
Originariamente Scritto da
votalele
Allora, io ero con l'avanguardia del Pettirat già presente dal giovedì sera.
Al momento dell' incidente eravamo al box, abbiamo quindi visto Antonio steso a bordo pista, in quei momenti lo stomaco si chiude, ti dici che è solo svenuto, poi i minuti trascorrono e piano piano, si rivela la spaventosa realtà.
Subito siamo rimasti attoniti, come tramortiti, la reazione più immediata è stata quella di dire basta, molliamo tutto e torniamo a casa.
Poi a mente lucida sono subentrate una serie di altre considerazioni: la carne per la grigliata prenotata, il resto del gruppo in buona parte già in marcia per raggiungerci, la voglia comunque di esserci.
Alla sera arrivava la comunicazione che la manifestazione sarebbe continuata ( onestamente, da parte di Triumph Italia, non si poteva fare altra scelta) ma l'esibizione di Carmichel sarebbe stata soppressa e la festa sarebbe stata in tono minore.
Venerdi sera infatti il paddock era incredibilmante silenzioso, chi sistemava la moto, chi mangiava in silenzio, chi seduto sulla sdraio era perso nelle sue riflessioni...
Al sabato mattina la direzione comunicava l'annullamento della gara di Endurance e di quella degli scrambler.
Ci sarebbe stata poi una parata in pista aperta a tutti per ricordare il povero Antonio.
Infatti alle 14,00 la pista viene aperta e tutti entriamo dietro la safety car.
Inutile dire che è stato un momento di commozione enorme, ho visto personalmente alcuni addetti al circuito in lacrime al nostro passaggio.
Dopo di che la manifestazione è continuata, ma molto composta e senza tutti gli eccessi degli anni precedenti.
Quando succedono simili disgrazie, ovviamente tutto passa in secondo piano, e anche la voglia di divertirsi se ne va.
Ma , come si dice, la vita continua, fermare una manifestazione come questa, con centinaia di persone già in viaggio per raggiungerla, sarebbe stato impossibile.
Giusta quindi secondo me la scelta di continuare comunque, onorando la memoria di Antonio.