Ciao capellone…solo ora trovo un po’ di lucidità per scriverti e dirti quanto mi mancherai e mancherai a tutti noi…non eri un fratello né un amico né un conoscente per me, eppure con le tue gesta in pista e con le tue interviste mi regalavi divertimento e spensieratezza.
Proprio uno o due weekend fa mi è capitato di vedere un lungo servizio di Massimo Angeletti su RaiSport1 di un weekend trascorso con te…eri un gran bravo ragazzo, intelligente, dalla battuta sempre pronta…il tuo papà burbero e di poche parole sempre al tuo fianco…e già il ricordo è struggente e crudele…
Mi posso solo augurare che il tuo sacrificio non sia inutile…per migliorare ancora nella sicurezza ma anche per far migliorare tutti noi tifosi/spettatori…oggi la tua morte ci fa ricordare che la motoGP ma anche tutte le competizioni motociclistiche non sono un videogioco che dopo l’over può ripartire schiacciando il pulsante START e via con un'altra gara… la tua vita terrena non riparte perché l’invincibilità non esiste che nelle nostre fantasie…