voto in emilia e calabria...quasi nessuno va alle urne

[Dennis]

E' sempre la solita cantilnena perchè il non voto verso chi si preferisce o l'astinenza è rappresentata sempre dalla solita storia trita e ritrita..che la gente ha la possibilità di cambiare ma che non vuole ecc ecc...

bisogna fare un passo mentale in avanti e capire che la stragrande maggioranza delle persone non vede in nessun partito o movimento nessuna possibilità di cambiamento...e questo ormai è nella maggioranza delle persone e sinceramente dell'atto simbolico, figo per carità, di annullare la scheda non mi interessa perchè è utile quanto Rocco Siffredi a una novantacinquenne!!! non c'è solo solo gente che se ne sbatte o che va all'ikea, non vota e poi si lamenta!!! l'italiano si è rotto della politica e ci si è disaffezionato e proprio quei partiti/movimenti che propongono (a loro dire) idee diverse o una politica diversa si dovrebbero domandare perchè non attirano più nessun interesse salvo un exploit iniziale..


sai quale sarebbe un vero cambiamento????? smettere di dire che se vincono sempre i soliti corrotti ladri ecc ecc sono deficienti chi li ha votati e mettersi a fare una cosa che è totalmente assente: L'AUTOCRITICA...si questa cosa sconosciuta...

perchè agli innovatori non è chiaro un concetto: PER GOVERNARE CI VOGLIONO I VOTI E VANNO CONVINTI I CITTADINI e non demonizzati perchè votano altro.... ps: sempre a patto che interessi governare (ho sempre avuto dubbi su questo)

quoto!!!

sono elezioni regionali, perdio

si sceglie che fare IN REGIONE

la sanita' e' LA QUESTIONE, in questo caso

fintanto che continueremo a mettere tutto in un calderone, non risolveremo mai nulla

un po' di pragmatismo

parere personale, ovviamente

riquoto!!!

ma viene semplice ipotizzare i risultati di un'indagine statistica condotta sulla popolazione di cittadini votanti a riguardo della minima conoscenza delle funzioni degli organi statali

il fatto che in Italia i cittadini vadano alle urne pensando di eleggere un presidente factotum ne è la dimostrazione, con grandi e gravi ripercussioni sulla democrazia del paese

Quorum minimo ed altro (tipo togliere il diritto di voto a chi non va a votare per più di un tot volte) credo siano dei metodi coercitivi che risolverebbero il problema dell'affluenza alle urne ma non sposterebbero di molto più in alto la "qualità" di informazione del singolo cittadino. Come risolvere questa ignoranza diffusa e dilagante? NON NE HO IDEA. Ma intanto ragionare e cercare una soluzione è già un buon modo per non cadere nel baratro del "son tutti uguali, è inutile andare a votare". Perché sperare che cambino da soli il sistema che li foraggia così bene è come sperare che mettendo il dentino sotto il cuscino il giorno dopo sia pieno di soldi, un cosa da bimbi...

Purtroppo non c'è altro modo di cambiare il sistema se non entrandoci tramite un passaggio elettorale: purtroppo, perché è e sarà sempre una battaglia persa in partenza.
Tuttavia la presenza odierna e costante nelle istituzioni del movimento 5 stelle, realtà del tutto autonoma rispetto ai multiforme poteri decennali radicati, qualche speranza in fondo me la dà.

[FraVet]

Purtroppo non c'è altro modo di cambiare il sistema se non entrandoci tramite un passaggio elettorale: purtroppo, perché è e sarà sempre una battaglia persa in partenza.
Tuttavia la presenza odierna e costante nelle istituzioni del movimento 5 stelle, realtà del tutto autonoma rispetto ai multiforme poteri decennali radicati, qualche speranza in fondo me la dà.

