrato posso dire che secondo la mia attuale ed umilissima esperienza nella ricerca di un impiego, è dura per un ragazzo alla prime armi trovare qualcosa. Oggettivamente non è semplice ma se ci si mette d'impegno inviando curriculum, andando in giro a domandare qualcosa prima o poi deve uscire fuori. Qualcosa di più o meno buono naturalmente. Ho avuto pochi colloqui ma ad ognungo di essi, forse dandomi la zappa sui piedi, ho sempre esplicitato che essendo per me la prima esperienza di lavoro so fare praticamente "zero" e che non posso offrire chissà quali competenze, se non la mia sincera voglia d'imparare e la mia correttezza di persona. Penso che l'umiltà sia una buona virtù e consenta, mettendo da subito le cose in chiaro, di evitare grosse figure di merda quando poi s'inizia un lavoro e il datore si rende conto che tutto (o quasi) quello che hai affermato di saper fare o conoscere è ben poca cosa. I due veri problemi, a mio avviso, sono che molti miei coetanei si rifiutano e anche vergognano di fare lavori molto umili, preferendo naturalmente mansioni di ufficio oppure di essere "parcheggiati" nell'università, producendo assai pochino. Sto generalizzando naturalmente ma posso dire che alcuni cosi ne conosco e forse anche io, prima di svegliarmi, rasentavo questa categoria. Il secondo problema, che sto scontando sulla mia pelle, consiste nel fatto che anche per andare a fare lavori tipo: il macellaio, il falegname, il contadino, il fabbro, il fornaio et similia (tutti lavori che proverei a fare volentieri poichè dall'esterno li vedo "poetici" e fuori dai canoni comuni, odierni) serve anche una seppur minima esperienza. Ora dico io, pur con tutta la bontà del mondo e dedizione. Ma come faccio ad avere esperienza se la strada è bloccata per entrare a praticare questi mestieri per cui non serve un diploma specifico oppure una laurea?? D'accordo che non sono capace (lo ammetto io senza problemi) e sicuramente dovrò essere formato, ma non posso fare esperienza ed imparare se tu non mi permetti di farne. E' come un cane che si morde la coda. Ultima cosa: sul fatto che alcuni giovani NON vogliano lavorare il fine settimana o la notte senza uno specifico e valido motivo (vedi magari, ad esempio, i bambini piccoli o situazioni di una persona gravemente malata accanto) dico soltanto "no comment". Per come la vedo io, se a quell'età non hai la volontà di sacrificarti per costruirti qualcosa e metterti in buona luce agli occhi di chi ti ha dato la chance di lavorare, bè allora è meglio che stai a casa ed è giusto che nessuno ti offra lavoro. Mia opinione contestabilissima, per carità

