Citazione Originariamente Scritto da giorgio bona Visualizza Messaggio
cazzo amico....
hai fatto venir il magone anche a me....
che esperienza agghiacciante .....

destino maledetto....aiutato da un maledetto!

ma sto coglione andava in contromano in corsia di sorpasso?!?!?
no fatemi capire perche' qui senno' bisogna tornar all'impiccagione in piazza!


....se riesci....riposa.....

un abbraccio forte....soprattutto a lui che non c'e' piu'......


agghiacciante...allucinante.......purtroppo........................






e...purtroppo................di coglioni e' pieno anche il circo motociclistico:



Corse in moto a Ostia: «Noi, veri fuorilegge sfidiamo i vigili: venite a prenderci»


di Giulio Mancini
ROMA (5 luglio) - «I vigili vengano a prenderci se hanno coraggio. Ma lo devono fare con le macchine o con le moto perchè noi davanti alla paletta alzata dal cappello bianco non ci fermiamo. Se vogliono fermare fuorilegge come noi non gli basterà l’autovelox: dovranno essere più veloci di noi». E’ una sfida folle, contro i vigili urbani di Ostia e contro le regole della convivenza civile, quella che lancia Dario, 22 anni, meccanico, proprietario di una fiammante Yamaha R1.

Si è riconosciuto in foto mentre impenna sul lungomare a cavalcioni della sua superbike bianca. «E chi mi conosce m’ha pure battuto le mani: da quattro anni i vigili provano a fregarmi ma non ci riescono» dice con un ghigno di soddisfazione. Quell’immagine era di martedì scorso e, nonostante la strage di multe con l’autovelox e le dichiarazioni di guerra del comandante della polizia municipale, lui e i compagni della cricca dei Riders stasera torneranno sul ”luogo del delitto”. «Se i vigili pensano di metterci paura si sbagliano di grosso - ringhia Dario - Noi siamo veri fuorilegge, mica i finti bikers che si divertono a sgassare da fermo. Intendiamoci, non siamo mica pedofili o criminali ma ragazzi di strada. Lavoriamo tutti per coltivare la passione che è la velocità, il brivido, il rischio. Non abbiamo paura di niente, neanche di mettere a repentaglio la nostra vita: rientra nel nostro libero arbitrio e nessuno può metterci bocca».

I vigili urbani hanno il dovere di far rispettare la legge, non solo a tutela della vostra incolumità ma anche di quella degli altri utenti della strada. «Provo rispetto per quelli della municipale che fanno il loro lavoro - ribatte Dario - ma la nostra passione viene prima di ogni altra cosa. Mica come quei buffoni della Colonna romana che adesso criticano chi corre quando loro a Ostia ci venivano fino a l’altro ieri. Semmai capisco i Crazyriders che hanno smesso di arrivare lungo la Colombo alla Rotonda perché farsi sequestrare la moto significa buttare mille euro di multa».

Altri centauri vi criticano, considerandovi esaltati e invitandovi a correre sulle piste. «C’è chi le tensioni le sfoga con la cocaina - dice il leader dei Riders - e chi come noi le allenta spingendo l’acceleratore. Siamo coloro che il sistema non è riuscito a dominare. E infatti per comunicare non usiamo internet come gli altri. I nostri miti non sono Valentino Rossi o Step di Tre metri sopra il cielo. Noi amiamo Ghost rider, giustiziere su due ruote a caccia di demoni malvagi, o i protagonisti di Velocità massima. Esprimono bene la nostra ribellione contro le regole di una società omologata». Se non si tratta di un linguaggio farneticante ed eversivo, poco ci manca.