Io del M5S mi fido così e così...
Ma mi voglio anche spiegare meglio: ANTANI anni fa, come molti italiani fui preso dalla smania di cambiamento che quel Grillo interpretava così bene, voleva rinnovamento e proponeva un metodo interessante, sganciato dalle già ben conosciute logiche di partito e di associazionismo di vario genere, m'informai e presi parte. Erano i Meetup. Da quell'esperienza di condivisione e accrescimento civico/culturale ho imparato che insieme si può fare molto, tutto. E non c'è bisogno di un capo, ma al massimo di un facilitatore (per mantenere organizzate e in tema le discussioni) e un minimo di struttura. Nelle Marche, oltre al meetup di Urbino, presi parte a svariati incontri per dare il via a una lista civica regionale quando ancora in giro non se ne parlava affatto, li ho intravisto le prime crepe. Assoluta mancanza di comunicazione fra un gruppo e l'altro (es. Pesaro-Fano-Urbino mai un contatto a livello provinciale prima dell'incontro regionale), frammentazione dentro i gruppi più importanti a livello numerico ecc ecc... poi il colpo di grazia l'ho percepito quando abbiamo iniziato a doverci confrontare con una figura per alcuni mitologica e per altri (come me) scomoda: lo staff di beppe grillo. Calavano dall'alto decisioni e indicazioni che alcuni digerivano con un discreto mal di pancia, altri non vedevano l'ora di ingoiare ed io (ma non solo) proprio non volevo neanche assaggiare. A quel punto me ne andai, come me lo fecero in tanti, l'esperienza dei meetup morì prima di trasformarsi in M5S. Ma sono rimasto in contatto, le persone che ho conosciuto e che ne fanno parte sono validissime persone, capaci e meritevoli... il problema è la testa del M5S. A mio avviso sta prendendo una piega populista e destrorsa che poco o niente a che vedere con il movimento, e hai voglia a dire che uno vale uno se poi manovri da bravo burattinaio la coscienza delle persone (per non parlare poi degli invasati... mamma mia quanti ne ho visti!!).

Per fare un esempio di come vedo io il M5S è come se avessi una ferrari, la mettessi a metano e ci girassi solo in seconda... Partire ci parto dagli stop e magari ci vado pure in autostrada a 130... ma quanto può durare prima che mi scoppi sotto al culo?

[ABCDEF]

Io del M5S mi fido così e così...
Ma mi voglio anche spiegare meglio: ANTANI anni fa, come molti italiani fui preso dalla smania di cambiamento che quel Grillo interpretava così bene, voleva rinnovamento e proponeva un metodo interessante, sganciato dalle già ben conosciute logiche di partito e di associazionismo di vario genere, m'informai e presi parte. Erano i Meetup. Da quell'esperienza di condivisione e accrescimento civico/culturale ho imparato che insieme si può fare molto, tutto. E non c'è bisogno di un capo, ma al massimo di un facilitatore (per mantenere organizzate e in tema le discussioni) e un minimo di struttura. Nelle Marche, oltre al meetup di Urbino, presi parte a svariati incontri per dare il via a una lista civica regionale quando ancora in giro non se ne parlava affatto, li ho intravisto le prime crepe. Assoluta mancanza di comunicazione fra un gruppo e l'altro (es. Pesaro-Fano-Urbino mai un contatto a livello provinciale prima dell'incontro regionale), frammentazione dentro i gruppi più importanti a livello numerico ecc ecc... poi il colpo di grazia l'ho percepito quando abbiamo iniziato a doverci confrontare con una figura per alcuni mitologica e per altri (come me) scomoda: lo staff di beppe grillo. Calavano dall'alto decisioni e indicazioni che alcuni digerivano con un discreto mal di pancia, altri non vedevano l'ora di ingoiare ed io (ma non solo) proprio non volevo neanche assaggiare. A quel punto me ne andai, come me lo fecero in tanti, l'esperienza dei meetup morì prima di trasformarsi in M5S. Ma sono rimasto in contatto, le persone che ho conosciuto e che ne fanno parte sono validissime persone, capaci e meritevoli... il problema è la testa del M5S. A mio avviso sta prendendo una piega populista e destrorsa che poco o niente a che vedere con il movimento, e hai voglia a dire che uno vale uno se poi manovri da bravo burattinaio la coscienza delle persone (per non parlare poi degli invasati... mamma mia quanti ne ho visti!!).

