No. Ciò che temo è la presa d'atto da parte dei mercati della nostra definitiva irrecuperabilità. La presa del potere da parte della scuola economica di Grillo potrebbe non essere vista di buon occhio. Troppo avanti per essere compresi nelle piazze finanziarie e sui mercati internazionali.
Quello che tu descrivi già sta accadendo...già oggi (e non da oggi) per pagare gli interessi sul debito facciamo ulteriore debito...questo spiega come mai nonostante l'avvento del curatore fallimentare monti e delle sue ricette economiche filo europee mercatocentriche fatte di lacrime e sangue e nonostante abbiamo un avanzo primario in attivo abbiamo nello stesso momento un debito pubblico che continua a crescere a velocità stratosferica...
Debito HTML
in altre parole ti ripeto che tutto quello che tu temi è già accaduto...e che se i mercati ancora ci danno credito è solamente perché devono ancora rientrare di un buon 30% di debito per il quale sono esposti (speculativamente) verso il nostro paese...
ora...
siccome è lampante che i vari governi tecnici + l'ultimo del non eletto da nessuno renzi sono lì a tentare di farci pagare a noi la specuzione per la quale le banche straniere sono esposte in italia allora è altrettanto chiaro che abbiamo un discreto potere contrattuale da far valere...bisogna andare nei palazzi europei davanti a questi euroburacrati a dire:questo sistema è una truffa!...e se volete indietro i vostri soldi li avrete a condizioni più favorevoli per noi...altrimenti non vi diamo nulla!!...
noooooo, dario fo noooooooo
mi arrendo
confesso
accetti anche il lieve ritardo ???
ma che c'entra la finanza internazionale con la porcata di carige ?
suvvia, non giocare con le parole.......sai quello che intende lui e quello che significano i tuoi dati: un conto e' non saper crescere, un conto e' teorizzare la decrescita: a me sembrano due cose diverse
senza entrare nel merito della teoria citata
ancora una volta la minaccia dell'uomo bomba
ma non ho capito:
o uscire dall'euro non e' poi cosi' male , e allora che ce ne frega di minacciare, si esce e basta........oppure uscire e' un disastro, e la minaccia o e' falsa, e allora non vale nulla, o e' vera, e allora bisognerebbe , con trasparenza, raccontarne per bene i costi ai cittadini, e non fare , come i predecessori, che tacciono le conseguenze delle azioni
Ultima modifica di ABCDEF; 24/05/2014 alle 14:56 Motivo: Unione Post Automatica
hai scritto alle 16,48. chiamalo lieve ritardo. sarebbe come chiamare renzi grande statista.
comunque, visto la tua naturale propensione alla Meridionalità e dando per scontata la tua buona fedevedrò cosa e come posso fare.
intanto spedisci Ktm con relative chiavi, libretto e pieno già fatto![]()
Ps: Ma chi ti ha dato il sesto casco !
Era meglio se ti davano due copertoni nuovi (sui copertoni di Titti c'è scolpito con un temperino "Anita Ama Giuseppe ma la da a Bixio").
Angelik detto Il Brillante
1)prima di tutto non sono "miei" dati ma sono dati/numeri senza nessuna targa...e poi...quando non c'era la "crisi" in Italia la componente principale della crescita era data dal debito (la gente aveva iniziato a comprare allegramente beni con soldi che non aveva)...nonostante questo eravamo a ritmi di crescita inferiori rispetto agli altri paesi perchè mancava una sana spinta propulsiva dai settori vitali dell'economia (primario e secondario)
poi è arrivata la "crisi" e da lì il nostro gap rispetto agli altri è aumentato...
detto questo quando l'istat (non io) ti dice che come consumi siamo tornati al 1995 secondo te che significa?...non è che la gente nel 1995 moriva di fame o trascinava l'aratro a mani nude!!...probabilmente c'era un consumo pro capite più basso...quindi è facile capire che siamo già in fase di "decrescita"...
2)non mi sembra di aver scritto "usciamo dall'euro"...quà non bisogna inventare NULLA...è scritto nella storia cosa succede se ad una nazione in difficoltà economica gli dai tempo e modo di riprendere fiato Accordo sui debiti esteri germanici - Wikipedia ...la germania con quella operazione si è risollevata e non vedo perchè a noi ce lo dovrebbero impedire!!
visto e considerato che questo sistema di intendere il debito (dove per convenienza non nostra c'è dentro di tutto dagli investimenti per opere fondamentali all'investimento per ricerca e sviluppo ecc) è UNA TRUFFA e che per ora abbiamo ancora un certo potere contrattuale si va in europa e per l'Italia si chiede un sistema diverso...ci DEVONO dare il modo di rialzare la testa...e se fanno orecchie da mercante devono sapere che abbiamo il consenso politico per non dargli più niente...gli blocchiamo tutto...e se lo facciamo noi sanno perfettamente che si crea un baratro economico dove dentro ci finiscono tutti...
io credo che se si trovano davanti gente determinata e politicamente sostenuta in patria difficilmente potranno fare orecchie da mercante...se invece si trovano davanti personaggi messi lì proprio da loro è chiaro che continueranno questo "gioco" (a loro favore) almeno fino a che avranno da spolparci...
lo hanno già fatto i tedeschi in passato... gli stessi che oggi lo vorrebbero impedire a noi!!
L'accordo sui debiti esteri germanici, noto anche come accordo sul debito di Londra (in tedesco rispettivamente Abkommen über deutsche Auslandsschulden e Londoner Schuldenabkommen, in inglese Agreement on German External Debts e London Debt Agreement), è stato un trattato di parziale cancellazione del debito firmato a Londra il 27 febbraio 1953 tra la Repubblica Federale di Germania da una parte e Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia dall'altra.
Il totale in fase di negoziazione ammontava a 16 miliardi di marchi di debiti degli anni 1920 inadempiuti negli anni 1930, ma che la Germania decise di rimborsare per ristabilire la sua reputazione. Questa somma di denaro venne pagata ai governi e alle banche private di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna. Altri 16 miliardi di marchi erano rappresentati da prestiti del dopoguerra dagli Stati Uniti. Sotto la negoziazione di Hermann Josef Abs, la delegazione tedesca raggiunse un elevato livello di riduzione del debito: con l'accordo di Londra infatti l'importo da rimborsare fu ridotto del 50% a circa 15 miliardi di marchi e dilazionato in più di 30 anni, il che, rispetto alla rapida crescita dell'economia tedesca, ha avuto un minore impatto[2].
L'accordo contribuì in modo significativo alla crescita del secondo dopoguerra dell'economia tedesca e al riemergere della Germania come potenza mondiale economica e permise alla Germania di entrare in istituzioni economiche internazionali come la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e l'Organizzazione Mondiale del Commercio.
Accordo sui debiti esteri germanici - Wikipedia
Ultima modifica di Stinit; 24/05/2014 alle 16:21