Il mio è un normal-cellulare, telefona e basta. P.M. Carletti
Uno può essere pirla pur avendo qualche buona idea. Se però togliamo anche quella...
La fortuna si presenta quando capacità ed opportunità si incontrano.
Cit. ElGraspa: Il marcio si diffonde con facilità e l'ignoranza non richiede impegno.
Io posso invece citare un'esperienza positivissima, purtroppo vissuta solo in Germania.
Ho lavorato presso una nota azienda del settore fotografico presso la quale l'orario di lavoro era il medesimo per tutti. Vi era ovviamente una certa flessibilità nell'entrata mattutina, ma alla fine trovavi tutte le persone disponibili durante l'orario di lavoro prefissato. Ovviamente, in determinati frangenti, c'erano straordinari da fare; ma questi venivano regolarmente svolti a fronte di un loro pagamento o recupero in monte permessi.
Addirittura nel 2000 alcuni dipendenti potevano pure lavorare a mezzo tele lavoro e/o video conferenza. E questo vi assicuro facilitava notevolmente le persone che momentaneamente avevano problemi a casa (vedi figli malati, ecc...).
Lasciamo a parte il giovane che non vuol fare straordinari e/o lavorare il fine settimana perchè non disposto a rinunciare alle feste con gli amici o altro. Consideriamo solo una famiglia con figli e, a tal proposito cito il mio di esempio:
ho una figlia di quasi 5 anni ed un marito anch'esso lavoratore. Oltre a noi due non abbiamo nessuno nelle vicinanze che possa darci una mano ( i nonni abitano a circa 50 Km da casa nostra). Lascio quindi mia figlia all'asilo fino alle 18:00 (più a lungo purtroppo non la tengono), rinuncio alla pausa pranzo per sopperire all'uscita anticipata di 15 min. per poter essere all'asilo alle 18:00. Spesa mensile per asillo: 300 €. Quando mi viene richiesto di fare straordinari purtroppo mi trovo letteralmente nella MERDA! Idem se dovessi lavorare il sabato e la domenica. Che vuol dire questo? Che non ho voglia di lavorare forse? Oppure dovrei accettare lo straordinario a fronte di una spesa maggiore che dovrei affrontare per lasciare mia figlia ad una baby sitter? Che senso ha prendere 100 in più e doverne spendere 200?
Altra domanda: come mai nell'era di internet non prende piede il telelavoro? Come mai nel 2010 se rimango a casa 1 giorno (UNO!!!) perchè ho la febbre a 40° e tuttavia mi rendo disponibile in caso d'emergenza, mi prendo della fannullona? Insomma, son daccordo col fatto che troppa gente non abbia tanta voglia di tirarsi sù le maniche e che screditi chi invece ha voglia di fare; ma non concepisco nemmeno il fatto che stia diventando "lecito" vivere una sorta di schiavitù dove si deve sempre lavorare per una pippa di tabacco, precludendosi qualsiasi possibilità di vivere. Insomma, non sempre la gente rifiuta un lavoro perchè non ha voglia di lavorare....ci sono mille altre motivazioni che possono subentrare.
Ultima modifica di Erikuccia; 24/12/2010 alle 16:56
Memento audere semper
http://imageshack.us/photo/my-images/683/tolmezzo11.jpg
Sono d'accordo su tutto.Io posso invece citare un'esperienza positivissima, purtroppo vissuta solo in Germania.
Ho lavorato presso una nota azienda del settore fotografico presso la quale l'orario di lavoro era il medesimo per tutti. Vi era ovviamente una certa flessibilità nell'entrata mattutina, ma alla fine trovavi tutte le persone disponibili durante l'orario di lavoro prefissato. Ovviamente, in determinati frangenti, c'erano straordinari da fare; ma questi venivano regolarmente svolti a fronte di un loro pagamento o recupero in monte permessi.
Addirittura nel 2000 alcuni dipendenti potevano pure lavorare a mezzo tele lavoro e/o video conferenza. E questo vi assicuro facilitava notevolmente le persone che momentaneamente avevano problemi a casa (vedi figli malati, ecc...).
