Sono tutti tombini i SUV, i miniSUV e i megaSUV, ma se proprio vuole un’auto di quel tipo, meglio consigliarle quelle più affidabili e con una buona assistenza diffusa sul territorio
Mia moglie voleva per forza un tombino, pardon un miniSUV, e con un pochettino di fatica le ho fatto prendere quello (a mio avviso) migliore di categoria, e cioè la Mazda CX-3 con il turbodiesel SkyActiv-D e un reparto telaistico (sospensioni, controlli elettronici) superiore alla media.
La macchina solitamente va bene, ma è afflitta da saltuari problemi elettronici (spie accese at minchiam, motore a volte in recovery, radar che impazzisce in autostrada o con la neve) che sono in comune a quasi tutte le altre Mazda.
Non posso consigliarla come invece posso farlo per una macchina, ben più affidabile, del gruppo VAG.
Una volta poi che ci si abitua alle auto di cui sopra, è difficile fare a meno di “orpelli” quali i vetri elettrici automatici su tutte le portiere (con possibilità di apertura/chiusura totale tramite chiave o telecomando), le luci di posizione che si accendono su un solo lato inserendo la freccia a quadro spento, gli specchietti illuminati installati nelle alette parasole, i pulsanti illuminati, il selettore delle modalità di guida, il termometro del liquido di raffreddamento, eccetera eccetera.
Senza contare la disponibilità di motori a benzina turbo di piccola cilindrata, che in alcuni casi risulta abbastanza discriminante.
Una CX-3 monta un due litri a benzina (SkyActiv-G), con una specie di mild-hybrid e un compressore volumetrico per compensare (ai bassi regimi e agli alti) le manchevolezze intrinseche del motore aspirato.
Pesa il doppio di un tre cilindri da 115 cavalli (come quello che montano le auto che ho suggerito) e va uguale.
Se si opta per il 1.5 TSI il confronto non regge, nemmeno con il particolare SkyActiv-X da 180 cavalli, che a dispetto di una potenza dichiarata superiore, su strada risulta più “goffo”.
Il confronto viene vinto da Mazda solo se si opta per la versione Diesel, ma anche in questo caso la cilindrata maggiore (1.8 contro 1.6) “gioca” sfavorevolmente sui costi di utilizzo (assicurazione, tagliandi più ravvicinati).
Però, se si fa lo stesso discorso dei benzina, si potrebbe scegliere la versione 2 litri del TDI, e anche in questo caso le prestazioni delle auto VAG diventano infinitamente superiori.
La CX-3 di mia moglie ha su il 1.5D, che considero meglio del nuovo 1.8, ma Mazda ha scelto di incrementare la cilindrata e, tra una cosa e l’altra, ora non la consiglio più.
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