
Originariamente Scritto da
_sabba_
Nessuno gioisce, semmai c’è un profondo senso di disperazione per la sorte di chi perde il lavoro proprio a causa di queste ignobili e assurde imposizioni.
Tavares ha onestamente riassunto i fatti, come aveva previsto a suo tempo Marchionne.
E non parliamo di due scappati di casa, sono stati due leader mondiali del settore!
Bravi o non bravi, capaci o non capaci, ma su quella sedia ci sono stati loro e possono dire quello che vogliono.
Purtroppo l’indotto metalmeccanico (tessile/plastico/gomma/ecc.) è quello che subisce di più il green deal.
I costruttori vengono aiutati dagli stati, le fabbriche si convertono (in qualche modo), ma chi faceva le frizioni o i pistoni VA A CASA!
Porca pupazza, ma la vogliamo capire che tutta questa truffa/fuffa va a a discapito del più debole?
Come cazzo fa un operaio che prende 1500€ al mese, se va bene, a comprarsi una auto elettrica da 30000€ (è il prezzo minimo di una mediocrissima elettrica).
E dove la ricarica?
Se è in affitto in un tugurio, è abbastanza logico aspettarsi che non abbia a disposizione un garage chiuso con tanto di presa di corrente (WallBox) con relativo contratto di almeno 6kW (alquanto oneroso).
Io ho tre garage, ho la WallBox per la Cupra Formentor Plug-IN, ho il contratto a 6kW, e garantisco che tra tasse (IMU, ICI) e bollette della luce il mantenimento della parte elettrica dell’auto non è affatto economico.
Se non eguaglia quello della mia auto a benzina ci manca poco, o forse proprio nulla.
Solo che con la Formentor possiamo andare a Torino e tornare a metà pomeriggio senza nemmeno bisogno di rifornire (né di corrente, nè di benzina), mente con una qualsiasi macchina elettrica (anche quelle da due milioni di dollari) bisogna fermarsi più volte nel tragitto (quindi perdere prezioso tempo per le vendite e il commercio).
La sosta del pranzo la puoi fare dove ti pare, non è necessario cercare la colonnina, e se ti porta fuori il cliente vai dove ti dice lui, per cui la famosa frase “mentre mangio ricarico l’aspirapolvere mobile” va a farsi benedire.
Provare per credere con i clienti che sono nella zona di Somma Vesuviana.
Mangi da Dio, non paghi praticamente mai (l’ospitalità del sud è una delle cose più meravigliose del mondo) ma la macchina non la ricarichi neanche se paghi oro.
Quindi se l’auto non è benzina o diesel lo prendi nelle ciapett e non torni a casa, a meno di fermarti dopo aver mangiato (ma dove vuole la macchina) per perdere un’altra oretta (forse anche di più) per raggiungere la santa colonnina e ricaricare quel tanto che basta per arrivare all’altro santuario di Firenze Signa.
Una situazione orwelliana…
