credo, che se molti nn andranno a votare....finira' x vincere il nano che ha sempre il suo seguito.... oppure, vincera' il PD.e allora nn cambiera' niente
credo, che se molti nn andranno a votare....finira' x vincere il nano che ha sempre il suo seguito.... oppure, vincera' il PD.e allora nn cambiera' niente
ci ero arrivato
per quella che è la nostra esperienza , i tentativi che ci sono stati finora che pretendevano di andare in questa direzione hanno prodotto solo strani agglomerati come quello di Grillo. No, il problema non sono i partiti in sè o la loro struttura , il problema parte dal basso. Interessiamoci di più delle nostre sorti come ben dici e magari , essendo più informati, potremmo anche pensare addirittura di votare le persone e non necessariamente i partiti
tre passi avanti uno indietro per umiltà
Il mantenimento e l'alimentazione della struttura dei partiti, blocca la rapidità di risposta, crea bacini di clientelarismo, lottizza le poltrone, all'interno ed all'esterno del partito, mantiene uno status quo che è obsoleto e degenerato.
Impedisce di fatto a noi di entrare realmente in contatto con la politica, quella del discutere e poi del realizzare, imponendo un iter durante il quale si viene di fatto fagocitati dalla struttura stessa, sempre che si riesca ad entrarci.
Forme nuove di società, richiedono forme nuove di politica e di organizzazione, se no è n po' come andare al voto con l'attuale legge elettorale
Ultima modifica di MTluc; 13/12/2011 alle 10:50
Non so
se mi capisco
quando parlo
Si ma non ho capito con che cosa penseresti di sostituire la struttura-partito. Il ragionamento assomiglia un po' ad una vaga utopia anarchica. L'unica cosa che mi viene in mente di concreto, è una situazione come quella svizzera (chiedi a natan per i dettagli) dove la maggior parte delle proposte di legge deve passare attraverso un'istituzione di tipo referendario
P.S. se mi contraddici di nuovo vai a finire come Don Zucca![]()
tre passi avanti uno indietro per umiltà
Per esempio un movimento politico che usa il web come strumento di discussione e condivisione e decisione, con opportuni controlli sull'identità ovviamente, sceglie rappresentanti e richiede a questi, sempre tramite il web un costante aggiornamento sul loro operato di rappresentanti.
Oppure una sorta di libretto al risparmio del voto in cui una massa di aderenti mette il proprio voto a disposizione di politici di provata onestà e voglia di fare (ce ne sono, nascosti nelle macchien dei partiti) che, indipendentemente dal loro schieramento, sappiano convincerli con idee e programmi (sempre poi con contatto diretto via web)
Altri esempi vengono se ci si pensa
Insomma non è detto che bisogna per forza candidarsi, ma siccome la modalità organizzativa di un istituzione politica non è un dogma, si può mettere in discussione e cambiare.
Questo ovviamente senza contraddirti![]()
Non so
se mi capisco
quando parlo
Berlusconi sarà rieletto, sempre se nella sinistra la smetteno di litigare tra loro e progongono una persona giusta, magari un donna, con tanto di attributi!!
Quando l'acqua è poca la papera non galleggia!
Legionario domatore della Rocchia
http://www.forumtriumphchepassione.c...ia-bonnie.html
non saprei , a parte il discorso del web (però non è ancora accessibile alla totalità della popolazione) che in parte già esiste, se i cittadini raggiungessero una simile maturità, i partiti potrebbero tranquillamente continuare ad esistere, si tratterebbe solo di adeguare qualche strumento di comunicazione che in parte già esistono, quindi non insistere, vai a votare, vota bene (sempre che cambi la legge elettorale altrimenti tanto vale mettere crocette a caso, basta indovinare la parte giusta della scheda) e non fare polemiche![]()
a sinistra l'unica papabile sembrerebbe essere la Bindi (cattolica ex DC quindi un po' troppo "papabile" per i miei gusti personali)
tre passi avanti uno indietro per umiltà