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tex
Queste notizie stanno diventanto ormai quotidianità anche perchè sta gente sa di farla sempre franca,vedrai che se continua questo buonismo il popolo comincerà a farsi giustizia da solo...dopo però non scandalizziamoci
Senti, io studio giurisprudenza è il problema della certezza della pene è fisiologico della giustizia italiana, se proprio ti vuoi lamentare di questo sappi che per il reato in questione nessun italiano si è mai fatto una notte al fresco.
Sul fatto che queste notizie siano all'ordine del giorno non ti dò torno, i nostri telegiornali preferiscono spaventarci martellandoci con notizie terrorizzanti, non parlare dei veri problemi.
Vorrei sapre che fine hanno fatto i morti sul lavoro, i cani assassini, le prostitute, i pedofili, la camorra, la crisi dei mutui, i processi di Berlusconi, quelli di D'Alema, la privatizzazione dell'acqua ecc...oggi tocca ai Rumeni ed ai nomadi, come prima è toccato ad Albanesi, Marocchini ed Ucraini....attento domani potrebbe toccare a te se continua così.
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bastardi, stronzi, pedofili, ladri.....
non hanno età....
non hanno razza...
non hanno religione...
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Lady Herbie 53
Io non mi ritengo buonista x nulla e sono x una giustizia che sia dura e sopratutto applicata x chiunque commetta reati...
diversi anni fa ho avuto una bruttissima esperienza opera di un 'italianissimo' ...cosa dovrei fare avercela con tutti i miei connazionali?
Mia gentile lady se ti rivolgi a me, credevo di aver precisato il mio pensiero...
"...(intendo chi delinque e non generalizzo)..."
Sia chiaro, gli spaccherei la faccia anche se fosse un Italiano.....però stavolta Italiano non è...
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Originariamente Scritto da
TB Herbie 53
bastardi, stronzi, pedofili, ladri.....
non hanno età....
non hanno razza...
non hanno religione...
come sempre la voce della verità...di la verità herbie hai 6 anni:laugh2::laugh2::laugh2::laugh2:
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Originariamente Scritto da
Efus
...Di base c'è un discorso di cattiva integrazione, negli altri stati hanno gestito l'integrazione favorendo l'inserimento di queste persone nel mercato del lavoro, senza andare a ledere la loro cultura.
Qui li abbiamo sempre lasciati abbandonati a se stessi, non raccogli niente se non semini niente.
Non sono d'accordo.
Chi si vuole integrare fà suoi i costumi del popolo che li ospita, non ci si può lamentare di difficoltà di integrazione se non si fà sforzo alcuno di far parte del tessuto sociale circostante.
Non si tratta di ledere la cultura di una minoranza, quanto di nutrire la lecita aspettativa che quella minoranza rispetti le leggi del popolo ospitante.
Ma da quel punto di vista la loro... chiamiamola cultura, o tradizione, oppure semplicemente mentalità è ancora molto, molto distante.
Non è un problema etnico, è un problema culturale specifico di alcune etnie.
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Originariamente Scritto da
Efus
Senti, io studio giurisprudenza è il problema della certezza della pene è fisiologico della giustizia italiana, se proprio ti vuoi lamentare di questo sappi che per il reato in questione nessun italiano si è mai fatto una notte al fresco.
Sul fatto che queste notizie siano all'ordine del giorno non ti dò torno, i nostri telegiornali preferiscono spaventarci martellandoci con notizie terrorizzanti, non parlare dei veri problemi.
Vorrei sapre che fine hanno fatto i morti sul lavoro, i cani assassini, le prostitute, i pedofili, la camorra, la crisi dei mutui, i processi di Berlusconi, quelli di D'Alema, la privatizzazione dell'acqua ecc...oggi tocca ai Rumeni ed ai nomadi, come prima è toccato ad Albanesi, Marocchini ed Ucraini....attento domani potrebbe toccare a te se continua così.
Perchè sono fatti che generano allarme sociale dove tu magari ci avrai fatto l'abitudine,io no
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tex
Perchè sono fatti che generano allarme sociale dove tu magari ci avrai fatto l'abitudine,io no
Io semplicemente dico che la soluzione non è nel consentire alla gente di linciare le persone come suggerisci tu.
Rileggiti i miei interventi e vedrai che ci arrivi a capirla anche tu.:biggrin3:
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Notturno
Non sono d'accordo.
