
Originariamente Scritto da
miss_valentine
Ribadisco:
Placanica non avrebbe dovuto fare proprio nulla perchè non era in pericolo di vita e a pochi metri da lì, c'erano decine di agenti in tenuta antisommossa che avrebbero potuto (e dovuto) intervenire per disperdere i manifestanti senza alcun problema.
Sarebbe bastato fare retromarcia per liberarsi del cassonetto e ricongiungersi a quegli agenti, del resto un attimo dopo gli spari quella manovra è stata fatta senza problemi, calpestando oltretutto il corpo inerme di Giuliani, e gli agenti che erano lì sono arrivati in un attimo a circondare il corpo di Giuliani in terra.
Tutti quegli agenti prima degli spari non hanno mosso un dito per disperdere i manifestanti: se non c'è dolo c'è incompetenza. Scegliete voi quello che preferite.
Qualche immagine tanto per spiegare meglio il mio punto di vista:

Prima immagine:
l'estintore viene lanciato dall'interno del Defender da un Carabiniere contro i manifestanti, dopo aver distrutto a calci il lunotto posteriore. Perchè? Visto che si sentivano in pericolo, perchè hanno aperto un varco agli assalitori? Forse l'hanno fatto perchè avevano intenzioni diverse, per es. farsi spazio per sparargli addosso.
Notare i due carabinieri in alto a sinistra: chiamano rinforzi perchè a pochi metri è pieno di agenti in assetto antisommossa che potrebbero intervenire e disperdere i manifestanti, ma questi non intervengono. Perchè?
Ci sono video che mostrano perfettamente l'arrivo degli agenti a decine, in assetto antisommossa,
un nanosecondo dopo gli spari che hanno ucciso Giuliani, per circondarne il corpo a terra.

Seconda immagine:
manco a dirlo dal lunotto posteriore appena distrutto dai calci del carabiniere che era dentro, spunta una mano armata di pistola che punta ad altezza d'uomo.
Da notare che Carlo Giuliani non ha ancora raccolto l'estintore da terra, dunque non è stato il gesto di lanciare l'estintore che ha determinato la decisione del carabiniere di impugnare l'arma: l'aveva già in mano.

Terza immagine:
notare la reale distanza tra Carlo Giuliani e il Defender, a differenza della foto scattata da dietro, in cui la prospettiva viene schiacciata e fa apparire Giuliani molto più vicino alla camionetta di quanto non sia realmente.
Dunque la domanda me la pongo: quanto era realmente pericoloso il gesto di Giuliani?

Quarta immagine, la peggiore: il carabiniere punta l'arma dritta alla testa di Giuliani...altro che colpo sparato in aria che ha rimbalzato su una pietra che ha deviato il proiettile facendolo per caso arrivare alla testa di Giuliani … manco in CSI s'inventano cazzate simili....

Ultima immagine:
a conferma di quello che dicevo prima,
cioè il Defender non era solo e abbandonato al suo destino, dopo un nanosecondo dagli spari arrivano decine di agenti che erano a pochi metri fin dall'inizio di tutta la sequenza e che si sono inspiegabilmente e totalmente disinteressati del Defender fino a quel momento, nonostante le richieste d'aiuto dei carabinieri. E la prima cosa che fanno è circondare il corpo di Giuliani in terra, accusare un manifestante di averlo colpito con una pietra, prendere a calci il corpo inerme (sì, è successo anche questo).
Secondo testimonianze e ricostruzioni, il casino di piazza Alimonda è nato perchè i militari hanno caricato senza motivo il corteo mentre stava sfilando e poi sono indietreggiati per attirare i manifestanti nella piazza.
Tutta la gestione del G8 è stata studiata con lo scopo di far salire il livello dello scontro in modo tale da oscurare la protesta di massa pacifica e non violenta.
Giuliani se l'è cercata?
No, sono quelli che stanno ai piani alti delle Forze dell'Ordine, imbeccati da certi politici, che hanno creato le condizioni perchè ci scappasse il morto.
La conferma l'hanno data la sera alla scuola Diaz, quando, per giustificare l'irruzione e le botte, hanno introdotto illegalmente le molotov: dovevano dimostrare a tutti i costi che quelli che scendevano in piazza erano dei terroristi.
E nella caserma Bolzaneto dove, come confermato dalle sentenze di secondo grado, sono stati compiuti, cito
"arresti e detenzioni illegali, mistificazione dei fatti, torture e vessazioni ripetute, odiose e interminabili: gli agenti hanno agito «come una banda di criminali, non come una polizia di uno stato democratico». Le torture perpetuate non è stato possibile qualificarle come tali perché in Italia non è previsto questo reato, nonostante gli impegni internazionali sottoscritti".
Intanto però i black block passeggiavano indisturbati per la città, devastando tutto ciò che trovavano sul loro cammino.
E quelli che hanno creato questo clima sono rimasti impuniti ed anzi, hanno anche fatto carriera.
Ogni volta che uno di loro subisce una condanna, il Governo dichiara di essergli solidale e lo fa salire di grado.