
Originariamente Scritto da
tbb800
tranne la faccenda dell'abolizione della bocciatura che mi pare una grande minkiata gli altri temi mica sono così bizzarri. tutti argomenti dei quali la politica fa finta di interessarsi ma il cui disinteresse è massimo. sono certo che il 90% dei politici ignora chi siano i neet.
l'apertura pomeridiana degli istituti scolastici - anche come luoghi di aggregazione - mi sembra una bella cosa.
che poi debbano o vogliano farsene carico gli studenti questo è un fatto puramente emotivo e comunque di formazione. ma meglio loro che nessuno.
che è meglio vedere tutte quelle teste di ciolla con i capelli a cresta di gallo che se ne stanno a bivaccare sotto casa mia e che hanno come unico interesse guardare il vuoto totale delle loro miserabili esistenze che si stanno costruendo?
tanto, come la si gira la si gira, ha detto bene ieri il ministro del welfare "ormai i contratti a tempo indeterminato sono solo il 19% del totale" che tradotto significa che la miseria è strutturalizzata. o come l'altra perla del ministro della kultura "si potranno pagare le tasse anche con le opere d'arte". e quest'ultima affermazione, anche se io non posseggo nessuna opera di un cacchio di niente, la dice lunga sulla strategia di politica fiscale di questi cervelloni.
in ogni caso il bello dell'essere giovani è anche questo: perdere tempo, vivere i propri sogni, sbagliare a tutto tondo, confrontarsi con il mondo. che poi si vinca o si perda è nell'ordine delle cose. Nessuna legge - anche morale - può farci nulla.
per come la vedo io meglio un "perditempo" di 17 anni che un alfano impomatato.
che poi, diciamocelo flag, ai nostri 17 anni se eri poco poco "sul pezzo" trombavi fino alla nausea

. come condannare l'atteggiamento dei ragazzi di oggi?
gli unici che non battevano chiodi erano quelli che avevano tutti 9, anche in latino e greco
io, modestamente

, con la mia media del 4--, coerente e portata avanti con impegno e abnegazione fino alla fine, mi ero fatto una buona nomea e nel mio piccolo ero piuttosto apprezzato

agli esami di maturità la commissione all'unanimità stabilì che ero la prova vivente che la scuola pubblica aveva qualcosa da rivedere