Per fare un esempio di come vedo io il M5S è come se avessi una ferrari, la mettessi a metano e ci girassi solo in seconda... Partire ci parto dagli stop e magari ci vado pure in autostrada a 130... ma quanto può durare prima che mi scoppi sotto al culo?

io ho visto , abbastanza da vicino, anche se non da dentro, l'evoluzione dei meetup e del movimento anconetano.............

quelli della prima ora, quelli che si erano fatti il mazzo, quelli che volevano discutere, perfino quelli che erano stati portati sul palco al vaffa day.........fatti fuori da un esercito di invasati leccaculo........anche in maniera "sgradevole", con insulti per strada e intimidazioni sia via web che "de visu"

[FraVet]

io ho visto , abbastanza da vicino, anche se non da dentro, l'evoluzione dei meetup e del movimento anconetano.............

quelli della prima ora, quelli che si erano fatti il mazzo, quelli che volevano discutere, perfino quelli che erano stati portati sul palco al vaffa day.........fatti fuori da un esercito di invasati leccaculo........anche in maniera "sgradevole", con insulti per strada e intimidazioni sia via web che "de visu"

Ecco, vedo che ci siamo capiti

[ABCDEF]

Ecco, vedo che ci siamo capiti

intanto, esaurita la discussione sulle elezioni regionali, il blog pubblica questo interessante post :
Blog di Beppe Grillo - Passaparola: Mussolini non ha ucciso Matteotti, Arrigo Petacco

che significato avra'?

in fondo mussolini non era poi cosi' cattivo: i cattivi erano quelli del mondo della finanza, che lo hanno "fregato" ..........!?!

[paper]

intanto, esaurita la discussione sulle elezioni regionali, il blog pubblica questo interessante post :
Blog di Beppe Grillo - Passaparola: Mussolini non ha ucciso Matteotti, Arrigo Petacco

che significato avra'?

in fondo mussolini non era poi cosi' cattivo: i cattivi erano quelli del mondo della finanza, che lo hanno "fregato" ..........!?!

Il delitto Matteotti è ancora piuttosto misterioso e le ipotesi se non sbaglio vanno da quella più riduttiva di una maldestra azione di frange fanatiche a quella più complessa di uno scandalo petroli che da quel che sentii io interessava vertici fascisti dell'amministrazione statale.
Comunque sia stato, è storia che Mussolini prese la decisione di assumersi la responsabilità politica di quell'assassinio e dare una svolta definitiva alla dittatura fascista.
Sviare l'attenzione su presunti poteri forti industriali estranei al fascismo per farne uscire un Mussolini meno cattivo e falsamente accusato dalla vulgata comunista (come la chiama quel bel tomo di Pansa) forse può dare qualche vantaggio in questo momento in cui da più parti si dà la caccia ai voti di una destra piuttosto variegata che va da ex AN a simpatizzanti leghisti agli estremisti realmente fascisti o neonazisti.

Quel che mi può stupire, più che l'uscita di Petacco che potrebbe anche avere le sue buone ragioni e forse ha scritto un libro sull'argomento, è il perché di questa comparsata sul blog di Grillo. Sicuramente sotto sotto il tentativo di ottenerne un vantaggio politico c'è. Anche solo per far digerire agli attivisti la bella compagnia di neofascisti paneuropei che fanno guadagnare i rimborsi a Bruxelles e Strasburgo.
Ma quali sarebbero le motivazioni dell'ottuagenario Petacco? Le stesse dell'altra vecchia gloria d'Italia Fo?

[Lo scrofo]

io ho visto , abbastanza da vicino, anche se non da dentro, l'evoluzione dei meetup e del movimento anconetano.............

quelli della prima ora, quelli che si erano fatti il mazzo, quelli che volevano discutere, perfino quelli che erano stati portati sul palco al vaffa day.........fatti fuori da un esercito di invasati leccaculo........anche in maniera "sgradevole", con insulti per strada e intimidazioni sia via web che "de visu"

nessuna persona linciata ?

