Il punto probabilmente è proprio questo: progresso non è sinonimo di evoluzione
Ma documentarsi un pochino di più? Pare proprio che i lavoratori alle piramidi non se la passassero peggio, anzi, dei nostri metalmeccanici oggidì. Quanto a quelli del colosseo potrei concordare, schiavi, sì, ma era già "italia", quella che piace a te e non a me.
Fine, squisitamente garbato...
Allora, incommensurabile sapiente e censore di costumi, la prossima volta che ti riterrai insultato da un innocuo termine come buffo ti spedirò dove immagini senza passare dal via. Ma no, magari ti ignorerò, perché l'indifferenza può far più male a chi cerca ascolto in ogni modo
P.S. scusa l'intromissione.
Ultima modifica di Sfigatto; 02/10/2010 alle 13:02 Motivo: UnionePost automatica
tra i fiori il ciliegio,tra gli uomini il guerriero
Che se la passassero meglio dei nostri metalmeccanici o dei minatori, in effetti non lo si puo' dire (e sottolineo l'incertezza). Pero' sembra proprio che non si trattasse di schiavi.
Galileo - Giornale di Scienza | "Niente schiavi per le piramidi"
Quelle di cui sopra sono le due risposte che piu' condivido in tutta questa discussione.
Di geni e talenti ce ne sono parecchi in giro, e sempre ce ne saranno. E personalmente preferisco vederli mettere a frutto le proprie doti, che so, per combattere le malattie o per ridurre l'inquinamento, piuttosto che per realizzare cose che, per quanto belle, rimangono comunque fini a se' stesse.
Vedi la risposta sopra
pippopoppi, gli aiuti, come li chiami tu c'erano![]()
Erano quelli che la tecnologia di quei tempi offriva (pur con tutte le limitazioni rispetto a quella di oggi). I paranchi li sapevano fare anche allora, e il principio della leva era ugualmente noto. Certo, non c'erano gru e montacarichi, ma bastava comunque un paranco ben progettato e una decina di persone robuste per sollevare blocchi pesanti diversi quintali senza spaccarsi le ossa.
Ultima nota: quasi tutti i grandi artisti del passato (e ce ne metto pure qualcuno contemporaneo, va') avevano le proprie scuole. E spesso erano proprio gli apprendisti a completare le opere dopo che i maestri ne avevano gettato le basi...
Ultima modifica di albizo74; 03/10/2010 alle 01:00 Motivo: UnionePost automatica
L'evoluzione? Anche l'evoluzione ha le sue sfaccettature e bisogna vedere da che parte la si vuole guardare.
Oggi sarebbe inconcepibile iniziare un opera nella consapevolezza che non la si vedrà mai terminata. Ci sono cattedrali che hanno avuto un parto difficile, a volte secoli per arrivare al risultato finale. In questo c'era una visione che andava oltre la propria esistenza e in questo é probabile che non ci si sia evoluti poi tanto. Il tutto e subito, però, é stato possibile sempre più dalle tecnologie. La bellezza, poi, é un fattore soggettivo. Non dimentichiamo che erano opere fatte su ordinazione dove la propria creatività non stava nel soggetto ma bensì nella tecnica e nella maestria. La creatività non mancava ma doveva essere repressa in canoni ben precisi, se non si voleva passare dei grossi guai. Oggi l'arte é espressione di un sé, é denuncia, é individualità e a volte individualismo. Un mondo completamente diverso, delle libertà completamente diverse ... come si potrebbe farne una comparazione evolutiva?
Ultima modifica di natan; 03/10/2010 alle 06:08
Le verre est un liquide lent
e questa cos'è?
l'articolo postato sulle piramidi è ridicolo ...
escono fuori delle relazioni arbitrarie pur di fondare la tesi di assenza di schiavitù tra i lavoratori o artigiani tecnici come gli chiamano loro ,nella costruzione di "grandi progetti nazionali" , allora anche Mussolini non aveva schiavi ...visto le opere nazionali che ha costruito
La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...