Test delle Pirelli Diablo Rosso 3 (ricevute appositamente per il test)
Cosa cerca il Motociclista in una gomma sportiva? ho provato a chiederlo a tanti e la risposta che la maggior parte delle persone mi hanno dato è stata banalmente "tenuta elevata e durata decente perchè la mie gomme in mescola durano troppo poco". Risposta figlia di tanti luoghi comuni ed esperienze di molti anni fa e che ai giorni d'oggi con la specificità delle coperture dedicate alla pista è addirittura pericolosa.
Attualmente le coperture moderne hanno ambizioni molto più alte, Pirelli stessa parla di VERSATILITA', PRESTAZIONI COSTANTI NEL TEMPO E CHILOMETRAGGIO ELEVATO.
Quindi una volta raggiunto l'obbiettivo primario ricercato da tutti, la TENUTA ELEVATA, cosa fa di una gomma un prodotto eccellente? Secondome si sintetizza in tutte queste caratteristiche:
ampio range di temperature in cui la mescola riesca a lavorare bene garantendo prestazioni elevate sempre e non solo nelle giornate migliori;
costanza di prestazioni nel tempo resistendo ai numerosi cicli di riscaldamento che un prodotto stradale subisce;
prestazioni elevate in condizioni di bagnato e condizioni del manto stradale scivolose;
chilometraggio elevato e consumo uniforme;
feeling di guida, perchè tutto il resto non serve se chi guida non si sente a proprio agio.
Con queste premesse ho deciso di sviluppare il test cercando di non soffermandomi a pochi km ma cercando di riprodurre la maggior parte delle condizioni che un motociclista può incontrare. Per fare questo e sfatare qualche luogo comune ho anche "sfidato" un amico, solito ad utilizzare pneumatici da pista anche su strada, equipaggiando la sua zx10r con le Pirelli Rosso 3 con una domanda: una copertura sulla carta così stradale sarà in grado di contenere l'esuberanza di una supersportiva vera con tanti cv e senza elettronica?
IL TEST:
Gomme nuove, pressione a freddo 2.5 atm sia anteriore che posteriore e via in cerca di curve, ma la notte è piovuto e tutta la prima parte di strada è umida, gli alberi fanno ombra e l'asfalto è freddo, condizioni solitamente spiacevoli specialmente quando si sta usando una moto in prestito con pneumatici freddi e mai provati prima.
Feeling subito altissimo, niente scherzi passeggiando allegramente, a queste andature l'umido non si sente e ci si diverte senza voler esagerare, qui le promesse della cartella stampa sono state mantenute e le ultime tecnologie Pirelli si fanno valere alla grande, la mescola raggiunge velocissima delle temperature di utilizzo più che accettabili tanto da non risentire dell'umido.
Proseguiamo e troviamo curve asciutte dove assaggiare il grip, quello vero e irrinunciabile, qui finalmente possiamo scatenare anche la cavalleria. La prima nota di merito va alla facilità nel piegare e cambiare direzione, un ottimo compromesso che garantisce una grande precisione nelle linee senza dare mai reazioni brusche, ideale per accontentare i più smaliziati senza mettere in difficoltà i più incerti.
La seconda caratteristica che si nota subito è la differenza dalla generazione precedente quando si frena in modo deciso, le Corsa III non soffrono più lo schiacciamento della carcassa, mentre assecondano le frenate con moto inclinata, i nuovi profili hanno migliorato le deformabilità dello pneumatico migliorando nettamente il feeling e precisione offrendo sempre un grip ottimale anche quando si incontrano irregolarità nel manto stradale.
Il profilo del posteriore più alto del predecessore, come vogliono le ultime tendenze nelle gomme più sportive, aiuta il grip nelle accelerazioni grazie al tanto appoggio a moto inclinata e regalano ottimi cambi di direzione anche con l'anteriore scarico, il risultato è decisamente sorprendente, una vera istigazione a delinquere, è veramente difficile non farsi prendere la mano, in uscita di curva è facile trovarsi con l'anteriore alzato pur mantenendo molta direzionalità e stabilità.
La seconda parte della prova è stata meno tecnica ma decisamente più severa, infatti è stata la volta di Roberto che per non farsi mancare nulla si è fatto 1200km in due giorni partendo da Trieste per andare in Toscana ad assaporare alcune delle strade più famose tra i motociclisti.
Il meteo è stato perfetto per il test, decisamente peggio per il puro piacere di guida. Roberto ha avuto modo di provare le nuove gomme in autostrada dove ha apprezzato la scarsa usura del battistrada, tra le curve appenniniche dove non ha assolutamente rimpianto le mescole sportive, nell'umido e nell'acqua dove si è divertito comunque e non si è fatto mancare nemmeno un po' di sterrato dove è "sopravvissuto" confermando così la grande versatilità di questi pneumatici. Il consumo dopo circa 1500 km di test è decisamente ottimo, a stento si stanno cancellando le scritte caratteristiche delle Diablo.
La conclusione di Roberto? poche parole molto chiare in un sms "1200 km da favola... mi sono piaciute assai le gomme" quindi scommessa vinta da Pirelli!
La mia conclusione è che il gommista italiano, da sempre tra i migliori al mondo, abbia intrapreso un percorso nello sviluppo delle nuove gomme veramente interessante che alza notevolmente l'asticella migliorando le performance in tutti gli aspetti e per la prima volta in una gomma stradale Pirelli ho trovato molte caratteristiche che la avvicinano alle Supercorsa che sono l'attuale riferimento di sportività, senza rinunciare a nulla della versatilità e sicurezza a 360°.










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