ma infatti io nn voglio paragonare i rischi ..
dai domino, nn mi fare più scemo di quello che sono....
io voglio paragonare le morti ...e infatti ciò che ho scritto lo dovevi intendere come un ...si muore una volta sola tanto....e una volta morti, una causa di morte ha più senso di un altra? che distinzione fai tra una morte ed un altra per attribuirgli un maggior senso?
se bisogna proibire....e questa proibizione bisogna farla in base ad un senso...
il rischio di morte è certo in entrambi i casi...
cambieranno le incidenze, le percentuali...ma se fai un calcolo statistico , si muore sia li che la....
perciò, se devi proibire per un rischio di morte e attribuire un senso alla proibizione
qual è?
ti affidi alla matematica oppure all etica oppure alla filosofia dell essere umano e felice?
questo è un altro discorso, un altro punto di vista...
non quello di colui che affronta il rischio
ma di chi deve affrontare il tutto perché questo rischio appunto come scrivi è presente all interno di una manifestazione
ma a questo punto che si fa?
si organizza solo più i tornei di subbuteo perché li rischio nn sussiste e qualsiasi fatalità è remota?
e coloro che pagano per vedere uno spettacolo in cui esiste un rischio certo come dovrebbero essere giudicati visto che sono consapevoli di poter essere testimoni di tragedie?
hanno un qualche tipo di concorso di colpa morale oppure etico?
se nn c è pubblico, soldi nn girano , nessuno organizza e i pavoni nn fanno la ruota








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