
Originariamente Scritto da
mic56
Ma mi pare un ragionamento piuttosto parziale.
E' vero che chi vota per fede politica tende a vedere negli elettori di opposto credo una massa di mentecatti.
Però non si deve dimenticare che sino a tengentopoli vi era una forte fedeltà al proprio partito, in genere quello comunista, democristiano e l'msi.
Tutto il resto dell'elettorato, a cominciare dal psi era piuttosto fluttuante, non appartenendo alle cosiddette ideologie forti era piuttosto pragmatico.
Molto di questo cosiddetto elettorato fedele era ciò che tu avresti potuto considerare fatto di "pecorelle".
Mi pare che dopo tangentopoli e soprattutto con il sistema maggioritario ci sia stato invece una notevole fluttuazione nel voto degli italiani, prova ne sia gli alterni successi di Berlusconi, o del pd o adesso del movimento cinque stelle.
Segno che l'elettorato è molto più attento, più informato, forse anche più manipolabile e più sensibile agli adescamenti, ma che comunque vota in base all'ascolto di un programma o di un progetto.
Chiaramente questo comporta il rischio che capipopolo alla masaniello, o abili comunicatori possano essere portati in trionfo, ma ha anche il vantaggio che con la stessa rapidità con cui emergono poi scompaiono.
Tutto sommato mi sembra un passo in avanti, rispetto a prima, confortato anche dal fatto che nei paesi di lunga tradizione democratica i cambi di governi sono la norma....e non è che quei popoli non si fanno infinocchiare, ma se ciò avviene con rapidità cambiano il loro voto.
Mi pare che anche l'Italia sia avviata su questa strada...ci vorrà un po' di tempo...ma se gli elettori fossero stati pecorelle saremmo ancora fermi alla rappresentanza parlamentare del 1992.