Capisco bene quello che dici, a volte provo delle sensazioni simili. Il fatto di stare in strada tutti i giorni, di sapere e vedere quello che succede, da' una eccessiva consapevolezza del rischio, che paradossalmente sento meno in città che fuori. Il problema non è come viaggio io, ma come viaggiano gli altri, sono le tante storie di amici e conoscenti che non ci sono più perchè "quello gli ha girato davanti...", "l'auto è uscita da una stradina laterale...", ...
Nel 2004 mi successe un episodio che mi ha turbato parecchio. Avevo appeno comprato il Tmax, ed una domenica mattina andai a farmi un bel giro fuori Roma. Tornando, visto che era quasi ora di pranzo, per fare prima presi il Grande Raccordo Anulare, che per chi non è di Roma è una autostrada a 2-3 corsie. Su un rettilineo lunghissimo e deserto, allungo un po', così per provare il mezzo. Mentre viaggio bello spedito, e concentrato sulla prova, vedo un'auto che arriva in senso opposto, a velocità elevata. Ci incrociamo, e solo dopo due secondi... C@ZZO!!! Mi ricordo che non ero su una statale, ma su una autostrada e quello che avevo appena incrociato andava sparato contromano sulla corsia di sorpasso!!! Mi sono venuti i brividi, un tremito mi è passato addosso. Alla fine del rettilineo c'era una curva a sinistra, e se fossi stato una trentina di secondi in anticipo avrei potuto fare la curva e polverizzarmi sul cofano di quell'auto. Ho avuto il magone per due giorni, pensando addirittura di non andare più su due ruote (non che su quattro sarebbe stato diverso).
Non credo che ci sia una soluzione facile al problema.