
Originariamente Scritto da
AVP191
Molti hanno detto la loro. Alcuni hanno preferito non farlo, non intendono farlo o, non essendo collegati al momento, forse, lo faranno alla prima occasione: anche i silenzi hanno un loro peso specifico ed una valenza, da interpretare, da comprendere o, se del caso, anche da criticare, esattamente come le parole dette fuori luogo. Il cambiamento cui si riferisce il Dott Speed, come lo percepisco anche io, è probabilmente più una evoluzione, una trasformazione fisologica di un organismo che cresce, cui, soprattutto chi ne ha vissuto buona parte iniziale, si deve abituare gradualmente, ma che tende al medesimo fine originario: una comunità, virtuale, in primo luogo, ed anche non virtuale, con tutte le implicazioni e le problematiche che porta la convivenza. Il torto non è mai tutto da una parte o tutto dall'altra: ci sono, tuttavia, dei punti critici in cui, maggiormente, si acuiscono le forzature, le fratture: che, a loro volta, innescano processi di detonazione a catena, con esiti sproporzionati. A volte è possibile ripercorrere a ritroso il processo, individuare questi punti critici, analizzare e riconoscere i propri limiti, oltre quelli altrui, cercando un punto di incontro; a volte, invece, il temperamento, le esigenze di autodeterminazione a tutti i costi, ed anche, perché no, giornate che non sono sempre le stesse per quanto riguarda i nostri umori e gli stati psico-fisici, ci impediscono tutto ciò. Nulla di nuovo. Spento il computer, riaperta la "porta" del quotidiano, ritroviamo le stesse emergenze, le stesse passioni, con "amici" o "nemici" o persone più o meno indifferenti alla nostra sfera. Ma la vita continua: dentro il forum e fuori il forum. E a me, sinceramente, con tutti gli annessi e connessi, piace moltissimo perché sono vivo.