Bisogna differenziare in base alla causa di morte. Molti malati cronici si sono positivizzati al coronavirus ma sono morti di altro. Molte persone morte positive sono morte per sovrainfezioni batteriche ma non del quadro clinico da coronavirus. Qualche pagina addietro ho fatto un rapido calcolo in base ai numeri ufficiali tra ricoverati in terapia intensiva e morti. A conti fatti 3/4000 sono morti realmente nelle terapie intensive e quindi con difficoltà respiratorie , arrotondato anche un pó ma siamo molto distanti dai numeri totali dei morti positivi al coronavirus.
Forse, per avere il quadro realistico dell impatto dell ...epidemia.... , al di la di tt le minchiate che ci raccontano, per assecondare questi o quegli interessi....basterebbe chiedersi quante persone che si conoscono, sono state infettate o sono morte , e poi uno si fa 2 conti sula realta
Non è così semplice, io non ne conosco ma dove lavora la sorella di una mia carissima amica ne morivano, per colpa del virus, dagli 8 ai 10 al giorno e anche lei si è infettata e poi ricoverata, qui a Ravenna è stata abbastanza tranquilla, lei lavora a Cremona dove è stato un delirio.. Poi un OSS che era nel reparto di oncologia dove hanno operato a Forlì la mia compagna prima faceva servizio in terapia intensiva covid... Ci ha raccontato cose allucinanti, le stesse che mi ha raccontato il fratello di un mio amico che lavora in ospedale a Firenze, quindi a centinaia di km di distanza.
Io invece credo che ci hanno raccontato molto meno di quello che è stato
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Io nn metto in dubbio l esistenza del virus, c è, come ci sono tante altre cose, ma l ho già scritto altre volte, anche durante la fase...acuta...., è l utilizzo dell evento epidemiologico che mi lascia perplesso, sotto tt i vari aspetti su cui ha impattato...politici, economici ecc ecc ..è stato un cavallo di troia per molte cose, in troppi han cavalcato l onda, e continuano a volersene servire per fini che non sono la salute delle persone.....si è già scritto di tutto , e il passare del tempo non fa che confermare cio
Sono opinioni, tutte rispettabili, per me invece è totalmente l'opposto, nessuno si è servito di niente e nessun utilizza la "scusa" del virus, semplicemente la ritengo una mazzata assurda che nessuno poteva prevedere, che ha causato anche molti più problemi reali di quelli che hanno fatto vedere,
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Morto il padre di un amico, ricoverate due persone che conosco, sintomi lievi per altre due. E qui al centro siamo stati relativamente risparmiati.
E' una brutta storia e non è finita.
Chi va piano, arriva dopo.
eliminerei dal conto
io questi li includerei: le sovrinfezioni batteriche, se sovrinfezioni, hanno trovato terreno fertile nel quadro compromesso dal virus, probabilmente
probabilmente molti sono morti a casa (non ho visto il dato, se c'è) e/o molti sono stati trasferiti in ospedale troppo tardi (e magari non si è ritenuto/non hanno trovato posto in terapia intensiva
il conto è difficile da fare, e parte da uelle che sono le assunzioni iniziali
come sempre, se vuoi che ti dimostri che i morti per covid sono pochissimi, lo farò, così come, se vuoi, ti dimostrerò che sono uno sproposito![]()
Anch'io credo che ci siano state nascoste delle verità, ma diametralmente opposte a quelle che sostengono alcuni amici del forum.
E adesso col passare dei mesi queste verità, in precedenza già semiconosciute in quanto soltanto accennate, stanno venendo prepotentemente a galla.
