Mannò Max, dei punti di interesse li presentano, soprattutto per quanto riguarda i dati numerici dei rilevamenti (prove al banco, test cronometrici di prestazioni, tempi in pista, ecc.) che possono essere oggettivamente più difficili da verificare per la maggior parte degli utenti.
Solo, non le enfatizzerei più di tanto, considerato che le pagelle finali (che attribuiscono i posti in graduatoria delle comparative) rappresentano la summa di varie opinioni (che, per quanto autorevoli, restano quello che sono: OPINIONI), e che possono stravolgere i risultati a seconda della sensibilità, delle skills e dei gusti personali dei giudicatori.
E ne abbiamo una riprova pressochè quotidiana: la Tiger 1200 è stata massacrata da quasi tutte le testate, Red compresa, nelle varie comparative eseguite (ho approfondito il tema qui http://www.forumtriumphchepassione.c...i-settore.html ), salvo che poi arriva MCN (testata accredita e autorevole, non lo sfigato youtuber di turno) a decretarne il successo sulle varie Multi, GS e SuperDuke R, con tanto di test cronometrato su un percorso fuoristradistico…
Altro esempio sulle medie naked: per Red la Duke è il top, per Motociclismo vince la Street. Chi ha ragione???
O, infine, sempre per parlare di modelli Triumph: la Tiger 900 viene massacrata da Motociclismo nella comparativa Superenduro dell’anno scorso (che, invece, tributa voti in pagella da lode alla Desert X, che vince con un distacco imbarazzante - a tacer d'altro... - sulle avversarie), per Red invece, nella comparativa uscita di lì a breve con pressochè le medesime contendenti, la Tiger sbaraglia tutta la concorrenza piazzandosi in vetta.
Bhe, decidiamoci…
E poi: che dire di tutte quelle voci aggiuntive che compongono le pagelline, di utilità dubbia ma di certa soggettività (per tacere del fatto che cubano allo stesso modo nel comporre il voto finale)?
Il cruscotto della Speed, ad esempio, è stato valutato da Red “123” contro i “145” di BMW, “144” di KTM, “140” di Aprilia e - infine “132” di Ducati.
Ma secondo quale criterio “oggettivo”? Premesso che per me, come chiarezza, design e facilità di consultazione, il dash migliore resta proprio quello di Ducati, metterei al secondo posto (e, comunque, di certo non ultimo) proprio quello della Speed, che rappresenta un esempio mirabile di minimalismo e ricchezza di informazioni (richiamabili con un click), ma soprattutto di leggibilità delle stesse che, spalmate in vari sottomenu, presentano caratteri di dimensioni generose e, proprio per tale motivo, facilmente consultabili per chi - come me - inizia a faticare nella visone ravvicinata.
E invece…bam, 20 punti di meno.
Facilità utilizzo menu? Altri 20 punti in meno.
Specchietti? pure…
Qualità percepita? penultima. Ma quando mai…
Vogliamo poi parlare del correttivo rappresentato dalla voce prezzo, e della sua incidenza (che, a mio parere, dovrebbe pesare in maniera importante, e non risibile, sull’esito finale, soprattutto se una moto costa 1/3 più di un’altra…)? Meglio di no, così come tralascio qualsiasi considerazione sulle voci che compongono la scheda “motore” (sebbene fosse noto, ma ben prima della prova, come le prestazioni di picco di SF e M1000 fossero su un altro pianeta: ma, d’altro canto, è ben nota la corsa al cielodurismo di Ducati e BMW, che si marcano strette in tutti i segmenti: vedi la Multi RS in risposta alla M1000XR).
Attenzione, con questo non voglio fare le pulci alla prova di Red (è un discorso generale e vale per tutte le testate), ma solo porre l’accento sul fatto che le cosiddette pagelline (e, per l’effetto, i risultati finali delle comparative) sono composte da così tante voci “influenzate” dal gusto personale che, al netto di dati oggettivi e rilevati, pesano in maniera preponderante sul voto finale. Cosa che non smuove di un briciolo la mia opinione personale...






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