Lasciamo a parte il giovane che non vuol fare straordinari e/o lavorare il fine settimana perchè non disposto a rinunciare alle feste con gli amici o altro. Consideriamo solo una famiglia con figli e, a tal proposito cito il mio di esempio:
ho una figlia di quasi 5 anni ed un marito anch'esso lavoratore. Oltre a noi due non abbiamo nessuno nelle vicinanze che possa darci una mano ( i nonni abitano a circa 50 Km da casa nostra). Lascio quindi mia figlia all'asilo fino alle 18:00 (più a lungo purtroppo non la tengono), rinuncio alla pausa pranzo per sopperire all'uscita anticipata di 15 min. per poter essere all'asilo alle 18:00. Spesa mensile per asillo: 300 €. Quando mi viene richiesto di fare straordinari purtroppo mi trovo letteralmente nella MERDA! Idem se dovessi lavorare il sabato e la domenica. Che vuol dire questo? Che non ho voglia di lavorare forse? Oppure dovrei accettare lo straordinario a fronte di una spesa maggiore che dovrei affrontare per lasciare mia figlia ad una baby sitter? Che senso ha prendere 100 in più e doverne spendere 200?
Altra domanda: come mai nell'era di internet non prende piede il telelavoro? Come mai nel 2010 se rimango a casa 1 giorno (UNO!!!) perchè ho la febbre a 40° e tuttavia mi rendo disponibile in caso d'emergenza, mi prendo della fannullona? Insomma, son daccordo col fatto che troppa gente non abbia tanta voglia di tirarsi sù le maniche e che screditi chi invece ha voglia di fare; ma non concepisco nemmeno il fatto che stia diventando "lecito" vivere una sorta di schiavitù dove si deve sempre lavorare per una pippa di tabacco, precludendosi qualsiasi possibilità di vivere. Insomma, non sempre la gente rifiuta un lavoro perchè non ha voglia di lavorare....ci sono mille altre motivazioni che possono subentrare.
Però non lasciare da parte il giovane che non vuol fare straordinari e/o lavorare il fine settimana perchè non disposto a rinunciare alle feste con gli amici o altro, perchè sono ragioni che magari, per lui, possono valere tanto, proprio come per te valgono le tue ( il tempo per i bimbi e gli impegni familiari).
Lo lascio "parzialmente" da parte, nel senso che, a mio avviso, se sei un giovane in cerca di maturare esperienza, dovresti fare i salti mortali.
Ovviamiente i salti mortali non li puoi fare per una vita intera, son daccordo
Parlo della parrucchiera apprendista neo diplomata che si rifiuta di lavorare il sabato, o del ragazzo neo diplomato all'alberghiera che non vuol fare il cuoco la sera. O peggio ancora rifiutano stipendi da 1000 euro perchè poco. Certo, 1000 euro son pochi e lavorare il sabato o la domenica sera costa fatica....ma devi farti un'esperienza, non puoi pretendere in questo momento; tutt'al più devi offrire l'unica cosa che al momento puoi offrire: la tua intraprendenza.
Son perfettamente daccordo che lavorare 7gg su 7 a 1000 euro al mese per tutta la vita sia improponibile. Non lo è per infiniti motivi.
Io ho come la percezione che, ultimamente, si faccia leva sul pensiero "accetta tutto quello che trovi, perchè sei fortunato se hai un lavoro".
Eh no, signori miei: esiste anche una dignità di persona.
Non sto nemmeno insisnuando che sia giusto lavorare 4 ore al gg e percepire 2000 euro, o che sia giusto "svagare" continuamente sul posto di lavoro.
Cavolo, come mai non esiste più una giusta via di mezzo?
Come mai non esiste più un reciproco rispetto della professione e della dignità umana?
Memento audere semper
http://imageshack.us/photo/my-images/683/tolmezzo11.jpg
mi sono piaciute le tue parole, anche quelle del precedente post. anche se non sono così convinta che bisogna considerare fannullone chi non vuole lavorare fuori orario...ma forse il discorso è troppo generico e difficile. ma cmq se viene richiesto spesso, penso che una persona sia libera di scegliere se vivere per lavorare o lavorare per vivere. se poi magari questi fuori orari non vengono neanche pagati o recuperati, trovo davvero scandaloso e tu datore di lavoro mi chieda di farli
io ho iniziato a lavorare a 14anni (parlo dell'estate perchè l'inverno andavo a scuola)
oggi ne ho 26 e lavoro in una cooperativa onlus che ha in appalto asili nido e entro marzo diventerò socia dopo tre anni di dura e costruttiva gavetta e dovrò versare 2500euro (quota della società).
