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Originariamente Scritto da
Stinit
il link parla di truffe sull'agroalimentare, non di quote latte.
cerchiamo di non saltare di palo in frasca in continuazione o non si arriva a nulla.
allora, a quanto ammonta il danno causato dal provvedimento delle quote latte sull'economia italiana e qual'è l'incidenza dello stesso?
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https://www.lettera43.it/it/articoli...-costo/217408/
Una risposta si può trovare qui, magari sottolineerei che le quote latte non esistono più dal 2015, e che le truffe operate da alcuni nostri produttori le abbiamo pagate tutti noi. Grazie alla Lega. E che il crollo dei prezzi e l'ingresso di prodotti di bassa qualità è stato determinato proprio dall'abolizione di tali quote.
Cosa è cambiato con l’abolizione delle quote latte | T-Mag | il magazine di Tecnè
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Originariamente Scritto da
streetTux
il link parla di truffe sull'agroalimentare, non di quote latte.
cerchiamo di non saltare di palo in frasca in continuazione o non si arriva a nulla.
allora, a quanto ammonta il danno causato dal provvedimento delle quote latte sull'economia italiana e qual'è l'incidenza dello stesso?
Giusto per capirci...non sono una enciclopedia vivente dei danni economici di questo paese...pur avendo una buona esperienza sul campo olivicolo (visto che ci sono dentro) non sono certo un tuttologo del settore primario...ma da come scrivi probabilmente non hai capito che l'ammontare del danno che stai cercando di evincere nelle quote latte...o nel comparto olivicolo...o nel comparto vitivinicolo(e che nel link in termini di proporzioni generali si capisce discretamente bene) dipende proprio da quante truffe e imbrogli il sistema riesce a sventare...truffe e imbrogli possibili proprio grazie a quelle leggi (lente e allentate) tanto volute prima a tempo della Cee e poi ora in Europa allo scopo di favorire alcuni paesi a discapito di altri/alcuni grosse lobby dell'agroalimentare piuttosto che i piccoli produttori locali...capisco anche che se uno non ci si trova dentro faccia fatica a capire questo sistema del c@zzo :dry:...mi rincuora che Sabba invece lo abbia capito al volo...mi fa sentire meno "solo":oook:
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Originariamente Scritto da
marmass
Dalle mie parti alcuni degli allevatori che producevano latte si sono salvati iniziando a trasformare latte in formaggio di qualità...qualcuno ci è riuscito (tra 1000 difficoltà) e oggi tira avanti...altri no e hanno dovuto chiudere (con quei prezzi al litro a cui erano costretti a vendere gli conveniva innaffiarci i campi:wacko:)
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Saltando di palo in frasca: sono in vacanza (ogni tanto capita) a Pantelleria, visitato cantine per comperare un po' di passito. A parte che quest'anno la produzione andrà a pallino causa il maltempo di questi giorni, quelli con cui ho parlato mi dicevano che resistono solo grazie alla qualità e ai contributi europei di solidarietà
http://mobile.ilsole24ore.com/solemo...leria/AErbT1ZC
Ma hanno dovuto "saltare" la Regione Sicilia nella richiesta, vista la sua totale inefficienza.
Dalle mie molti giovani stanno tornando all'allevamento e alla produzione casearia di nicchia con la riapertura di molte malghe, anche qui utilizzando i fondi strutturali europei e gli incentivi all'imprenditore giovanile. Per esempio è tornata la coltivazione dell'orzo. Un grosso problema che incontrano, pur parlando dell'"efficentissimo" Veneto, è superare la burocrazia delle strutture nazionali e regionali. Non è difficile presentare il progetto o farlo approvare, e i fondi europei ci sono, ma avere poi fisicamente i soldi è una bella bega
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Citazione:
Originariamente Scritto da
marmass
Saltando di palo in frasca: sono in vacanza (ogni tanto capita) a Pantelleria, visitato cantine per comperare un po' di passito. A parte che quest'anno la produzione andrà a pallino causa il maltempo di questi giorni, quelli con cui ho parlato mi dicevano che resistono solo grazie alla qualità e ai contributi europei di solidarietà
Il Sole 24 Ore: notizie di economia, finanza, borsa, fisco, cronaca italiana ed esteri
Ma hanno dovuto "saltare" la Regione Sicilia nella richiesta, vista la sua totale inefficienza.
