
Originariamente Scritto da
Richymbler
Mi spingo a dire che questa vicenda è una di quelle all'origine di tutto.
Berlusconi è sceso in politica per quello: tutelare i suoi interessi.
Eravamo in piena tangentopoli, la gente indignata contro i politici ladri ma chi li pagava quei politici? Qualche testa era comunque già saltata, raul Gardini in primis, e Berlusconi era là nel mazzo. De resto uno che aveva fatto fortuna con soldi di non ben chiara origine, l'iscritto alla P2, con le bustarelle alla finanza, con scatole cinesi nei paradisi fiscali, col mafioso in casa, l'amico d'affari del ladrone (per tutti allora) Craxi, non aveva poi pagato avvocati , giudici e sentenze per i propri affari? Non che altri imprenditori italiani non lo avessero fatto ma il clima era pesante, il timore di qualche ribaltone elettorale che non avrebbe ostacolato il lavoro dei magistrati era reale. Ma Berlusconi aveva le tv, dei giornali, l'uomo di certo scaltro ha tentato l'azzardo: buttarla in politica. Ventilare il fatto che i "comunisti" avrebbero guardato le tasche non solo sue ma anche di tutti gli italiani, qualche evasore, qualche abusivo, qualcuno che lavora in nero, chiuse le tv alle nonne e alle casalinghe, mangiato i bambini... Da quel momento in poi, qualsiasi notizia a suo danno sarebbe stato un complotto, così sarebbe continuata fino ad oggi, e questo valga per tutti: prendi una multa, un accertamento della finanza, una sentenza sfavorevole? grida al complotto buttala in politica qualcuno ti darà ascolto.
Questo ha fatto Berlusconi ma chi lo ha permesso sono quelli lo votano e anche qui continuano a sostenerlo.