[Dennis]

[zip]

Per fare un esempio di come vedo io il M5S è come se avessi una ferrari, la mettessi a metano e ci girassi solo in seconda... Partire ci parto dagli stop e magari ci vado pure in autostrada a 130... ma quanto può durare prima che mi scoppi sotto al culo?

Il punto saliente del mio ragionamento non era il merito di ciò che fa il m5s (nel quale sono concorde con la tua analisi), ma il merito della sua esistenza.
Un'alternativa si può costruire, insomma, anche in Italia.

[FraVet]

Il punto saliente del mio ragionamento non era il merito di ciò che fa il m5s (nel quale sono concorde con la tua analisi), ma il merito della sua esistenza.
Un'alternativa si può costruire, insomma, anche in Italia.

Si, si può costruire. Se il ricciolone avesse tirato i remi in barca e fosse rimasto a guardare, avrebbero ancora il mio sostegno e il mio voto. Invece preferisce continuare a tener ben saldo il suo timone e virare a destra e manca a suo piacimento, fatto che temo lo porterà a rimaner solo con pochi invasati...

[Lo scrofo]

Si, si può costruire. Se il ricciolone avesse tirato i remi in barca e fosse rimasto a guardare, avrebbero ancora il mio sostegno e il mio voto. Invece preferisce continuare a tener ben saldo il suo timone e virare a destra e manca a suo piacimento, fatto che temo lo porterà a rimaner solo con pochi invasati...

A me dispiace dirlo, ma non vedo tutto questo caos... Quando c'era da votare per le scelte da portare avanti, Grillo e' stato smentito gia' un paio di volte ...

Aggiungo inoltre un commento di Padellaro in merito alle elezioni:

"Mai nella lunga storia repubblicana il ceto politico era stato oggetto di una tale, massiccia impopolarità venata di vero e proprio disgusto. La novità è che adesso quasi nessuno fa finta di allarmarsi e anzi c’è chi vede nell’astensionismo collettivo “anche un elemento di modernità e di normalità” (Folli su Repubblica). Mentre Matteo Renzi che non ha tempo da perdere rottama la democrazia rappresentativa con cinque semplici paroline: “L’affluenza è un problema secondario”. Amen. Impegnato com’è a cambiare l’Italia lo statista di Rignano incassa soddisfatto il “2 a 0” (Emilia-Romagna e Calabria) e non sa che farsene dei numeri assoluti (rispetto alle Europee di sei mesi fa il “suo” Pd ha perso la bellezza di 769 mila voti). Con questo sistema il giorno, poniamo, che le percentuali di voto scendessero al dieci o al cinque per cento ci sarebbe sempre una Boschi o una Picierno a ricordarci che il nuovo che avanza avrebbe pur sempre il sostegno del 41 per cento degli elettori.

La verità è che da oggi Renzi guida un governo di estrema minoranza e che la grande fuga elettorale rafforza la contestazione della sinistra pd e della Cgil in Parlamento e nelle piazze. Senza contare che di fronte alla catastrofe di Forza Italia (meno 222 mila voti) la decenza politica imporrebbe al premier di accantonare il patto del Nazareno visto che l’altro contraente, Berlusconi rischia di contare come il due di picche travolto dal si salvi chi può degli ex dc guidati da Fitto.

Dalla disfatta non si salva il M5S (meno 400 mila voti) i cui vertici farebbero bene a non negare ciò che è sotto gli occhi di tutti, che cioè una parte del voto di protesta sta lasciando deluso le sponde grilline per rifluire nell’astensionismo. In questo panorama vince solo la Lega di Matteo Salvini, che con Casa Pound miete consensi nell’unico granaio elettorale rigoglioso: quello dell’intolleranza xenofoba e della disperazione fascistoide. L’Italia vede nero."

Davvero prospettive oscure.