Volevo condividere con voi anche questi gioielli della tecnica...
Oltre ad essere tra le migliori moto sono anche tra le più belle mai costruite!
Potevo inserirle nel post "le migliori immagini delle classiche", ma dovete scusarmi... non l'ho fatto... perchè queste non sono le immagine più belle delle classiche... queste SONO LE PIU' BELLE CLASSICHE DEL MONDO... ed è diverso...
Ovviamente ci sono tante inglesine, ma anche quelle "nostrane" sono veramente stupende...
Eccole... lustratevi gli occhi!!!!
questa è veramente "vecchietta"... è una Guzzi Gambalunga ma secondo me è affascinante come poche altre...
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Ed ora il mio amore... non credo ci siano parole per descriverla... è la Gilera Saturno Piuma:
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Ed ora un po' di inglesi... Yes Sir!
La Vincent...
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Un paio di AJS
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e ora "Lei"... La moto da corsa per eccellenza...
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e questa???una Norvin... forse il meglio che c'era all'epoca unito inseme... motorone Vincent e telaio Norton... ma le altre riuscivano a starle dietro???
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adesso è l'ora delle Triumph... ecco la capostipite...
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e le altre...
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Qualche altro "mix di pezzi stranieri"...
una Velocette Venom Thruxton... (questo nome non mi è nuovo...)
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Mcintosh Egli Vincent
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Una "Mukka"...
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E ora le ITALIANE!!!!
MV Agusta 500 3 cilindri...
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Sempre una MV ma "rivista" da Magni
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Laverda SFC
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Ducati 750 Supersport
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Guzzi 850 Le Mans
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E per finire due "chicche"...
Una splendida Bimota da corsa, ovviamente 2T, ma osservate il telaio... il forcellone posteriore... guardate dov'è infulcrato!!! è lunghissimo... il tutto per avere un'ottima trazione... non c'è dubbio, in Bimota sono sempre stati un bel passi avanti rispetto agli altri dal punto di vista ciclistico...
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e una Honda "Samoto" che per descriverla uso le parole che mi ha scritto il buon Pistone via e-mail (spero che non si arrabbi...)... quella che vedete in foto è una 750, ma lui se non sbaglio ne ha una da 1000 cc per le mani...![]()
"...Questa rara (anzi rarissima) Samoto Honda 1000 CB Four, veniva realizzata a Roma dalla concessionaria che per anni dominò in moltissime gare per le moto derivate di serie. Nel dettaglio, oltre alla particolare catena e corona di trasmissione duplex, si nota la conformazione del mozzo. Questo veniva ottenuto accoppiando con un accurato lavoro di saldatura, una parte ricavata dal pieno mediante tornitura ad una parte ricavata dal mozzo originale (pressofuso) privato delle ganasce, e infine la parte (la destra) che ospitava il freno a disco, ricavata dalla metà sinistra del mozzo anteriore della moto originale, "girata" per essere posizionata sul lato destro....semplice no? eh eh eh.
Dopo la saldatura il mozzo veniva tornito e lucidato e..oplà, ecco pronto un bel mozzo per freno a disco posteriore che allora le Honda (ma anche le altre moto che correvano nelle gare per le derivate di serie) fino all'arrivo delle Ducati 750-900SS e della Laverda 750SFC seconda serie , neppure si sognavano.
L'artista che confezionava uno per uno questi capolavori, era Carlo Murelli (dai più erroneamente chiamato Morelli) allora capo-officina alla Samoto e che poi arriverà, unico italiano, a lavorare addirittura nel mitico reparto corse Honda Japan, la HRC."
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Beh, spero che abbiate gradito queste splendite creature...
Ciao!!!!








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... non credo ci siano parole per descriverla... è la Gilera Saturno Piuma:
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una Norvin... forse il meglio che c'era all'epoca unito inseme... motorone Vincent e telaio Norton... ma le altre riuscivano a starle dietro???
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