Dalle mie parti molti giovani stanno tornando all'allevamento e alla produzione casearia di nicchia con la riapertura di molte malghe, anche qui utilizzando i fondi strutturali europei e gli incentivi all'imprenditore giovanile. Per esempio è tornata la coltivazione dell'orzo. Un grosso problema che incontrano, pur parlando dell'"efficentissimo" Veneto, è superare la burocrazia delle strutture nazionali e regionali. Non è difficile presentare il progetto o farlo approvare, e i fondi europei ci sono, ma avere poi fisicamente i soldi
...poi dopo quando sei dentro al sistema e tu in Italia fai la tua bella produzione di nicchia (perché quella è la nostra vocazione e il nostro plus) e giustamente la fai con tutti i sacri crismi e sempre giustamente non usi pesticidi/estrogeni/sostanze di varia natura (e cmq se anche volessi secondo le leggi italiane non li potresti usare) e poi sul tuo stesso mercato ti ritrovi a competere con prodotti alimentari europei e extra europei realizzati utilizzando qualsiasi tipo di stratagemma (pesticidi estrogeni sostanze varie ed eventuali che ovviamente abbassano prezzi e qualità a favore dei profitti) ti chiedi: ma come è possibile? Chi permette l'ingresso di questa merda?A chi fa comodo questo sistema truffaldino?(perché alla fine in questo modo di truffe si parla...)
Provando a darmi una risposta non riesco a incolpare "esclusivamente " me stesso (come sostenuto dalla tesi iniziale di Streetux nel msg #762 )
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Premetto: IMHO. L'Europa è come Jessica Rabbit: non è cattiva, siamo noi che la disegnamo così :biggrin3:
Siamo i secondi come numero di parlamentari in Europa, i secondi come contributi versati, quelli col gruppo parlamentare più numeroso (PD). Poi al Parlamento ci mandiamo trombati, mezze calzette, inquisiti o "personaggetti" da togliere dalla circolazione per un po', assenteisti (Salvini e D'Alema, per esempio), il tutto perché la nostra partitocrazia vede e vuole il suo potere solo nell'ambito nazionale. E i provvedimenti contro i nostri interessi i nostri parlamentari europei li hanno votati anche loro! Cosa pretendiamo, che francesi, olandesi o britannici curino i nostri affari quando ci facciamo rappresentare da Borghezio?
A quanto ammontano i fondi europei stanziati a nostro favore, non spesi per menefreghismo locale e inettitudine dei nostri rappresentanti in Europa, e che verranno assegnati alla Polonia il prossimo anno?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
marmass
Premetto: IMHO. L'Europa è come Jessica Rabbit: non è cattiva, siamo noi che la disegnamo così :biggrin3:
Siamo i secondi come numero di parlamentari in Europa, i secondi come contributi versati, quelli col gruppo parlamentare più numeroso (PD). Poi al Parlamento ci mandiamo trombati, mezze calzette, inquisiti o "personaggetti" da togliere dalla circolazione per un po', assenteisti (Salvini e D'Alema, per esempio), il tutto perché la nostra partitocrazia vede e vuole l suo potere solo nell'ambito nazionale. E i provvedimenti contro i nostri interessi i nostri parlamentari europei li hanno votati anche loro! Cosa pretendiamo, che francesi, olandesi o britannici curino i nostri affari quando ci facciamo rappresentare da Borghezio?
