Le "zecche" del ns campionato.!!!!
[La polemica] La vergogna di Juve e Inter, sono le uniche a non aver mai offerto un euro per Amatrice - Tiscali Sport
Ma a proposito di coppe, se la Catalogna dichiara l'indipendenza, con chi lo fa il campionato il Barcellona? Col Saragozza? E dove li trova i finanziatori per tenere la squadra al livello attuale? Sai che fuggi fuggi generale dei giocatori. Ma lo avranno capito i giocatori prima di prendere posizioni?
Non morire prima di morire
Forse la BJUVE con la VAR Rubentus meno...belle cose
Una cosa è certa: il rosicamento non finisce mai.
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Sulla VAR poche idee e anche ben confuse
Prima di tutto esiste un PROTOCOLLO di utilizzo e non è lasciato agli umori da bar di chichessia.
PRINCIPI FONDAMENTALI
- la VAR è usata soltanto per quattro categorie di situazioni (reti, calci di rigore, espulsioni dirette, scambio di identità), e soltanto quando un chiaro errore è stato commesso dall'arbitro centrale;
- l'arbitro deve sempre prendere una decisione, e non può riservarsi di non decidere nell'attesa di una review (a meno dei rari casi in cui una scorrettezza sanzionata con il cartellino giallo potrebbe in realtà essere da espulsione, o quando non è chiaro chi debba ricevere una sanzione);
- soltanto l'arbitro può iniziare una review: tutti gli altri ufficiali di gara, inclusi i VAR, possono solo suggerire che sia iniziata una review;
- non deve esserci alcuna fretta: è più importante l'accuratezza della decisione che la velocità nel prendere la stessa;
- i calciatori non devono in alcun modo pressare o influenzare la review; nello specifico, un calciatore sarà ammonito se:
- usa il 'review signal', ossia il gesto, fatto con le mani, che riproduce il contorno di una televisione;
- entra nella RRA ('referee review area'), cioè la zona da cui l'arbitro centrale rivede le azioni da sé;
- se un dirigente si rende colpevole delle infrazioni di cui al punto precedente, questi sarà allontanato;
- l'arbitro deve sempre rimanere visibile durante tutto il processo per assicurarne la trasparenza;
- se il gioco continua dopo un certo episodio, su cui poi la VAR ritorna per farlo annullare, e nel frattempo sono state prese sanzioni disciplinari contro dei calciatori, queste NON sono annullate a meno che non si trattasse di espulsioni per DOGSO o di ammonizioni per interruzione di promettente azione d'attacco;
- c'è un limite massimo di tempo entro cui una certa decisione può essere rivista, e cioè si può tornare indietro solo fino all'inizio della APP ('attacking possession phase'), ossia sino al momento in cui, in occasione di una rete, di un episodio da rigore o da DOGSO, la squadra in attacco ha conquistato il possesso del pallone per far partire l'azione che ha portato all'episodio da rivedere.
PROCEDIMENTO DELLA REVIEW
- il VAR osserva tutte le azioni dalla VOR, la 'video operation room', coadiuvato da un RO ('replay operator'); questi controlleranno automaticamente tutte le decisioni dell'arbitro, così non ci sarà necessità di alcun challenge da parte di calciatori o dirigenti;
- se l'arbitro vuole una review, ma il gioco non è ancora fermo, dovrà fermarlo non appena il pallone è in una zona "neutrale" da cui nessuna delle due squadre ha buone possibilità d'attacco;
- l'arbitro deve mimare con le mani il contorno di una televisione, e una decisione non può essere cambiata se questo segnale non è stato mostrato;
- l'arbitro può affidarsi al giudizio del VAR, o controllare la decisione da sé con una OFR ('on-field review'): questa deve essere usata soltanto in caso di decisioni soggettive, e non per questioni fattuali come la determinazione di una posizione di fuorigioco, ecc.;
- l'arbitro può guardare il video a velocità normale o in slow-motion; si precisa che:
- lo slow-motion deve essere usato esclusivamente per determinare l'esatto punto di contatto in occasione di un fallo fisico o di mano;
- la velocità normale deve essere usata in tutti gli altri casi, incluso per decidere sull'intensità di un fallo o sulla volontarietà di un tocco con la mano;
- gli altri ufficiali di gara non prenderanno parte alla review, a meno che non siano espressamente richiesti dall'arbitro;
- per gli episodi da espulsione diretta (ma non di DOGSO), è rivisto solo l'episodio in sé; in caso di DOGSO, e di episodi da rete o da rigore, l'arbitro riguarderà il replay dal momento in cui è cominciata l'azione d'attacco che ha portato all'episodio, e — se è rilevante — può essere rivisto anche il modo stesso in cui la squadra ha ottenuto il possesso del pallone all'inizio di questa azione;
- il regolamento non permette di cambiare una ripresa di gioco dopo che questa è stata effettuata (calci d'angolo, rimesse laterali, ecc.), dunque queste decisioni non possono essere riviste, anche se hanno contribuito a far iniziare l'azione d'attacco di cui al punto precedente;
- una gara NON è invalidata:
- se la VAR Technology o la GLT hanno mostrato malfunzionamenti;
- in relazione a qualsiasi decisione presa dal VAR, incluso il decidere se rivedere o meno una determinata azione.
Nell'ultima giornata di campionato l'unico errore è stato commesso a Verona sul gol di Kean che non andava convalidato dopo la visione del monitor.
L'arbitro lo aveva annullato su segnalazione del guardalinee e le immagini non tolgono i dubbi sulla reale posizione del giocatore, quindi l'arbitro ha sbagliato a cambiare la decisione.
A Bergamo il rigore ci stava perché dalle immagini frontali, il fallo di braccio sembra evidente, quindi giusto.
Noi in televisione non vediamo le stesse immagini della VAr che ha una regia dedicata.
L'azione del gol annullato è perfettamente da protocollo...c'è continuità nell'azione tra il fallo e la rete segnata. Esempio già successo anche in Olanda
La VAR non decide un piffero e suggerisce all'arbitro di rivedere una immagine. Le decisioni e le impressioni dell'arbitro sono predominanti sulle immagini, per questo il sistema funziona...checché ne dicano i gobbi commentatori televisivi e non