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Non vi teniamo con il fiato sospeso visto che la risposta della corte distrettuale già la dovreste conoscere poiché avvenuta diversi giorni fa: i giudici hanno rifiutato l’ingiunzione preliminare richiesta da Apple ai danni di Samsung, che prevedeva il divieto di “produzione, utilizzo, concessione di vendita e vendita all’interno degli Stati Uniti, o d’importazione all’interno del paese” dei prodotti Galaxy S 4G, Infuse 4G e Galaxy Tab 10.1 di Samsung, per le violazioni dei brevetti D618,677, D593,087 (design iPhone), D504,889 (design iPad) e 7,469,381 (brevetto software). La violazione di quest’ultimo brevetto veniva imputata anche allo smartphone Droid Charge di Samsung. La corte respinge, ma entriamo nel dettaglio delle motivazioni che hanno spinto i giudici verso questa scelta:
Prima di tutto la corte ci tiene a precisare che l’ingiunzione preliminare deve essere considerato un “rimedio straordinario”, scaturito da una violazione evidente e diffusa. Apple non è stata in grado di convincere la giuria riguardo la violazione dei brevetti, i danni che queste potrebbero apportare all’equilibrio delle due società nel mercato statunitense, e soprattutto riguardo l’interesse pubblico alla vicenda.
Per quanto riguarda i due brevetti del design dell’iPhone, i giudici affermano che Samsung è riuscita a presentare validi interrogativi riguardo la loro validità, grazie soprattutto all’ausilio dei brevetti giapponesi registrati dalla Sharp. Pur riconoscendo la possibilità di Samsung nell’implementare sui propri dispositivi le stesse funzioni con design differenti, il fatto che Apple abbia imputato una violazione del design della sola parte frontale descritta nei propri brevetti non ha convinto affatto la corte distrettuale. I brevetti D618,677 e D593,087 descrivono infatti tutte le facce dell’iPhone, Apple non può richiede quindi un’ingiunzione per la violazione del design di solo una di queste facce! Non ha convinto neanche il pericolo avvertito da Apple che questa violazione possa portare ad un “danno d’immagine” e ad una perdita del “carattere distintivo” dei propri prodotti. Agli occhi di un giudice, un’azienda vale l’altra, così come il design dei loro prodotti, anche se noi sappiamo che questo è un aspetto su cui punta molto Apple.
La ragione principale che ha portato al rifiuto dell’ingiunzione per il brevetto del design dell’iPad è stato il dubbio sorto al giudice circa la validità del brevetto stesso. Ad accendere questo dubbio è stato ancora una volta una delle “prior art” presentate da Samsung, il Knight Ridder del 1994! Il risultato è paradossale: Apple non riesce a dimostrare la violazione dei suoi brevetti, mentre Samsung dimostra con successo l’invalidità dei brevetti stessi! Va detto però che l’invalidità di questi non è stata ancora sentenziata, d’altro canto possiamo sicuramente affermare la loro validità è stata messa in forte dubbio. Sul terreno “design” Apple risulta perdente, vediamo cosa succede su quello “software”.
Apple VS Samsung in America: l'accusa, la difesa e la parola dei giudici | Approfondimento
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ma secondo voi Beckam e i calciatori valgono il prezzo pagato?
La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...