Il Festival del Prosciutto di Parma entra in città.
E’ tutto pronto per il gran finale del Festival del Prosciutto di Parma, la kermesse che - a partire dal 29 agosto scorso - ha coinvolto i comuni della zona tipica di produzione del Re dei Prosciutti in un’infinità di degustazioni, eventi culturali e artistici e che anche quest’anno ha registrato un record di visite. Nel weekend di Langhirano (5-6 settembre), il più seguito in provincia, sono stati 50 mila i buongustai che hanno preso d’assalto le prosciutterie del parmense e 3 mila i turisti che hanno visitato gli stabilimenti di produzione, aderendo all’iniziativa “Finestre Aperte”: una formula collaudata che permette al turista enogastronomico di toccare con mano la naturalità e la genuinità del prodotto attraverso una visita guidata in compagnia del produttore. Un’occasione unica per scoprire che i 10 milioni di Prosciutti di Parma prodotti ogni anno dalle 164 aziende del Consorzio di tutela sono creati oggi, come duemila anni fa, utilizzando unicamente solo due ingredienti: la pregiata coscia di suino italiano e un pizzico di sale marino.
Il Festival del Prosciutto, per il secondo anno consecutivo, si concede una “licenza poetica” ovvero una tappa a Parma città, dove il Prosciutto NON può essere prodotto. Non tutti sanno che il rigido disciplinare produttivo del Parma – depositato presso l’Unione Europea come prodotto Dop – prevede che tutte le fasi della produzione avvengano nella parte sud della provincia di Parma, ad almeno 5 chilometri dalla via Emilia, e precisamente in quella parte delimitata ad est dal fiume Enza e a ovest dal fiume Stirone. Qui e solo qui esiste quel microclima unico, quell’aria asciutta e profumata che permette la lunga stagionatura delle cosce che porta alla dolcezza unica del Prosciutto di Parma.
Ma il Prosciutto di Parma porta il nome e l’eleganza della sua città. E’ per questo che il Festival si conclude alla grande nel salotto del ducato, tra le sue sofisticate via del centro, i suoi capolavori romanici, la sua musica verdiana, le sue boutique alla moda, i suoi capolavori del Correggio e del Parmigianino - accolto con entusiasmo dai parmigiani che lo adorano in misura quasi imbarazzante.
La festa inizia venerdì 18 settembre alle ore 17 in piazza Garibaldi, cuore pulsante della città ducale, dove verrà inaugurato uno stand degustazione all’interno del quale i visitatori assaggeranno diverse stagionature di Prosciutto di Parma in compagnia di un buon bicchiere di vino. Ad aprire i festeggiamenti sarà Fabio Campoli, chef di programmi televisivi RAI (“Uno Mattina” e “Uno Mattina Estate”) che per l’occasione presenterà tre nuove ricette tratte dal suo libro “Note di Gusto” edito da Cucina&Vini. Seguirà alle ore 18 l’inaugurazione del Mercato della “Strada del Vino e dei Sapori” con un’offerta esagerata di eccellenze enogastronomiche dell’Emilia Romagna in piazza Steccata e via Garibaldi. Alle ore 19.30 l’appuntamento è in via Cavour con una mostra fotografica “a cielo aperto” dedicata alle terre del prosciutto. Il fotografo Renato Cerisola ha immortalato gli elementi della terra di Parma, l’atmosfera dei luoghi di produzione, le scalere sulle quali si attende pazientemente la stagionatura delle cosce, con grande stile e sensibilità unite a un’originalità che non mancherà di sorprendere ed emozionare il pubblico.
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