Pur condividendo buona parte di quanto scritto da Dennis non mi sembra il modo ne il momento migliori
Inviato dal mio neurone buono
Che Tragedia , mi unisco con un pensiero agli abitanti di quelle zone .
Rimango basito di come nel 2016 una struttura ospedaliera (Amatrice) possa essere resa inagibile da un sisma , seppur di notevole entità . Purtroppo è cosa prevedibile per i centri storici , ma le strutture pubbliche più moderne (relativamente) andrebbero messe in sicurezza .
Mi auguro di non vedere gli ennesimi teatrini di scarica barile tra fazioni politiche opposte e che per una volta si possa lavorare tutti fianco a fianco per aiutare la popolazione in ginocchio .
che rumore fa la felicita'
la pazienza e' la virtu' di chi non ha un caz@zo da fare
storie di chi rimane e di chi invece lascia tutto e se ne va.....
.
Sentite dei parenti a Fabriano, lo hanno sentito molto forte, ma le case rifatte dopo il sisma del '98 con criteri antisismici hanno retto bene.
Purtroppo la nostra più grande bellezza ( i nostri centri storici, la nostra storia...) è la nostra più grande debolezza. Non è compatibile con un territorio altamente sismico . E purtroppo pur avendo le soluzione tecniche per porvi rimedio la vastità del problema è talmente ampia che nessuno può porvi rimedio.
Speriamo che le vittime siano il minor numero possibile.
Inviato dal mio SM-T550 utilizzando Tapatalk
Hermanos: nosotros nacimos de la noche,en ella vivimos y moriremos en ella
pero la luz será mañana para los más, para todos aquellos que hoy lloran la noche,para quienes se niega el día. Para todos la luz, para todos todo.
Al momento i morti sono 38 e continuano drammaticamente ed inevitabilmente a salire...
Oltre al dolore per una perdita di persone care,amici,compaesani,il dramma dei terremoti è la perdita della casa....rimani nudo,impotente e la vita si ferma li....questa bella penisola è sismica,e di fronte a questi eventi siamo ancora impreparati...non riusciamo a vedere dei segnali,che potrebbero aiutare ad evitare di trovarsi indifesi...