Bella discussione ma assolutamente mancante della voce di un cacciatore.
Eccolo qua, anche se per motivi vari non caccio più da circa 10 anni:
sono apparentemente normale, provo emozioni quando vedo una nidiata di starne, un volo di pernici o una fuga veloce di una lepre.
Ma il punto è " che emozione provo quando sparo ed uccido" ?
Ho iniziato ad andare a caccia da ragazzino( 8 anni) seguendo mio babbo e il nostro cane.
Non dormivo la notte per l'emozione dell'uscita all'alba e facevo dormire il cane in camera mia...il babbo non avrebbe potuto lasciarmi a casa.
La ricerca, spesso infruttuosa, del selvatico era una sorta di rito con parole non dette, sguardi e gesti scambiati tra me ,il babbo e Black.
A volte il selvatico ci permetteva di udire il solo battito delle ali, a volte la saggezza venatoria del babbo ed il fiuto di Black avevano ragione del selvatico ed un colpo, uno solo, di fucile spegneva una vita.
Durante l'inverno con la neve,si andava a portare cibo ai fratelli di quella starna abbattuta ed in primavera si segnalavano ai contadini i luoghi delle nidiate affinchè non procedesse allo sfalcio nella zona.
Ho continuato a seguire mio babbo ed a 18 anni ho affrontato l'esame per conseguire la licenza. Quante emozioni nella ricerca del selvatico, quante padelle ( errori di mira ), a volte si instaurava un rapporto di conoscenza con quella pernice imprendibile, era una sfida leale, piena di rispetto, tra una preda ed un predatore...ciò che ogni uomo è.
Oggi non caccio più, gli animali ora sono di allevamento e di selvatico sono rimasti solo i migratori.
La caccia è uno stato dell'essere umano, non è uno sport. I cacciatori, quelli veri, sono i migliori protettori delle specie animali e non abbiamo nessun diritto di processare e giudicare ciò che non comprendiamo.
ciao
Chi ha avuto la pazienza di leggere qui sopra la mia opinione, avrà notato che non ho risposto alla domanda " che emozione provo quando sparo ed uccido".
Vedete, lo sparo è un atto conclusivo di una azione molto intensa di ricerca e ne fa parte. Il cacciatore non prova piacere ad uccidere, capisco che è difficile da credere ma è così.
Ho cercato di rappresentare cosa è per me la caccia e non sono stato ad elencarvi i massacri di animali selvatici che l'agricoltura intensiva ha prodotto con sementi trattate chimicamente. Pensate a cosa hanno dato da mangiare al bestiame e trasportatelo siu starne, fagiani, lepri ecc.
Scusate la prolissità ma soffro a sentire che la caccia è uno sport ed io un assassino insensibile.
La tua non é una colpa ... é una cultura ...
il problema é vedere se la tua cultura, al di la dei danni causati da altri, é una cultura rispettosa degli esseri viventi o meno ...........
mi sembra di aver già detto di non essere contro la caccia ma di detestare la falsità intelettuale... se non hai bisogno di uccidere e uccidi non si tratta di caccia ma di altro ... chiamalo come vuoi ............ ma non girarci attorno ... non ... non ... non .................
Io non seguo le falsità di mio padre e non per questo gli voglio meno bene ... riconoscere errori non vuol dire manifestare antipatia verso chi li ha fatti ... o poca stima ... o moralismo .................
Uccidere per necessità é già penoso, anche se inevitabile ... come posso credere che non ci sia piacere in chi lo fa senza necessità? .......................
Io non amo cose che son giuste ... l'importante é riconoscerlo e fare in modo che l'evoluzione possa farci crescere ................. riportarci ad un equilibro d'umanità .........
Le verre est un liquide lent
Della81
R.A.T. FUSINA
Io anca
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Il Diavolo veste Prada, ma el mejo stilista xe Nostro Signor parchè el g'ha fatto un tajo che no passa mai de moda..