Sono vietati messaggi xenofobi, estremistici, offensivi o diffamatori verso: persone di orientamento politico o sessuale diversi dal vostro, le istituzioni, le religioni, comunità, stati, popoli o enti di qualsiasi tipo.La Black Orange
I nazi a Norimberga si sono difesi meglio...
Certo che qua dentro hanno il coraggio di aprire 3D per magnificare le vittorie gobbe contro le dodicesime in classifica, ma tutti manzi e schisci quando si tratta di commentare lo schifo che la loro dirigenza ha creato e gestito per anni.
Reati confermati cmq, malgrado una giustizia che fa i propri comodi come al solito.
JUVENTINO e STONERIANOcit nikonikko:Quando ci arrivò Stoner non era una ca..o, non per merito suo nel 2007 ha vinto un mondiale
meglio inzaghi che la deriva allegri che in 3 anni non ha prodotto nulla, se inzaghi è li è perchè la società non ha intenzione di investire, serviva uno che avesse ampissimo credito con i tifosi e non creasse problemi.
nonostante tutto, visto il livello generale bastavano 3-4 vittorie in più per essere in zona champions. era un risultato alla sua portata, ma il tasso atletico è scarso, che la squadra non abbia gambe per sostenere 90minuti è ridicolo e quindi finisce che partite già indirizzate si perdono o pareggiano nell'ultimo quarto d'ora.
Non era assolutamente il momento giusto per ingaggiarlo e ora mi dispiacerebbe se venisse esonerato.
Ultima modifica di manu for rent; 24/03/2015 alle 17:33
🏆 🏆 🏆 🏆 🏆 🏆 🏆
corollario: e la figura di merda è assicuratadove l'ignoranza dilaga si passa per esperto con poco
Intanto noi si vince il quarto!
Se continua così l'incapace Allegri diventerà l'allenatore più scudettato degli ultimi anni.
Mica male.
Sono vietati messaggi xenofobi, estremistici, offensivi o diffamatori verso: persone di orientamento politico o sessuale diversi dal vostro, le istituzioni, le religioni, comunità, stati, popoli o enti di qualsiasi tipo.La Black Orange
Editoriale odierno del direttore de IL TEMPO di Roma (scritto da un non-gobbo)
——————————————————————————
Chi è accecato dal tifo non legga quest’articolo. E se l’impresa gli riesce ardua provi, per una volta, a spogliarsi della fede calcistica e a scorrere quel che segue con uno straccio di obiettività. Scoprirà cose che gli umani amanti del pallone non potevano immaginare in quell’hannus orribilis del 2008, cose che ancor oggi, nel silenzio complice della grande stampa, si continuano a tenere nascoste. Parliamo di Calciopoli, la prima Calciopoli, quella di Moggi, di Giraudo, degli arbitri comprati, del campionato falsato, dei sorteggi taroccati, delle schede svizzere e bla bla bla. Parliamo del più grande scandalo dello sport italiano che dopo nove anni si è arenato in Cassazione dopo essere andato a schiantarsi volutamente (tutti sapevano che sarebbe finita così) sugli scogli della prescrizione. Di quella roboante, quanto monca, inchiesta napoletana condotta in modo curioso dai carabinieri di Roma non è rimasto praticamente nulla. Son crollate una appresso all’altra le accuse più infamanti, che oltre a rovinare la vita degli indagati e degli intercettati, hanno ridisegnato campionati e lobby di potere. Oggi sappiamo che la spietata associazione per delinquere guidata da quel simpaticone di Moggi alla fine non riuscì a delinquere un beneamato piffero. Delle tantissime partite asseritamente truccate dal Sistema alla fine ne son rimaste solo tre, di cui solo una riguarda la Juve. Delle ventuno giacchette nere (oggi gialle) che secondo la procura rispondevano all’ex capotreno di Civitavecchia, tra arbitri e assistenti di linea, tutte sono state assolte, tranne una: quella di Massimo De Santis, che nel rinunciare alla prescrizione perché certo della sua innocenza, s’è beccato una condanna pur non avendo mai arbitrato una partita di Del Piero e non essendoci una sola intercettazione con Moggi (che al telefono diceva invece peste e corna di lui, lo voleva morto per i torti che faceva ai bianconeri). Paga per aver aiutato la Fiorentina (nemica giurata della Juve) e per aver ammonito due giocatori del Bologna diffidati, due riserve, nel match precedente a quello con la Vecchia Signora. Ma c’è di più. Se il Sistema-Moggi non poteva contare sugli arbitri, non poteva contare nemmeno sulle famose “schede svizzere” utilizzate per concordare i match al riparo da orecchie indiscrete (questa era l’ipotesi dei pm) visto che gli arbitri Bertini e Dattilo, che di questo dovevano rispondere, escono a testa alta non per prescrizione ma con una piena assoluzione. E ancora. Anche i famosi “sorteggi pilotati” per abbinare un arbitro a una determinata partita si sono rivelati una bufala al pari del celebre video girato dai carabinieri a Coverciano che avrebbe dovuto provare la combine e che a un certo punto scompare misteriosamente dal fascicolo di dibattimento nell’imbarazzo della pubblica accusa. Crolla la favola del sequestro negli spogliatoi dell’arbitro Paparesta da parte di Moggi (le indagini, e i testimoni, hanno accertato non esserci mai stato). Crolla la vulgata che solo Moggi e Giraudo chiamavano i designatori arbitrali perché solo grazie alle intercettazioni sbobinate dagli imputati (delle 171mila telefonate solo 3mila furono trascritte dai carabinieri) si è avuta contezza che quasi tutti chiamavo tutti. A cominciare dall’Inter (il pm di primo grado incredibilmente disse “piaccia o non piaccia, non ci sono telefonate”) che fu anche protagonista di una ben più grave attività di intelligence nei confronti di tesserati della Federazione, di un arbitro e di una concorrente (la Juve). Da che l’associazione criminale era nata per favorire esclusivamente la Juventus ora muore in una sorta di “favoritismo personale” di Moggi & co. Chi vi scrive non è juventino, non tifa per o contro nessuno, s’incavola per i rigori regalati e per l’atavica sudditanza dei fischietti alla casacca bianconera. Però la Calciopoli giudiziaria è un’altra storia rispetto a quella che vi hanno raccontato e che solo una lettura attenta delle carte, e dei riscontri alle indagini, dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio. Guai far passare Lucky Luciano per Santa Maria Goretti ma se volete restare dell’idea che solo lui era il Male Assoluto, e che nessun altro si comportava come lui, liberi di farlo. Per tabulas non è così.
Di Gian Marco Chiocci Pubblicato il: 25/03/2015 10:00
spesso un rutto vale più di mille parole