Questo è vero (ci distinguiamo per mandare sempre il peggio che abbiamo) ...ma è altrettanto vero che i rapporti di forza sulle questioni salienti non si basano sulle singole personalità che mandiamo (possiamo mandare anche degli illuminati ma cambierebbe poco) ma sui rapporti di forza possibili tra i vari stati e i vari governi...ci tengono economicamente per le palle conseguentemente politicamente in Europa non contiamo una beneamata fava...tant'e che noi ci ritroviamo sempre con il cappello in mano a elemosinare qualche punto di qua o qualche concessione di la ai nostri "amici" /partner accreditati (che poi sono quelli che danno indicazioni su come devono funzionare le cose in Europa)
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Non sono d'accordo, ma vorrei evitare la discussione a due. Non contiamo una beneamata fava (e qui sono d'accordo con te) perché i nostri rappresentanti si presentano non come (passami la pomposità del termine) "sistema Paese", ma solo come riflesso dei nostri giochetti di cortile domestico. Se verifichi quello che è avvenuto in recenti votazioni nel campo che più conosco, energia, macchinari, materie prime, ci siamo tirati le martellate sui cog@@ioni a causa dell'imbecillità dei grillini contro la posizione tenuta dai socialisti europei, cioè, secondo questi "illuminati", dal PD. Per contare qualcosa abbiamo tutto, numero di parlamentari, funzionari, soldi (versiamo 5 Mld/anno più di quanto riceviamo), tranne una cosa: gente con le palle al Parlamento Europeo. La stessa gente che viene poi a descriverci l'Europa come matrigna cattiva
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Stinit
...poi dopo quando sei dentro al sistema e tu in Italia fai la tua bella produzione di nicchia (perché quella è la nostra vocazione e il nostro plus) e giustamente la fai con tutti i sacri crismi e sempre giustamente non usi pesticidi/estrogeni/sostanze di varia natura (e cmq se anche volessi secondo le leggi italiane non li potresti usare) e poi sul tuo stesso mercato ti ritrovi a competere con prodotti alimentari europei e extra europei realizzati utilizzando qualsiasi tipo di stratagemma (pesticidi estrogeni sostanze varie ed eventuali che ovviamente abbassano prezzi e qualità a favore dei profitti) ti chiedi: ma come è possibile? Chi permette l'ingresso di questa merda?A chi fa comodo questo sistema truffaldino?(perché alla fine in questo modo di truffe si parla...)
Provando a darmi una risposta non riesco a incolpare "esclusivamente " me stesso (come sostenuto dalla tesi iniziale di Streetux nel msg
#762 )
Parlando della situazione del settore agricolo, chiunque viva in zone dove è una delle maggiori fonti di sostentamento sa benissimo come siano cambiate le cose nell'ultimo ventennio.
II non vivo di agricoltura ma una altissima percentuale della gente di qui si.
Trenta anni fa c'erano famiglie che riuscivano a vivere dignitosamente con dieci ettari di terreno coltivato ad ortaggi, oggi devono adoperarsi per reperire terreni in affitto e coltivare almeno cinquanta/sessanta ettari per tentare di sopravvivere.
Scrivo "tentare" perché con l'investimento necessario per coltivare quelle superfici e con le stagioni meteorologicamente sempre più imprevedibili, ogni anno rischiano il fallimento.
La realtà dei fatti è che gente che se la passava più che bene, in questo lasso di tempo ha perso tutto ciò che aveva, anche la casa dove abitava. Non si parla di situazioni numericamente nella norma ma di percentuale preoccupante e questo stato di cose è stato peggiorato dall'invasione della grande distribuzione che detta legge e stabilisce il prezzo che il produttore è costretto ad accettare perché non ha alternativa per collocare il proprio prodotto.
Quelli che si salvano sono i grandi proprietari terrieri, parliamo di aziende di oltre cento ettari, per i quali la strada più conveniente è quella di coltivare, e quindi investire, il meno possibile, facendo conto sul contributo di integrazione per chi semina grano e, ancor peggio, sui contributi per la lasciare il terreno incolto dovendosi solo preoccupare di mantenerlo in ordine.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
duncan
Parlando della situazione del settore agricolo, chiunque viva in zone dove è una delle maggiori fonti di sostentamento sa benissimo come siano cambiate le cose nell'ultimo ventennio.
