grazie marco per evermi portato insieme al tuo
scricciolo per strade intrise di sudore, fatica, dolore,
so che i grandi non sbagliano piu' degli uomini comuni
e' che la risonanza dei loro errori e' talmente amplificata e colpisce una vasta platea il piu' delle volte prima incensante poi per abiura denigratice,
come i giornalisti sodali ampollosi all'occorrenza, veloci nel farsi portare in sella ma ancor piu' rapidi nel saltare al volo se diventa scomoda,
non che tu non abbia pagato duramente e fino in fondo,
il meccanismo di un sistema perverso che conosceva ogni episodio quanto ipocritamente lo ignorava, quando tutti sono pronti ad abbracciare il vincitore senza chiedersi se tutto questo sacrificio oltre alla fama e al denaro ricompensi l'onesta' di un risultato ottenuto con le sole propie forze,
tanto la tua storia conclusa nella solitudine e nell'abbandono riesce sempre a far cassetta anche sulla tua tomba,
per me ti ricordero' sempre la smorfia incisa sul viso
i muscoli e i nervi tesi fino a spezzarsi su per il gavia, il tourmalet, su una qualsiasi strada in feroce salita dove il cuore ti portava avanti, e se tu lo fossi stato, eri ne piu' ne meno drogato di tutti quanti gli altri.
grazie filo di averci portato vicino a lui con il pensiero,
e per tutti noi un po' di decenza grazie