Si narrava delle terapie intensive che scoppiavano, costringendo i medici a scegliere a chi dare la possibilità di sopravvivere e a chi negarla. E' vero soltanto in parte, perché in realtà la cosa è ben più tragica, come raccontatomi da degli amici lombardi. Prima di tale selezione che tanto ricordava un periodo storico davvero buio (ve le ricordate le selezioni del periodo 1940-45?!), soprattutto nelle provincie di Bergamo, Brescia e Cremona, una volta che ai numeri d'emergenza venivano a conoscenza dell'età e magari pure di altre patologìe, nonché dei sintomi (sempreché si riuscisse a parlare con un operatore), neanche veniva inviata l'ambulanza e/o il medico, o comunque veniva fatto dopo troppo tempo, e quando arrivavano la morte era già sopraggiunta. Quindi il problema era prima ancora quello di essere soccorsi: un qualsiasi 80enne di una qualsiasi valle bergamasca ammalatosi in Marzo molto probabilmente non c'è riuscito.
Tra quelli che riuscivano ad arrivare negli ospedali e a farsi ricoverare, oltre alla tristissima mancanza di una persona cara vicino, molti morivano parcheggiati in un angolino, magari da soli, e questo nonostante il prodigarsi del personale medico e infermieristico, che nei mesi di Marzo e Aprile hanno lavorato in modo ammirevole.
E a proposito dei medici e degli infermieri, ho perso il conto di quanti ne sono morti, 200, 250, di più?! Magari avremmo potuto togliere uno zero se solo avessero avuto a disposizione sin da subito le mascherine, i camici anti contagio, i copriscarpe. E la stessa cosa vale per gli inservienti e i volontari delle ambulanze, il cui numero dei deceduti non sapremo mai.
E la triste processione dei mezzi militari carichi di bare?! Non stavano mica girando un film.
Insomma, a chi dice che vogliono farci apparire le cose più gravi di quel che sono, io rispondo che se soltanto chi ci governa avesse creduto a fine Febbraio che le cose erano invece ben più gravi di quel che si credeva, e avessero disposto il lockdown due settimane prima del 10 Marzo (8 per le provincie in zona rossa), probabilmente avremmo avuto un numero di contagi e di decessi enormemente inferiore, e allo stesso tempo anziché chiuderci in casa per quasi tre mesi ne sarebbe bastato uno, con un danno all'economia del Paese altrettanto enormemente inferiore.
Tenete ben presente che ad oggi il Paese più colpito dal Covid sono i modernissimi, intelligentissimi, tecnologicissimi Stati Uniti d'America: 4,5mln di casi, 150mila decessi, fosse comuni a NewYork per seppellire i morti.
E il presidente biondo col riporto che gli USA hanno eletto continua a minimizzare....
"Per quanto buia sia la notte, le stelle non si spengono.
Per quanto dura sia la vita, i sogni non si abbandonano."
Le sovrainfezioni sono causa di morte ospedaliera sempre a prescindere dal covid... e fanno numeri annuali che il covid si sogna.
La stragrande maggioranza di quelli morti in casa non hanno ricevuto neanche il tampone ma sono limitati ad alcune zone di Bergamo e Brescia.
Non sono pochi comunque i morti covid, ma i veri morti non sono quelli indicati. É palese che i numeri dipendano da come li si faccia diagnosi, la Germania ad esempio ha conteggiato in un modo, il Belgio in un altro diametralmente opposto. Se vai a fare la conta di chi é morto nelle intensive trovi un dato più simile alla Germania, in Belgio che morivi di influenza o di covid eri sempre morto per Covid tampone non ne facevano ed i sintomi erano quelli.
Come pure una mia idea personale è che il caldo non abbia influenza sulla trasmissibilitá ma solo sulla patogenicità del covid.
https://www.sardegnalive.net/news/in...ece-a-villasor
Questa nonnina morta per altre patologie é guarita dal covid ma é un morto Covid Sardegna... qui come penso in tutta l'Italia li hanno contati tutti pure questi.
https://www.google.com/amp/s/www.cas...a-a-bitti/amp/
Qui caso analogo.
Ultima modifica di navigator; 28/07/2020 alle 12:15