Chi si vuole integrare fà suoi i costumi del popolo che li ospita, non ci si può lamentare di difficoltà di integrazione se non si fà sforzo alcuno di far parte del tessuto sociale circostante.
Non si tratta di ledere la cultura di una minoranza, quanto di nutrire la lecita aspettativa che quella minoranza rispetti le leggi del popolo ospitante.
Ma da quel punto di vista la loro... chiamiamola cultura, o tradizione, oppure semplicemente mentalità è ancora molto, molto distante.
Non è un problema etnico, è un problema culturale specifico di alcune etnie.
Sul tuo discorso non posso trovarmi pienamente d'accordo, ci vuole rispetto reciproco fra le culture diverse, ma qui non si tratta di un discorso di cultura, è semplicemente un discorso di colpa, si tende a criminalizzare un'etnia e non la cultura della stessa, per inciso, questo particolare ragazzo, additato come nomade è nato a Torino ed ha cittadinanza e patente italiana, quindi la colpa continua ad essere, a mio avviso, di una pessima prevenzione ed una scarsa educazione civica, che evidedentemente lo stato non è stato capace di trasmettere.
Come ho già scritto in precedenza mi auguro che la pena abbia come fine ultimo lo scopo per cui è, nella nostra società, stata creata, la reintegrazione di questo ragazzo.
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Originariamente Scritto da
Gian
Mia gentile lady se ti rivolgi a me, credevo di aver precisato il mio pensiero...
"...(intendo chi delinque e non generalizzo)..."
Sia chiaro, gli spaccherei la faccia anche se fosse un Italiano.....però stavolta Italiano non è...
Vedi la soluzione x me non è certo l'odio...la vendetta..penso porti la persona a svilirsi,a mettersi sullo stesso piano di chi si condanna...
non penso sia buonismo il mio ...non ho voglia di linciare nessuno italiano o no ma solo di vedere una giustizia che realmete si possa chiamare tale e xè no come dice efus anche una riabilitazione se questa è possibile....
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Efus
Sul tuo discorso non posso trovarmi pienamente d'accordo, ci vuole rispetto reciproco fra le culture diverse, ma qui non si tratta di un discorso di cultura, è semplicemente un discorso di colpa, si tende a criminalizzare un'etnia e non la cultura della stessa, per inciso, questo particolare ragazzo, additato come nomade è nato a Torino ed ha cittadinanza e patente italiana, quindi la colpa continua ad essere, a mio avviso, di una pessima prevenzione ed una scarsa educazione civica, che evidedentemente lo stato non è stato capace di trasmettere.
Come ho già scritto in precedenza mi auguro che la pena abbia come fine ultimo lo scopo per cui è, nella nostra società, stata creata, la reintegrazione di questo ragazzo.
Osservazioni largamente condivisibili, ma preciserei almeno due punti: il primo è che non si è italiani perchè così dice l'anagrafe o i documenti, ma perchè si fà parte di questa società... da questo punto di vista vi sono famiglie di persone tecnicamente italiane da generazioni, ma che non si sentono tali e non sono integrate, e qui torniamo al discorso del problema culturale.
Il secondo è che la prevenzione e l'educazione civica vengono in primis dall'ambiente familiare, quello stesso ambiente che talvolta incentiva l'abbandono scolastico; certo lo stato può avere delle colpe, ma ritenerlo l'unico responsabile mi sembra sbagliato o quantomeno riduttivo.
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Originariamente Scritto da
Notturno
Osservazioni largamente condivisibili, ma preciserei almeno due punti: il primo è che non si è italiani perchè così dice l'anagrafe o i documenti, ma perchè si fà parte di questa società... da questo punto di vista vi sono famiglie di persone tecnicamente italiane da generazioni, ma che non si sentono tali e non sono integrate, e qui torniamo al discorso del problema culturale.
Il secondo è che la prevenzione e l'educazione civica vengono in primis dall'ambiente familiare, quello stesso ambiente che talvolta incentiva l'abbandono scolastico; certo lo stato può avere delle colpe, ma ritenerlo l'unico responsabile mi sembra sbagliato o quantomeno riduttivo.
:biggrin3: il discorso inizia a farsi complicato per essere correttamente espresso su un forum, si adrebbe a sfociare su quello che sarebbe giusto fare e non su quello che si fa, un discorso ottimo da portare avanti con una buona birra o un bicchiere di cognac.
Comunque in linea di massima ho compreso il tuo pensiero e come ho precedentemente detto trovo che meriti rispetto, nonostante i punti in disaccordo.