E' chiaro che la boiata che "le auto elettriche ci salveranno dal riscaldamento globale" fa acqua da tutte le parti, ormai penso e spero sia evidente a tutti.
Perfino i giornali "militanti" ormai si danno la zappa sui piedi: uno strillava l'altro giorno che "auto e camion in EU contribuiscono per il 23% alle emissioni di CO2" (sommando traffico privato e commerciale).
Il traffico privato è la metà da dati EU, quindi 12.5%.
L'EU contribuisce per il 20% delle emissioni globali, quindi siamo al 2.5% di contributo del traffico privato EU sulle emissioni globali.
Come abbiamo letto da fonti autorevoli (studio Volvo, studio dell'associazione ingegneri tedeschi, etc.), un'auto elettrica va in parità con le emissioni solo passati i 90'000 km. Quindi anche ammettendo di sostituire con la bacchetta magica tutte le auto private EU con auto elettriche (e altro che bacchetta magica, servono una vagonata di NOSTRI soldi), non cambierebbe assolutamente niente come effetto serra.
E questo non tiene conto dell'inquinamento causato dalle infrastrutture da realizzare: colonnine, nuovi cablaggi (e relativi scavi e ricoperture), adeguamenti alla rete etc.
Chiaramente è proprio il traffico privato che sta sempre più sullo stomaco ai nostri politici: lo si vuole via via abolire.
Viene visto alternativamente come pollo da spennare (autovelox, tasse sempre più alte, spinta al rinnovo continuo) e come nemico da abbattere (ZTL, limiti a 30).
Ora io non dico che in un mondo ideale non sia bellissimo immaginare città senza auto, ma appunto nelle favole o in Paesi dove i soldi abbondano e dove quindi si possono fornire mezzi pubblici capillari, veloci, efficienti, puliti, puntuali 24/7/365.
Io le capitali europee le ho girate tutte e nessuna si avvicina a un simile modello, neanche le più celebrate.
Figuriamoci le città italiane, di origine medievale se non antecristiana.