100 euro non li ho spesi nemmeno quando ho fatto la stessa cosa alla moto che avevo prima. 4kg di olio Barhal costano già un fottio, pastiglie e candele le pago gli stessi soldi che mi ha fatto pagare l'officina dove vado (che non è concessionario, solo officina). A conti fatti risparmio solo la manodopera quindi quei 230€ li pagavo comunque. Il problema è avercelo il tempo per farmelo da solo.
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mah... secondo me.....
IL LAVORO COSTA, nel suo insieme; il costo è dato da tantissime cose, non solo dai due minuti impiegati a rimappare la moto.
Costa l'affitto dell'officina (o l'ammortamento se di proprietà) e relativi oneri aggiunti (riscaldamento, condizionamento, pulizia, ecc. ecc.), costa la segretaria ( o comunque il lavoro di segreteria), costa l'attrezzo che sto adoperando, costa l'inps, l'inail ed f24 di vario genere, in sostanza tutto costa.
Come paga tutto questo il titolare dell'officina? spalmando i costi fissi sulla manodopera e prestazioni. E' una legge del lavoro, non si scappa.
A mio parere, circa 30 euro per rimappare una moto ad un cliente occasionale sono più che onesti. Se poi si vuol fare un "piacere" al cliente abituale, per fidelizzarlo, per farlo uscire contento, perchè parli bene di noi, ben venga, ma questo è un altro discorso.
Lavoro è lavoro. Il "per te è un attimo" sul lavoro non esiste.
Un piacere, l'amicizia, l'hobby, il volontariato, sono altre cose.
Ciao Max, approfitto della tua risposta - che apprezzo, comprendo ed in linea generale condivido - per precisare che piu' che il prezzo della prestazione in se la perplessita' nasce dal confronto con la prestazione precedente.
E dal confronto, a posteriori, con le medesime prestazioni pagate da altri.
Comprendi?
Io capisco che non e' che puoi farmi pagare un tot al minuto, che ad un certo punto subentra una logica forfettaria e va bene
Non e' che non giustifico la cifra in se (che comunque continuo a non ritenere commisurata pur condividendo la tua logica), non la giustifico nel momento in cui la considero nella situazione generale.
Ed infatti la mia "lettera aperta" non era cara Triumph guarda quel cattivone cosa ha fatto.
Quello che sto cercando di sottolineare (forse in modo maldestro e poco comprensibile, mi spiace) quanto a volte sia difficile mantenere la passione per queste moto avendo a che fare con una rete di assistenza cosi' poco eterogenea nella distribuzione geografica, nelle competenze (talvolta), nel trattamento economico...
Ma dai che ti sei fatto la tigrotta, non lo sapevo... E le tue "creature" rosse e nere, barone frankenstein, come stanno?