i miei non si sono mai permessi di dire ai miei vari titolari fatela lavorare poco sennò si affatica nè il sabato o la domanica non si lavora...se alcuni lo fanno è giusto che si tengano in casa i famosi Bamboccioni che studiano fino 30anni senza mai aver lavorato, veri e propri straffottenti (ho conosciuto delle tipe da schiaffi)
ritengo sia giusto dar la possibilità ai giovani di fare tanta esperienza lavorativa e di viaggiare tanto.... ritengo anche che sia corretto e doveroso dare opportunità lavorative anche agli over 30 anche se non si possono più assumere come apprendisti. in poche parole più equità e fare meno di tutta un'erba un fascio
pensavo di essere libero di cazzeggiare e parlare come mi pare, su un forum... invece no.
se non riuscirò a entare nel mondo del lavoro propriamente detto, scendo da te e mi propongo come sicario per la mafia. la mia pelle è mia e me la tengo (non tanto stretta che non ne vedo l'utilità) ma la pelle degli altri la posso tranquillamente dare al datore di lavoro.
sto scherzando o sono serio? lo chardonnay mi fa sparlare o mi fa dire la verità? boh, sono troppo un bamboccione senza esperienze di vita vera per saperlo
alla facciaho seguito i vostri ultimi post e sono molto colpito
non voglio prendervi in giro solo che ( da novizio del forum) ho notato che troppi tendono a sparlare i vostri invece sono dei post molto intelligenti , come voi del resto
in risposta pero vorei dire 2 cose
io sono dell' idea che quello che ha rovinato il "mercato" del lavoro e il lavoro interinale
motivo? semplice da un lato i ragazzi hanno libera scelta di diverse opzioni e diverse condizioni
hanno uno stipendio piu alto e se si rompono possono andarsene via senza essere "legati" all' azienda
dall' altra parte l' azienda non gliene frega molto su chi arriva al massimo sfrutta una persona per 1 o 2 mesi e poi a casa
come a detto eloise i "nostri" genitori non si sono mai sognati i dirci " ho poverino devi lavorare non stai a casa che ti do la paghetta " ( cosa fosse la paghetta manco lo sapevo)
poi c' e il discorso apprendistato una volta si usava quel contratto per assumere al massimo contratto formazione ( almeno sono i 2 contratti che veniva fatti a me ) meno soldi , ma avevi un impegno piu duraturo e l' azienda si impegnava ad insegnarti un lavoro , assumeva meno persone e quelle poche avevano piu "garanzie" del posto ( ovvio che si parla di chi ha voglia )
per quanto riguarda il discorso stipendio sono dell' idea che un giovane ( io intendo un neo assunto che , che sia laureato diplomato o abbia la 3 media non cambia ) e giusto che accetti i soldi che gli vengono dati , nei limiti di legge sia chiaro , e abbia l' umilta di apprendere tutte le esperienze di lavoro
con esperienze di lavoro non si intende solo l' imparare un mestiere si intende anche assumersi le responsabilita che comporta : puntualita , disponibilita rispetto per l ' autorita e, tutto il resto
poi in seguito ha il diritto di richiedere cio che gli spetta, e che in molti casi gli viene riconosciuto dal datore di lavoro
le differenze sul posto di lavoro poi sono un problema che , a parer mio , viene creato da chi dirige l' ambiente
ultimamente ho notato che si preferisce scaricare il lavoro e le responsabilita su chi lavora piuttosto che sta addosso a chi non fa nulla crcando di rendergli la vita difficile
spero di aver detto tutto la quando scrivo mi perdo spesso scusate se mi succede
ho letto solo ora , lascia stare la germania , hanno dei contratti e dei metodi di lavoro che per noi sono fantascenza
e io ho solo parlato con gente che in germania ci ha lavorato tutta la sua vita professionale, immagino te che ci hai lavorato
se in italia ci fossero i loro contratti di lavoro e il loro sistema noi saremmo il miglior paese dove lavorare
Ultima modifica di Norik; 25/12/2010 alle 09:26 Motivo: UnionePost automatica
La risposta che do io alla tua domanda finale è: non molta.
Oggi la maggiorparte dei giovani, appena finita la maturità o l'università, vogliono guadagnare subito molti soldi. Non hanno spirito di sacrificio come lo si aveva anni fa.... La colpa è dei genitori che dicono sempre di si a tutto. Ma soprattutto del sistema di vita con cui siamo obblicati a convivere che non lascia un caxxo di tempo per gestire ed educare i propri figli.
Tutto parte dall'educazione. Senza quella non si va da nessuna parte...