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Risultati da 1 a 10 di 316

Discussione: Suicidio Assistito

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  1. #1
    TCP Rider L'avatar di gpalmi
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    Citazione Originariamente Scritto da Le_Loup Visualizza Messaggio
    dignitas! ecco come si chiamava quella che avevo visto della svizzera.. DIGNITAS!
    BRAND me l'hai fatta tornare in mente...

    mi ricordo che c'ho pensato... e ho pensato all'ilarità della cosa... vado a suicidarmi in un posto che si chiama dignitas...
    almeno un tempo si diceva che il suicidio era un atto vile... no scusa, era un atto da deboli....

    trovo che sia ancora vero.. il suicidio è da deboli, da chi non riesce a sopportare l'idea di dover soffrire fisicamente, da chi non riesce ad uscire da una sofferenza psicologica, da chi non riesce a vivere in questo mondo, non riesce a superare certi ostacoli, certi problemi...da chi è semplicemente troppo sensibile (e quindi debole) per riuscire a sopportare le brutture che vede... o semplicemente è cieco alle bellezze o forse ancora mettendo su di una bilancia tutto per lui pesa di più il negativo....

    il suicidio è da deboli a mio parere.... d'altronde per me lo è anche la religione...
    ma non capisco una cosa, perchè non aiutare queste persone deboli? se così stanno così male perchè non aiutarli a fare l'unica cosa che li smuove?

    non c'è dignitas nel suicidio... può esserci nella morte, ma non nel suicidio...
    mi sembra di capire che secondo te questa "debolezza" sia un "limite". io proverei a vedere l' altra faccia della medaglia...c'è chi per debolezza si ubriaca o si fa le pere e quant' altro. chi decide il suicidio assistito dimostra di aver preso una decisione, non una fuga, ma una soluzione definitiva...e credo che per farlo ci vogliano i "coglioni" ( e questo si scontra un pochino con l' essere deboli). nel caso di suicidi improvvisi la penso come te, una fuga da tutto. ma chi decide il suicidio assistito sa che non può combattere perchè ha già perso in partenza e si rassegna, credo anche a malincuore.
    ma è solo una mia idea...
    per quanto riguarda la religione...lo trovo un pò ardito come concetto, ma comunque interessante (io stesso non ho le idee ben chiare, in proposito).

  2. #2
    TCP Rider
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    bonneville nerissima - come l'umore perenne della proprietaria -
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    Citazione Originariamente Scritto da gpalmi Visualizza Messaggio
    mi sembra di capire che secondo te questa "debolezza" sia un "limite". io proverei a vedere l' altra faccia della medaglia...c'è chi per debolezza si ubriaca o si fa le pere e quant' altro. chi decide il suicidio assistito dimostra di aver preso una decisione, non una fuga, ma una soluzione definitiva...e credo che per farlo ci vogliano i "coglioni" ( e questo si scontra un pochino con l' essere deboli). nel caso di suicidi improvvisi la penso come te, una fuga da tutto. ma chi decide il suicidio assistito sa che non può combattere perchè ha già perso in partenza e si rassegna, credo anche a malincuore.
    ma è solo una mia idea...
    per quanto riguarda la religione...lo trovo un pò ardito come concetto, ma comunque interessante (io stesso non ho le idee ben chiare, in proposito).
    ogni debolezza è per forza un limite quindi sì anche questa debolezza per me è un limite.... e hai ragione, c'è chi si ubriaca per debolezza, chi si droga, chi crede in dio.... per me sono tutte debolezze...
    ed ognuno ha la sua....
    appena si usa il termine "debolezza" in genere si leva un coro di "no non è vero"... ma uno che non riesce più a vivere e decide per questa via (suicidio assistito piuttosto che suicidio...) è comunque un perdente in quel senso...
    mi spiace ma è così.... uno decide di porre fine alla propria vita perchè è incapace di gestirla, di sopportarla o di che altro... e questa è una debolezza...

    la penso al contrario di te sul suicidio assistito e su quello che tu definisci "improvvisato"... intendo che uno ad esempio che decide di uccidersi e si taglia le vene piuttosto che si spara un colpo in testa piuttosto che si butta giù da un ponte o che come virginia woolf si mette delle pietre in tasca e si affoga è debole perchè non riesce a sopportare la vita.. ma almeno (e non è un "almeno" di giudizio si badi bene) ha il coraggio di farlo....
    ci vuole o molto coraggio o molta disperazione (tale da farti venire il coraggio, tale da non farti pensare alla sofferenza fisica che puoi provare in quel momento) per premere il grilletto (e se sbaglio? e se caso vuole che non muoio oppure non muoio subito e mi faccio ore di agonia come il giovane Werther?) per impiccarsi (quando impiego a morire? cosa sentirò? per quanto lo sentirò?) o per far altro...