  9. #108
    TCP Rider L'avatar di Erikuccia
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    Citazione Originariamente Scritto da NightRider2 Visualizza Messaggio
    Non mi permetto di commentare il post iniziale della discussione e nemmeno altri, dove si scende molto dettagliatamente nella descrizione dell'odierno panorama lavorativo. Non lo faccio poichè non sono all'interno di questo mondo (purtroppo) e quindi, di conseguenza, non conosco ancora determinate dinamiche che lo caratterizzano. Vorrei dire tuttavia che appoggio in pieno coloro che hanno fatto riferimento al discorso dell'educazione e del buon senso. Sicuramente servono anche le conoscenze e l'esperienza ma stai pur tranquillo che quando si possiede quei due valori prima o poi qualcuno se ne accorge e si viene ripagati. Vorrei narrare un episodio che mi è accaduto pressapoco due mesi fa. Siccome sto cercando fortemente un primo impiego leggo ogni giorno gli annunci lavorativi che escono nei siti internet preposti. Un giovedi pomeriggio, come tanti altri, m'imbatto in un'offerta che proponeva di fare l'autista personale ad un imprenditore della zona. Cinque giorni a settimana per un compenso di mille euro mensili netti. Naturalmente senza starci a pensare due volte invio il mio curriculum all'offerente e preciso sin da subito che in caso positivo sarei stato disponibile ad un colloquio conoscitivo. Dentro di me, sono sincero, pensavo che non avrei ottenuto neppure una risposta visto il mio radicato pessimismo. Invece, poche ore dopo da quando risposi all'annuncio tramite mail, mi chiama al cellulare questa persona dicendo che aveva letto il mio curriculum vitae e che desiderava avere un contatto diretto. Stabiliamo quindi un appuntamento presso la sua azienda qualche giorno dopo. Non nego che nella mia ingenuità ero contento, speranzoso, visto che al telefono questo individuo mi era sembrato cortese. Tengo a precisare che dalla voce si capiva tranquillamente che aveva una certa età (secondo me più di cinquant'anni). Il di' stabilito per il colloquio arrivo nello stabile dell'azienda circa quindi-venti minuti prima dell'orario concordato poichè mi piace, sin dalla prima volta, mostrare a chi deve valutarmi che sono una persona puntuale e precisa. Mentre aspetto in auto per ingannare il tempo prendo il cellulare e.... fortuna che l'ho fatto! Questo tipo mi scrive un sms per dirmi che aveva avuto una riuonione improvvisa fuori sede e che non sarebbe riuscito ad essere in ufficio per le diciassette (l'ora pattuita) e quindi mi chiede se potevamo incontrarci ad un bar distante circa sei chilometri da li. Naturalmente non ero nella condizione di dire "no" oppure rimandare e quindi accettai. Non sto a raccontare cosa dovetti "inventarmi" in mezzo al traffico per arrivare li, all' ora prestabilita. Sempre per farvela breve vi dico che ho atteso fuori da questo bar, con una temperatura di tre gradi, per cinquanta minuti, cinquanta!!!! prima di sentirmi dire (tramite sms naturalmente) da questa persona che non riusciva a liberarsi dalla riunione e che quindi era costretto a rimandare l'appuntamento. Molto incazzato ma sempre nella condizione (sinceramente un poco me ne vergogno ma tanto è) di non poter dire "no" oppure di fare la ramanzina gli spiegai tramite sms (visto che provai a chiamarlo ma mi rispose che non riusciva a parlare essendo in riunione) che potevo tranquillamente capire e che non c'erano problemi per accordarci in un altro giorno. Gli dissi che aspettavo una sua telefonata, quando sarebbe avrebbe terminato l'impegno, per accordarci. Indovinate un poco???!!! Sparito, non l'ho più sentito. Questo è stato un "bellissimo" episodio di "correttezza" che un poco mi ha fatto aprire gli occhi. Al di là di quanto ho narrato posso dire che secondo la mia attuale ed umilissima esperienza nella ricerca di un impiego, è dura per un ragazzo alla prime armi trovare qualcosa. Oggettivamente non è semplice ma se ci si mette d'impegno inviando curriculum, andando in giro a domandare qualcosa prima o poi deve uscire fuori. Qualcosa di più o meno buono naturalmente. Ho avuto pochi colloqui ma ad ognungo di essi, forse dandomi la zappa sui piedi, ho sempre esplicitato che essendo per me la prima esperienza di lavoro so fare praticamente "zero" e che non posso offrire chissà quali competenze, se non la mia sincera voglia d'imparare e la mia correttezza di persona. Penso che l'umiltà sia una buona virtù e consenta, mettendo da subito le cose in chiaro, di evitare grosse figure di merda quando poi s'inizia un lavoro e il datore si rende conto che tutto (o quasi) quello che hai affermato di saper fare o conoscere è ben poca cosa. I due veri problemi, a mio avviso, sono che molti miei coetanei si rifiutano e anche vergognano di fare lavori molto umili, preferendo naturalmente mansioni di ufficio oppure di essere "parcheggiati" nell'università, producendo assai pochino. Sto generalizzando naturalmente ma posso dire che alcuni cosi ne conosco e forse anche io, prima di svegliarmi, rasentavo questa categoria. Il secondo problema, che sto scontando sulla mia pelle, consiste nel fatto che anche per andare a fare lavori tipo: il macellaio, il falegname, il contadino, il fabbro, il fornaio et similia (tutti lavori che proverei a fare volentieri poichè dall'esterno li vedo "poetici" e fuori dai canoni comuni, odierni) serve anche una seppur minima esperienza. Ora dico io, pur con tutta la bontà del mondo e dedizione. Ma come faccio ad avere esperienza se la strada è bloccata per entrare a praticare questi mestieri per cui non serve un diploma specifico oppure una laurea?? D'accordo che non sono capace (lo ammetto io senza problemi) e sicuramente dovrò essere formato, ma non posso fare esperienza ed imparare se tu non mi permetti di farne. E' come un cane che si morde la coda. Ultima cosa: sul fatto che alcuni giovani NON vogliano lavorare il fine settimana o la notte senza uno specifico e valido motivo (vedi magari, ad esempio, i bambini piccoli o situazioni di una persona gravemente malata accanto) dico soltanto "no comment". Per come la vedo io, se a quell'età non hai la volontà di sacrificarti per costruirti qualcosa e metterti in buona luce agli occhi di chi ti ha dato la chance di lavorare, bè allora è meglio che stai a casa ed è giusto che nessuno ti offra lavoro. Mia opinione contestabilissima, per carità
    Quotissimo, sei un ragazzo veramente in gamba e spero che alla fine qualcuno se ne accorga. Non demordere

