
Originariamente Scritto da
alessandro2804
Il ricorso a termini come "buon senso" e "rispetto" o "distinguere bene o male" rendono il tuo ragionamento tautologico.
Sapendo che un animale ha un sistema nervoso centrale e periferico, è dotato di autocoscienza ed è capace di relazionarsi agli altri, non vedo quale "buon senso" lo possa escludere dal recinto morale.
Questo vale anche per i casi marginali. Un anziano demente grave non conosce la differenza tra bene e male. Ciononostante gli riconosciamo dei diritti. Perchè non possiamo farlo anche con gli animali?
Hobbes diceva che l'uomo ha stipulato un contratto sociale, rinunciando alla sua naturale cattiveria ("homo homini lupus") per necessità.
In realtà 'sto patto non l'ha mai stipulato. L'uomo è sempre stato un animale sociale, per necessità, come tante altre specie.
se non vedi la differenza tra un pomodoro e un maiale mi preoccupo per te...
Anche i neonati, gli psicopatici gravi, i disabili psichici, i dementi. Eppure hanno diritti senza doveri.
alcide