    ce ne vuole di meno per prendere delle gocce misurate da uno staff creato apposta per quello, addormentarsi senza dolore e non risvegliarsi più

    non vorrei che mi fraintendessi, sto solo cercando di essere sincera senza buonismi e senza emozioni... ma capisci che è ben diversa la situazione...?

    per quello ho messo tra parentesi "improvvisi".... perchè non tutti quelli che non vanno in cliniche come la dignitas sono frutto di uno sconforto momentaneo.... molti sono la conclusione di pensieri durati anche anni.... la differenza per me è quella che ho spiegato sopra.... nel suicidio assistito sei appunto assistito.. è più facile e più comodo.... nel suicidio vero e proprio, ovvero il fai da te si è così disperati che non si ha tempo da perdere in informazioni, burocrazia etc.... se dopo tot anni non ce la facessi più e decidessi di suicidarmi il pensare di dover contattare la clinica aspettare un appuntamento, il pensare di doverli convincerle etc etc mi butterebbe ancora più nello sconforto... quando decido che non posso più resistere voglio fare prima possibile.. e prenderei in considerazione cliniche come la dignitas solo se non avessi possibilità di farlo subito o non avessi abbastanza coraggio per farlo da me....

    per quanto riguarda la religione questo è quello che penso ma credo che se si analizzino i fatti si potrebbe arrivare alla mia stessa conclusione.... non parlo ovviamente del solo cristianesimo, del cattolicesimo, delle altre religioni ancora, diciamo, "attuali".. parlo di tutte le religioni, da quelle legate di più alla natura a quelle politeiste fino a quelle più nuove (come scienthology)... dai tempi dei tempi l'uomo ha creato un'entità per rispondere alle domande che non riusciva a risolvere (o più entità)... non a caso man a mano che le risposte venivano (ad esempio dalle scoperte scientifiche piuttosto che da quelle astrologiche) quelle "religiose" cedevano....la chiesa cattolica ad esempio si nasconde ora dietro alla comoda "ma erano metafore"....

    l'uomo ha bisogno di credere in qualcosa, il pensare di essere frutto del caso, di cessare totalmente dopo la morte "terrena" fa paura....(si spiegano anche le molte conversioni in punto di morte)
    a mio parere, e prego di non bannarmi perchè esprimo UNA MIA IDEA, i credenti o sono stupidi o sono deboli... e per me la maggior parte (spero almeno) è quella debole...

    però vorrei che si smettesse di avere una sorta di moto di "repulsione" quando si legge che una persona pensa che l'altra abbia una debolezza... ci tengo a precisare che non credo esista una persona almeno priva di debolezze.... ognuno ha le sue (molti hanno le stesse)...
    personalmente non ho la debolezza del dover credere in un qualcosa di divino ma ne ho altre (di cui mi vergogno, perchè non mi fa piacere mai scoprirmi debole su qualcosa)... quando tutto va male molti ad esempio si danno alla religione mentre io penso che mi darei più alla citata altra debolezza (ovvero al suicidio) ... ognuno fa quel che meglio crede per cercare di lenire il dolore o lo sconforto.... non credo sia una colpa finchè non intacca gli altri....

    non sto andando off topic, perchè credo sia una mancanza non parlare della questione religiosa in un topic che parla di suicidio come questo....

    credo e spero di non aver offeso nessuno.. ma questo è quello che penso

  3. #3
    TCP Rider L'avatar di gpalmi
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    Citazione Originariamente Scritto da Le_Loup Visualizza Messaggio
    ogni debolezza è per forza un limite quindi sì anche questa debolezza per me è un limite.... e hai ragione, c'è chi si ubriaca per debolezza, chi si droga, chi crede in dio.... per me sono tutte debolezze...
    ed ognuno ha la sua....
    appena si usa il termine "debolezza" in genere si leva un coro di "no non è vero"... ma uno che non riesce più a vivere e decide per questa via (suicidio assistito piuttosto che suicidio...) è comunque un perdente in quel senso...
    mi spiace ma è così.... uno decide di porre fine alla propria vita perchè è incapace di gestirla, di sopportarla o di che altro... e questa è una debolezza...

    la penso al contrario di te sul suicidio assistito e su quello che tu definisci "improvvisato"... intendo che uno ad esempio che decide di uccidersi e si taglia le vene piuttosto che si spara un colpo in testa piuttosto che si butta giù da un ponte o che come virginia woolf si mette delle pietre in tasca e si affoga è debole perchè non riesce a sopportare la vita.. ma almeno (e non è un "almeno" di giudizio si badi bene) ha il coraggio di farlo....
    ci vuole o molto coraggio o molta disperazione (tale da farti venire il coraggio, tale da non farti pensare alla sofferenza fisica che puoi provare in quel momento) per premere il grilletto (e se sbaglio? e se caso vuole che non muoio oppure non muoio subito e mi faccio ore di agonia come il giovane Werther?) per impiccarsi (quando impiego a morire? cosa sentirò? per quanto lo sentirò?) o per far altro...

