mi occupo di sicurezza ed il mio lavoro è quello di lavorare con autisti per ridurrre i rischi e gli incidenti.
Uno degli argomenti delle prime riunioni quando lavor con un grupo di autisti ( camion, auto, furgoni, etc) è la distanza di sicurezza e naturalmente il tempo di reazione, con anche dimostrazioni pratiche.
E' incredibile come, pur essendo guidatori professionisti ( che siano rappresentanti, trasportatori, etcetc) perchè usano il mezzo per molte ore al giorno per lavoro, pochi (parliano del 1/2%) conoscono i veri rischi di una distanza sbagliata, nessuno sa come si calcola, anche ad occhio, nessuno la rispetta. Non parliamo poi del tempo di reazione. Anche nell'ambito di uno stesso gruppo di lavoro ognuno dà una versione diversa con cose che a volte rasentano la barzelletta.
Ergo tutti sanno che bisogna rispettare la distanza, ma poi pochi sanno veramente cos'è.
In Italia abbiamo leggine sulla sicrezza (vedi 81) che sono tecnicamente perfette, scritte da persone autoreferenziali e portate nelle aziende da persone Autoreferenziali che non capiscono poi un cazzo di niente, se poi ci mettiamo la superficialità con cui a scuola guida spiegano le cose possiaamo affermare che siamo in presenza di una vera e propria carenza tecnica....
Scusate lo sfogo. le aziende mi chiamano per diminuire gli incidenti per una questione di costi principalmente, invece io sono un fermo sostenitore della sicurezza, e per le cose che vedo e gli incidenti analizzati, le cause, etc mi prende poroprio male vedere e sentire parlare di feritri.
Anche perchè, come ho visto in questo lavoro, basta proprio poco per motivare le persone ad una guida più attenta ed evitare incidenti.
La sicurezza in italia viene promossa (non mi stancherò mai di dirlo) attraverso "sciocche" campagne di sensibilizzazione artisticamente carine (vedi i MIMI ) create da persone di MArketing coglione ed autoreferenziali che fanno solo slogan carini ma al contemo stupidi perchè inefficaci.
Non mi piace ed non è il mio compito attribuire responsabilità morali o legali (sono solamente un tecnico) ma sono sicuro che se andassimo ad intervistare il motociclista (che avrà buona parte della vita rovinata) si, sicuramente ti dirà che avrebbe dovuto rispettare la distanza, ma con molta probabilità non sa di che sta parlando, "dimensionalmente" parlando. Ed allora, a questo punto, dove sono le carenze?
Quando prti un mezzo, qualsiasi esso sia stai maneggiando un'arma su ruote. Benchè possa sembrare il contrario guidare è molto difficile e richiede alcune competenze di base che spesso a scuola guida (che è il primo approccio con la guida) vengono sottovalutate.
Scusate lo sfogo
PS: ho sritto non a caso persone autoreferenziali, intendo persone che salgono in cattedra da professorini con effetti più controproducenti che altro.
Esempio i medici che girano le aziende per la 81 (ex 626)