II non vivo di agricoltura ma una altissima percentuale della gente di qui si.
Trenta anni fa c'erano famiglie che riuscivano a vivere dignitosamente con dieci ettari di terreno coltivato ad ortaggi, oggi devono adoperarsi per reperire terreni in affitto e coltivare almeno cinquanta/sessanta ettari per tentare di sopravvivere.
Scrivo "tentare" perché con l'investimento necessario per coltivare quelle superfici e con le stagioni meteorologicamente sempre più imprevedibili, ogni anno rischiano il fallimento.
La realtà dei fatti è che gente che se la passava più che bene, in questo lasso di tempo ha perso tutto ciò che aveva, anche la casa dove abitava. Non si parla di situazioni numericamente nella norma ma di percentuale preoccupante e questo stato di cose è stato peggiorato dall'invasione della grande distribuzione che detta legge e stabilisce il prezzo che il produttore è costretto ad accettare perché non ha alternativa per collocare il proprio prodotto.
Quelli che si salvano sono i grandi proprietari terrieri, parliamo di aziende di oltre cento ettari, per i quali la strada più conveniente è quella di coltivare, e quindi investire, il meno possibile, facendo conto sul contributo di integrazione per chi semina grano e, ancor peggio, sui contributi per la lasciare il terreno incolto dovendosi solo preoccupare di mantenerlo in ordine.
Appunto...dalle mie parti dall'agricoltura e la zootecnia la gente nel dopoguerra piano piano è riuscita a ricavare ricchezza con la quale ha costruito case mandato i figli alle università ecc...oggi a parità di investimento molti di questi fanno la fame o hanno chiuso...gli unici che si sono salvati sono quelli che sono riusciti ad aggiungere valore alle loro produzioni (esempio latte->formaggio oppure produzioni agricole ->strutture agrituristiche ecc) ma tra le 1000 difficoltà che derivano da un sistema che è palesemente contro le nostre produzioni di nicchia e di qualità e sfacciatamente a favore di quelle di massa a basso prezzo e qualità
Citazione:
Originariamente Scritto da
marmass
Non sono d'accordo, ma vorrei evitare la discussione a due. Non contiamo una beneamata fava (e qui sono d'accordo con te) perché i nostri rappresentanti si presentano non come (passami la pomposità del termine) "sistema Paese", ma solo come riflesso dei nostri giochetti di cortile domestico. Se verifichi quello che è avvenuto in recenti votazioni nel campo che più conosco, energia, macchinari, materie prime, ci siamo tirati le martellate sui cog@@ioni a causa dell'imbecillità dei grillini contro la posizione tenuta dai socialisti europei, cioè, secondo questi "illuminati", dal PD. Per contare qualcosa abbiamo tutto, numero di parlamentari, funzionari, soldi (versiamo 5 Mld/anno più di quanto riceviamo), tranne una cosa: gente con le palle al Parlamento Europeo. La stessa gente che viene poi a descriverci l'Europa come matrigna cattiva
Lasciamo stare il colore politico e le testacce di merd@ che abbiamo in parlamento perché in questi giorni ad esempio con la storia del ponte di Genova hanno TUTTI dato il meglio di se:sick: TUTTI!
Quello che voglio dirti è che se anche avessimo parlamentari alla Chuck Norris da mandare in Europa per come siamo inguaiati a livello economico non possiamo politicamente comunque alzare nemmeno un dito. ..e adesso da settembre in poi mentre con una mano ci terranno per il cravattino con l'altra ci prenderanno economicamente e politicamente a schiaffoni fino a farci una faccia grossa come quella che hanno fatto ai greci (operazione per la quale si sono detti soddisfatti)