    ce ne vuole di meno per prendere delle gocce misurate da uno staff creato apposta per quello, addormentarsi senza dolore e non risvegliarsi più

    non vorrei che mi fraintendessi, sto solo cercando di essere sincera senza buonismi e senza emozioni... ma capisci che è ben diversa la situazione...?

    per quello ho messo tra parentesi "improvvisi".... perchè non tutti quelli che non vanno in cliniche come la dignitas sono frutto di uno sconforto momentaneo.... molti sono la conclusione di pensieri durati anche anni.... la differenza per me è quella che ho spiegato sopra.... nel suicidio assistito sei appunto assistito.. è più facile e più comodo.... nel suicidio vero e proprio, ovvero il fai da te si è così disperati che non si ha tempo da perdere in informazioni, burocrazia etc.... se dopo tot anni non ce la facessi più e decidessi di suicidarmi il pensare di dover contattare la clinica aspettare un appuntamento, il pensare di doverli convincerle etc etc mi butterebbe ancora più nello sconforto... quando decido che non posso più resistere voglio fare prima possibile.. e prenderei in considerazione cliniche come la dignitas solo se non avessi possibilità di farlo subito o non avessi abbastanza coraggio per farlo da me....

    per quanto riguarda la religione questo è quello che penso ma credo che se si analizzino i fatti si potrebbe arrivare alla mia stessa conclusione.... non parlo ovviamente del solo cristianesimo, del cattolicesimo, delle altre religioni ancora, diciamo, "attuali".. parlo di tutte le religioni, da quelle legate di più alla natura a quelle politeiste fino a quelle più nuove (come scienthology)... dai tempi dei tempi l'uomo ha creato un'entità per rispondere alle domande che non riusciva a risolvere (o più entità)... non a caso man a mano che le risposte venivano (ad esempio dalle scoperte scientifiche piuttosto che da quelle astrologiche) quelle "religiose" cedevano....la chiesa cattolica ad esempio si nasconde ora dietro alla comoda "ma erano metafore"....

    l'uomo ha bisogno di credere in qualcosa, il pensare di essere frutto del caso, di cessare totalmente dopo la morte "terrena" fa paura....(si spiegano anche le molte conversioni in punto di morte)
    a mio parere, e prego di non bannarmi perchè esprimo UNA MIA IDEA, i credenti o sono stupidi o sono deboli... e per me la maggior parte (spero almeno) è quella debole...

    però vorrei che si smettesse di avere una sorta di moto di "repulsione" quando si legge che una persona pensa che l'altra abbia una debolezza... ci tengo a precisare che non credo esista una persona almeno priva di debolezze.... ognuno ha le sue (molti hanno le stesse)...
    personalmente non ho la debolezza del dover credere in un qualcosa di divino ma ne ho altre (di cui mi vergogno, perchè non mi fa piacere mai scoprirmi debole su qualcosa)... quando tutto va male molti ad esempio si danno alla religione mentre io penso che mi darei più alla citata altra debolezza (ovvero al suicidio) ... ognuno fa quel che meglio crede per cercare di lenire il dolore o lo sconforto.... non credo sia una colpa finchè non intacca gli altri....

    non sto andando off topic, perchè credo sia una mancanza non parlare della questione religiosa in un topic che parla di suicidio come questo....

    credo e spero di non aver offeso nessuno.. ma questo è quello che penso
    nessun offesa....come ti dicevo su molte cose non ho le idee ben chiare, però di una cosa sono certo: un uomo deve sempre essere disposto a mettersi in discussione, e a volte l' essere "assolutista" diventa sì, un limite. personalmente non condivido il fanatismo religioso, ma rispetto chi invece si riconosce in un "credo", per le sue varie ragioni (anche fosse solo per disperazione, credo sia una ragione più che valida e degna di rispetto). tuttavia ritengo la tua riflessione davvero interessante, anche se un pò estrema e a volte molto personale, forse sarebbe meglio una riflessione a largo raggio senza arrivare a conclusioni drastiche e affrettate, dipende anche dal nostro vissuto, dalle nostre esperienze di vita, farsi delle convinzioni. preferisco non avere risposte certe su argomenti come questo (la vita e la morte, e le nostre paure che ne conseguono),. non per paura, ma perchè la vita (fosse anche squallida) mi ha insegnato a non dire "Mai", le cose, anche nostro malgrado possono sempre cambiare, anche il nostro modo di pensare. anche se a volte non lo accettiamo perchè ci sembra sintomo di debolezza.
    un caro saluto...

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