[QUOTE=natan;4844958]ma sai, alla fine i grandi artisti sono conosciuti per lo più da persone che si interessano d'arte, che ne sono attratti e che la considerano parte integrante della propria vita. Il tossicodipendente spesso trova i suoi miti tra la gente che lo circonda, magari il più bullo o quello più scafato. Se gli parli di Shakespeare, sempre che sappia di chi stiamo parlando, probabilmente del fatto che si drogasse non sarà per lui più importante che il sapere che il vicino di casa ha fatto pipì. Fare del moralismo su dei geni solo perché hanno fatto uso di stupefacenti é anacronistico, una forzatura partigiana di chi vuol trovare qualsiasi appiglio pur di mostrare la propria avversità verso l'assunzione di illegalità (perché al contrario, se si vuole proprio parlare di droghe, bisognerebbe farlo anche su quelle legali. Tutti noi possiamo vedere gli atteggiamenti, il calo di concentrazione e l'agitazione che può dare l'assenza di nicotina ad un fumatore, per esempio).[/QUOTE]
non era moralismo il mio, certo però che paragonare la nicotina alla cocaina ..... il tuo messaggio iniziale era indirizzato a tutti i "geni" non a Shakespeare in particolare, i musicisti per esempio forse questi potrebbero confondere le idee ed essere presi come esempio dalla grande massa .... la mia non è una forzatura partigiana ma una vera avversione verso le sostanze stupefacenti e trovo ingiustificabile farne uso ...