
Originariamente Scritto da
Erikuccia
Ho avuto esperienze di lavoro e studio all'estero e tutt'ora ho una sorella che lavora stabilmente a Brema da 3 anni (ha conseguito la laurea specialistica al politecnico di Torino come ingegnere aerospaziale e, dopo 4 mesi di invio curriculum, l'unica opportunità in Italia sarebbe stata quella di fare la cameriera). Si trova bene, ambiente stimolante e in continua crescita, ambiente anche molto selettivo; ma lei non ha problemi a farsi il c..o. A fine mese si porta a casa 3000 € netti, da cui detrae l'affitto della stanza (500 € al mese e le spese varie). La giornata lavorativa è di 8 ore, salvo urgenze o complicazioni, tra l'altro molto arginate. Contratto tutelato e diritti rispettati. Fa il suo ruolo, ha le sue mansioni definite e beneficia di continua formazione.
La sottoscritta lavora costantemente 9 ore al giorno, è in ferie ma deve accendere il PC per consultare le rogne dell'ufficio, ho un cellulare aziendale (che non risulta in contratto, come non risulta nemmeno la reperibilità). Svolgo un'infinità di mansioni, tra l'altro per lo più sottostimate in relazione alla mia capacità e formazione (sono laureata in economia e commercio). La maggior parte del tempo lo passo a leggere e tradurre mail per i figli dei titolari, che hanno bisogno della "badante", in quanto la densità dei loro neuroni è parecchio diradata.....vale lo stesso per il livello culturale. Formazione zero, diritti solo sulla carta (lavoro anche se sono ammalata...tanto mi chiamano a casa...), compiti totalmente diversi dalle mie attitudini (spiegatemi come diamine fa una laureata in economia a redigere una procedura tecnica, con un tecnico che continua a parlare di attuatori, resistenze di frenatura, teleruttori, ecc....).
Spiegatemi anche come si possa pretendere che io chiami un cliente per farmi spiegare la problematica che ha.....e solo perchè parlo le lingue, ma non capisco 'na mazza di programmazione, regolazione, lavorazioni della macchina, ecc....
E se ti lamenti non ti danno manco la possibilità di spiegarti...zero, ti tappano la bocca dicendoti "devi farlo e besta e non rompere i cogl...."!!!!
Ho cercato altrove, ma le risposte sono state le seguenti: "ottimo curriculum, ma lei non è in mobilità", "lei ha limitazioni familiari (ho una bambina di 7 anni e zero aiuti nelle vicinanze)", "cerchiamo una neo laureata", ecc.....
Mi son stufata di cercare, tiro avanti nella mia mediocrità sperando in tempi migliori; ma la cosa è parecchio demotivante perchè, arrivati a quasi 40 anni, si spererebbe di poter progredire (dal punto di vista professionale intendo), approfondire le proprie conoscenze, mettersi in gioco, ecc... e invece ci si vede stagnanti in una realtà ben lontana dalle proprie ambizioni, una realtà che ti demotiva, ti porta ad un regresso socio- culturale.
Per questo, a mio avviso, se un giovane coglie un'opportunità all'estero fa bene....fa bene soprattutto per l'apporto di conoscenze e professionalità che potrebbe avere. Qui in Italia ormai si guarda solo al "costo uomo" e la formazione ahimè costa.
Questo è quello che fa indispettire nel nostro paese: c'è una miriade di persone che potrebbero dar 100 e invece si trovano a poter darne solo metà (se va bene)