Ma anche no...
se siamo d'accordo che sia in chi rimane sia in chi va via c'è una percentuale di bravi e una di somari il dato dell'esodo rimane comunque preoccupante...specialmente se lo si contestualizza...in un mondo ideale che offre pari opportunità questo fatto non sarebbe un problema...per tanti che vanno tanti potrebbero venire da fuori...anche solo a titolo di esperienza formativa...
Invece
accade che da fuori non vengono e i nostri se ne vanno...questo oltre che deprimere la competitività di questo paese lo impoverisce nelle sue risorse migliori...non dimenticate che per sfornare laureati oltre alle famiglie anche lo stato investe soldi...
...da qui si capisce come mai paesi come la germania si sfregano le mani quando vedono arrivare i nostri laureati
E' senz'altro vero, ma se fossi nei panni di uno di quelli che restano e lottano magari con successo per mantenere la propria attività in patria, sarei non poco seccato a sentir sempre dire che i migliori vanno all'estero.
E' stata una battuta politicamente infelice, ma forse ha dato una volta tanto voce a questi qui, che non devono essere considerati dei paria.
Non si capisce come mai (ma forse un pochino si) quando c'è da privatizzare i guadagni (che a volte spariscono) la grandi banche sono private e guai a chi gli dice qualcosa...poi come quando le stesse creano danni apocalittici improvvisamente serve il mega contributo dello stato senza che esso possa entrare nella società che va a salvare con i soldi di tutti...
Questa storia di privatizzare i guadagni e di nazionalizzare le perdite inizia ad essere appena appena fastidiosa
perche ancora si vive nell'idea che siano sempre i migliori ad andarsene
guarda che da un paio d'anni a questa parte almeno come esempio ti porto , Cork che sta ricevendo un grande influsso di gente adulta non laureata per lo piu Siciliani,Campani e Pugliesi che si fanno ammaliare dai 1800 euro al mese di stipendio di un qualsiasi call center
quelli che sono le menti brillanti, spesso e volentieri dopo una espereienza di un paio d'anni al massimo se ne tornano in italia
ah e le mani non se le fregano questi stati, perche i nostri laureati se non sono dotati di master ed esperienza non hanno vantaggi, anzi spesso vanno a cozzare con laureati di istituti piu prestigiosi che gli passano sopra
ma poi pensate che ad un ricercatore con laurea e master italiano facciano ponti d'oro? ho un'amico d'infanzia laureato in fisica con master che ha un contratto da ricercatore a Londra, prende 1800 sterline al mese, che a Londra sono poco sopra la soglia di poverta'
Non è più questione di lotta o di impegno nel cercare...per come stanno le cose nel nostro apparato produttivo i giovani che rimangono e che riescono ad essere assunti devono considerarsi dei miracolati...
Magari il tuo amico laureato in fisica in Italia non avrebbe trovato posto se non in qualche comparto della ristorazione...per cui se già ha trovato un lavoro nel quale può fare esperienza niente non è
Ultima modifica di Stinit; 20/12/2016 alle 09:24 Motivo: Unione Post Automatica
Data la gravità istituzionale,la gestione della cosa pubblica,non può essere affidata agli stessi politici,i quali hanno dimostrato in un quarto di secolo,di non sapere governare....e mi riferisco anche alle opposizioni (m5 stelle).
Tutti,e dico tutti,devono fare TRE passi indietro.I nuovi prescelti,srivano e promettano nei loro programmi,di cancellare e di riscrivere tutte quelle leggi ad personam e rivelate sbagliate allìinteresse del cittadino.
Veri leader,in Italia ci sono,basta che un partito li prescelga ed affidino loro gli incarichi che il cittadino desidera.
volendo fare un discorso costruttivo, secondo me e' l'impostazione della scuola che e' sbagliata, troppo basata sulla teoria e poca pratica, non prepara minimamente al mondo del lavoro, tutti poi vogliono fare l'avvocato/ingegnere/medico senza pensare che servono anche imbianchini/muratoru/meccanici/idraulici ed anche queste sono professioni ben remuneranti