  10. #109
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    Citazione Originariamente Scritto da PhacocoeruS Visualizza Messaggio


    Sentirsi vivi? Siamo seri, gli stagionali che fai lavorare nei campi non vivono, sopravvivono a malapena, e te lo dico perchè in casa, nonostante entrino due stipendi che possiamo considerare buoni, non è che facciamo una vita da nababbi.
    posto che sono molto serio,non ho detto che gli stagionali fanno i signori. sentirsi vivo significa sapere di aver un ruolo nella società dove vivi. Lo stipendio è un'altra cosa. e riguardo allo stipendio,ti posso dire che percepiscono una paga oraria stabilita dai sindacati e,con le ore mensili, i più bravi prendono ben più di un buon operaio. e aggiungo che se questo non è abbastanza,forse a volte bisognerebbe anche pensare a cosa si sta facendo! perchè se per raccogliere uva non ti bastano 5.70 euro/ora,un cardiochirurgo,o semplicemente un povero pompiere che tira fuori un ragazzo dalle lamiere di una macchina incidentata quanti soldi dovrebbero prendere??? facendo un rapporto,direi che spetterebbero loro milioni di euro/ora. sai che c'è? che,almeno dalle mie parti,per fortuna,non manca il lavoro. sai cosa manca qua? Il lavoro che vuoi tu pagato quello che vuoi tu. quello manca. dopodichè è vero che da entrambi i lati (datori di lavoro e operai)non mancano episodi di estrema scorrettezza ed è vero che non si può generalizzare. però notare delle tendenze,quello si può fare.
    Si stava meglio quando si stava meglio.

  11. #110
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    Citazione Originariamente Scritto da triplexperience Visualizza Messaggio
    posto che sono molto serio,non ho detto che gli stagionali fanno i signori. sentirsi vivo significa sapere di aver un ruolo nella società dove vivi. Lo stipendio è un'altra cosa. e riguardo allo stipendio,ti posso dire che percepiscono una paga oraria stabilita dai sindacati e,con le ore mensili, i più bravi prendono ben più di un buon operaio. e aggiungo che se questo non è abbastanza,forse a volte bisognerebbe anche pensare a cosa si sta facendo! perchè se per raccogliere uva non ti bastano 5.70 euro/ora,un cardiochirurgo,o semplicemente un povero pompiere che tira fuori un ragazzo dalle lamiere di una macchina incidentata quanti soldi dovrebbero prendere??? facendo un rapporto,direi che spetterebbero loro milioni di euro/ora. sai che c'è? che,almeno dalle mie parti,per fortuna,non manca il lavoro. sai cosa manca qua? Il lavoro che vuoi tu pagato quello che vuoi tu. quello manca. dopodichè è vero che da entrambi i lati (datori di lavoro e operai)non mancano episodi di estrema scorrettezza ed è vero che non si può generalizzare. però notare delle tendenze,quello si può fare.

    Ti ammiro, se mettessi le maiuscole dopo i punti ti amerei proprio.
    Il mio è un normal-cellulare, telefona e basta. P.M. Carletti
    Uno può essere pirla pur avendo qualche buona idea. Se però togliamo anche quella...
    La fortuna si presenta quando capacità ed opportunità si incontrano.
    Cit. ElGraspa: Il marcio si diffonde con facilità e l'ignoranza non richiede impegno.

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