Citazione Originariamente Scritto da Stinit Visualizza Messaggio
...poi dopo quando sei dentro al sistema e tu in Italia fai la tua bella produzione di nicchia (perché quella è la nostra vocazione e il nostro plus) e giustamente la fai con tutti i sacri crismi e sempre giustamente non usi pesticidi/estrogeni/sostanze di varia natura (e cmq se anche volessi secondo le leggi italiane non li potresti usare) e poi sul tuo stesso mercato ti ritrovi a competere con prodotti alimentari europei e extra europei realizzati utilizzando qualsiasi tipo di stratagemma (pesticidi estrogeni sostanze varie ed eventuali che ovviamente abbassano prezzi e qualità a favore dei profitti) ti chiedi: ma come è possibile? Chi permette l'ingresso di questa merda?A chi fa comodo questo sistema truffaldino?(perché alla fine in questo modo di truffe si parla...)

Provando a darmi una risposta non riesco a incolpare "esclusivamente " me stesso (come sostenuto dalla tesi iniziale di Streetux nel msg #762 )
Parlando della situazione del settore agricolo, chiunque viva in zone dove è una delle maggiori fonti di sostentamento sa benissimo come siano cambiate le cose nell'ultimo ventennio.
II non vivo di agricoltura ma una altissima percentuale della gente di qui si.
Trenta anni fa c'erano famiglie che riuscivano a vivere dignitosamente con dieci ettari di terreno coltivato ad ortaggi, oggi devono adoperarsi per reperire terreni in affitto e coltivare almeno cinquanta/sessanta ettari per tentare di sopravvivere.
Scrivo "tentare" perché con l'investimento necessario per coltivare quelle superfici e con le stagioni meteorologicamente sempre più imprevedibili, ogni anno rischiano il fallimento.
La realtà dei fatti è che gente che se la passava più che bene, in questo lasso di tempo ha perso tutto ciò che aveva, anche la casa dove abitava. Non si parla di situazioni numericamente nella norma ma di percentuale preoccupante e questo stato di cose è stato peggiorato dall'invasione della grande distribuzione che detta legge e stabilisce il prezzo che il produttore è costretto ad accettare perché non ha alternativa per collocare il proprio prodotto.
Quelli che si salvano sono i grandi proprietari terrieri, parliamo di aziende di oltre cento ettari, per i quali la strada più conveniente è quella di coltivare, e quindi investire, il meno possibile, facendo conto sul contributo di integrazione per chi semina grano e, ancor peggio, sui contributi per la lasciare il terreno incolto dovendosi solo preoccupare di mantenerlo in ordine.