
 Originariamente Scritto da 
maurotrevi
					 
				 
				fabio non tirare fuori i professionisti che non centrano niente con noi.
tu mi dici se provo a passare uno che gira in 1.57 e io ti rispondo che manco lo vedo, se va bene gli sto dietro 2 curve, ma se c'è uno che gira in 2.02 stai tranquillo che fin che riesco mi ci attacco e se uno gira in 2.04 non ci penso un attimo a sorpassarlo al primo buco che mi lascia, capita anche che qualcuno mi passi costringendomi a fare delle correzioni alla mia traiettoria ideale ma non per questo sto li a sbraitare, fa parte del gioco.
quello che vorrei farti capire è che la maggior parte degli incidenti succede proprio perchè la gente non sa comportarsi, fa manovre assurde per chi sa quale motivo, gente che si ferma a soccorrere l'amico, rallenta per aspettare gli amici o perchè pensa a non si sa cosa, fa traiettorie imprevedibili per far passare quello dietro ecc. 
ti faccio un esempio, l'ultima volta a misano, nel turno D ero a una cinquantina di metri dal pilota davanti a me quanto prima del curvone il tipo davanti ha STACCATO! quello è un curvone nel quale si alleggerisce il gas, ci si può aspettare che uno molli un po' di più ma non che uno stacchi! sono riuscito a passarlo sul cordolo esterno facendogli il pelo e un amico che mi seguiva ad un  altra cinquantina di metri ha dovuto fare lo stesso. 
di chi è la colpa, mia e di Cesare che non abbiamo rispettato le distanze di sicurezza o di quello davanti che ha fatto la cosa più insensata che esiste nel punto più pericoloso che esista? 
per questo dico che al mugello in cui le moto fanno abbondantemente più di 250km/h si percorrono più di 70 metri in un secondo che è il tempo di reazione medio, la manovrabilità della moto è ridottissima e gli spazi di frenata enormi. la soluzione non è lasciare mezzo rettilineo a quello davanti ma non fare cazzate imprevedibili per quello dietro.
tutto questo per dire che in pista le regole e le ragioni non sono poi così chiare come qualcuno vuol far sembrare.