il video in esclusiva a pomeriggio 5 .....
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il TT lo assimilo ai weekend sui nostri passi...l'Italia credo che reclami qualche decina di morti all'anno sui passi più famosi
un evento mondiale dove morissero in un anno 3 dei primi 10 piloti in classifica (non faccio nomi per giusta scaramanzia e delicatezza) determinerebbe una seria riflessione
cynism is the new fascism...
L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme, l'avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha improntato lo slancio in avanti di tutta l'umanità.
E' proprio questo anche il senso dei miei interventi. Se c'e' agonismo, c'e' il rischio di farsi male: per quanto mi riguarda, bastava una bella giornata con i nostri grandi piloti, una bella raccolta di gadgets in vendita agli appassionati e il ricavato in beneficenza.
Niente gare, sorrisi, strette di mano e un clima sereno.
Beh oddio, e' un tuo punto di vista: il TT e' tutto fuorche' un we montano in Dolomiti o simili ...
La vita è troppo corta per avere dei nemici. - Ayrton Senna
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ma che dici? Quindi l'auto che volò sul pubblico di monza fa parte dello spettacolo, gli idioti che si mettevano in mezzo al percorso dei rally a farsi schiacciare anche?. Già che ci siamo, mettili in infradito, costume e senza casco , cosí il pubblico si gode il pilota che cade e si maciulla. Se per te lo sport è la sagra del godere della visione dell'incidente, hai sbagliato spettacolo. Lo sport motoristico moderno è di sorpassi, sfide uomo mezzo e tra uomo e uomo. L'incidente è una fatalità su cui si cerca di intervenire riducendo al minimo possibile i danni al pilota, con abbigliamento, vie di fuga ,eliminazione di ostacoli, e predisponendo i soccorsi sul posto..
Se una pista non fornisce sufficiente sicurezza passiva non va omologata. Se su questa pista corrono piloti che per professione fanno parte delle commissioni sicurezza del mondiale e non hanno predisposto le apposite barriere, la responsabilità di quanto accaduto è anche loro. È già stato detto: un conto è l'incidente del sic o di uno disarcionato che si rompe l'osso del collo, un altro è non predisporre strutture atte a contenere le cadute o gli errori dei piloti che invadono la pista nel senso opposto