L'ateo ti deve dimostrare che, per ogni x esistente, x non è Dio? E qual'è il problema?
Ecco una semplice reductio ad absurdum.
Se sai che x è esistente, hai la prova che x esiste. Ma in questo caso, x non può essere Dio, perchè se fosse Dio, avresti la prova che Dio esiste. Se hai la prova che Dio esiste, hai già ottemperato alla richiesta dell'ateo (il quale, in conseguenza di ciò, smette di esser tale), cioè all'obbligo che è sempre chi postula l'esistenza di x a doverne provare l'esistenza.
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Detto ciò non ho ben capito cosa intendi dire con il seguito. Provo ad interpretare.
Tralasciando i marziani e considerando solamente la fata turchina, senza perdita di generalità, tu dici che:
1) chi crede senza prove nella fata turchina viene giudicato pazzo.
2) chi non crede nella fata turchina non viene giudicato miscredente.
e da ciò seguirebbe che:
3) l'onere della prova spetta solo ai credenti della fata turchina.
Davvero non riesco a capire come 3 segua da 1 e 2. 3 viene da tutt'altra ragione, che ho già ben spiegato.
Inoltre, riguardo alla 1, i credenti nella fata turchina non giudicano "pazzo" chi crede nella fata turchina, sono solo i miscredenti nella fata turchina a giudicarlo pazzo.
E riguardo alla 2) i credenti nella fata turchina giudicano miscredente che non crede alla fata turchina. Stessa cosa se sostituisci Dio alla fata turchina.
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Concludi scrivendo che "siccome stiamo parlando di Dio, un'entità non analizzabile dalla ragione, la vedo difficile questa prova, sia per il credente che per l'ateo". Ora, da questo pensiero puoi tranquillamente togliere di mezzo l'ateo (che ha già ottemperato alla tua richiesta "che, per ogni x esistente, x non è Dio", non dimenticarlo). All'ateo non importa assolutamente quanto possa essere difficile dimostrare Dio, perchè non è lui a postularlo e non è lui ad affermare che Dio "non è analizzabile dalla ragione" (anch'essa cosa che il credente postula senza dimostrare)
(*).
Inoltre, anche i credenti nella fata turchina affermano che la fata turchina non è analizzabile dalla ragione… Ma questo continua a non essere un motivo per il quale gli afataturchinei (gli atei della fata, te compreso) debbano occuparsi della dimostrazione dell'inesistenza della fata.
Infine probabilmente tu non credi in Kwzyx. Kwzyx è un famosissimo motociclista, più bravo di Rossi, che
ha la proprietà di vivere in un'altro universo che non interagisce e non ha mai interagito con il nostro. È evidente che, per come l'ho definito, non c'è possibilità che alcuno in questo universo possa dimostrare che Kwzyx esiste,
ma io affermo che esiste.
Ritieni che, per la sola ragiona che io creda in Kwzyx, sia tuo compito occuparti di provare che Kwzyx esiste o non esiste, e che, non potendo fare ne' l'una nell'altra cosa (perchè t'ho fregato definendolo in modo appropriato), tu sbaglieresti a definirti a-Kwzyxeo?
Le cose non vengono ad esistere per effetto di prestidigitazioni linguistiche, anche se teologi e molti filosofi s'illudono del contrario… devi inserire da qualche parte qualche dato sperimentale, ed è questo che continua mancare, sia che si parli di Dio, della fata turchina, o di Kwzyx.
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(*) A dovere di cronaca, la chiesa cattolica, nella "Costituzione Dogmatica sulla Fede Cattolica Dei Filius" del
Concilio Vaticano I (1868-1870, sotto quel gran simpaticone di Pio IX che approfittò dell'occasione per inventarsi l'infallibilità papale…), al canone II intitolato "
Della Rivelazione", afferma:
1.Se qualcuno dirà che l’unico vero Dio, nostro Creatore e Signore, non può essere conosciuto con certezza dal lume naturale della ragione umana, attraverso le cose che da Lui sono state fatte: sia anatema.
E dunque, tu ed i cattolici siete in disaccordo riguardo all'applicazione dello strumento ragione nei confronti della conoscenza di Dio.
Ma non preoccuparti, perchè dopo averlo affermato, si dimenticano di mostrare come, con certezza del lume naturale della ragione, si possa conoscere Dio. In quanto dogma, i cattolici sono obbligati a credere a questa cosa, altrimenti "anatema", senza neanche poterlo discutere (alla faccia del lume naturale della ragione umana). "Anatema" è la maledizione che la chiesa scaglia contro chi non vi crede, che viene considerato eretico.
Tradotto: "Noi diciamo che se po' fà, ma come se fà, so' cazzi tua… e so' cazzi tua pure se dici che invece non se po' fa…".
Il 99.9% dei cattolici non ha la più pallida idea di quante sciocchezze, tipo questa, sono costretti a credere per essere cattolici. Se solo fossero informati, il loro numero si ridurrebbe drasticamente…