
Originariamente Scritto da
miss_valentine
Questo romanzo mi ha fatto impazzire e mi sono trascritta un sacco di parti perchè sono dei capolavori
Come dico sempre: quando un romanzo fa piangere e fa ridere, ha fatto tutto quello che doveva
Sotto l'influenza di questi personaggi e della loro cadenza, scrissi questa cosa e la intitolai MANCO SI CHE
(che come tu ben sai, è il modo di dire ricorrente del protagonista):
MANCO SI CHE
Ci sono logiche in cui mi sono sempre sentita perdente.
Una di queste è l'esposizione pubblica, sebbene sia molto migliorata e la mia diplomazia ne abbia giovato.
Ma quando gli altri non sanno mantenere un atteggiamento di onestà intellettuale e integrità di pensiero e cercano solo lo scontro personale, allora io soccombo.
L'arte della dialettica la conosco bene e la so usare, ma se si vuole giocare sul piano personale, io abbandono il campo e vado a farmi una birra.
E mi sento in pace con me stessa.
La lascio a loro la vittoria. A tavolino. E so che per i disonesti di spirito è comunque saporita.
A me, invece, mi fa schifo: io amo gareggiare lealmente perchè l'unica cosa che possiedo in eccesso e regalerei volentieri in giro, è il senso di giustizia.
E' quello che mi spacca l'anima a me: il senso di giustizia con cui guardo ogni angolo di mondo, ogni cellula di persona. Da quando il mio cervello ha iniziato a funzionare a pieno ritmo.
Il senso di giustizia ti logora, si mangia tutti i sentimenti e le emozioni, ti fa vedere tutto o bianco o nero, ti priva del piacere dell'imperfezione, della sfumatura.
Quando te ne accorgi butti a mare tutte le tue regole, scappi da quell'orco che getta un velo cupo e serioso su tutto quello che vivi. E da quel momento sei destinato a fare una marea di cazzate pur di non sentire più quella vocina nella testa che vuole decidere d'ogni cosa se è giusta oppure no.
Ma giusta per chi?
E quando si affaccia questa domanda è il momento che tutte le tue certezze crollano fragorosamente, emettendo un rumore sordo, che già da solo abbatte tutti i tuoi equilibri.
A quel punto hai solo due scelte:
o ti perdi nella confusione delle macerie, arrangiandoti a vivere come capita. Oppure. Ti alzi le maniche e ricostruisci.
E' una parola ...
Vabbè, ma in qualche modo bisogna pure farla passare la vita, no?
Valentina, aprileduemiladieci