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Sono cose non confrontabili. Il "debito di guerra" è una imposizione politica, non una realtà economica.
Ricordiamoci che si aggiungeva a gravissime mutilazioni economiche inflitte alla Germania, dalla sottrazione del naviglio all'occupazione militare ed esproprio delle industrie nei più ricchi e strategici territori nazionali , come la Saar da parte della Francia.
Nel 1919 in molti ritenevano che non fosse quella la maniera giusta di risolvere le cose. C'è un bellissimo articolo di fondo di Alfredo Frassati, direttore de La Stampa, che il 29 giugno 1919,alla chiusura della Conferenza di Versailles, era terribilmente premonitorio sulle conseguenze che avrebbe avuto, e lungimirante nel vedere l'unica soluzione in futuri Stati Uniti d'Europa.
In effetti possiamo dire che le conseguenze furono una guerra mondiale ancora più terribile della prima.
Alfredo Frassati"Sulla Sabbia"
