
Originariamente Scritto da
_sabba_
Sono d'accordo.
Gli esami pratici per la patente dovrebbero dimostrare che il neofita di turno abbia davvero buone capacità di guida (pur con tutte le attenuanti della poca esperienza).
Si vede subito se uno sa guidare, se ha la macchina “in mano”, oppure se è imbranato.
Il bravo istruttore deve poter colmare le lacune ed eventualmente inibire gli eccessi, in modo da presentare all’esame il patentando in grado di guidare per davvero.
Perche dico questo?
Perche ho avuto modo di constatare che non sempre è così, anzi...
Quando ha preso la patente mio figlio, il suo “ingegnere” gli aveva imposto di curvare con la frizione premuta.
Un genio....
L’ho cazziato pesantemente (anche se non era colpa sua) e gli ho fatto fare ore e ore di guida usando la frizione come si deve.
Un piccolo esempio, ma purtroppo è vero che la Scuola Guida insegna giusto quel pochino per mettere la gente in condizioni di affrontare l’esame pratico, e poco più.
Per la patente della moto sarei ancora più cattivo.
Suzuki RG500 Gamma oppure Yamaha RD500LC e tempo minimo per percorrere Imola, Monza, Magione, Vallelunga, Modena, o comunque nell’autodromo più vicino.
Zero controlli elettronici, niente ABS e motore incazzatissimo.
Cosi, quando si prende in mano una paciosissima moto moderna (che anche se ha il doppio dei cavalli, non mette certo in crisi come le vecchie 2T), tutto diviene più facile e soprattutto sicuro.
E poi buonsenso e rispetto degli altri.
La corsia di destra si può usare, anzi si deve usare, ma spesso è vuota e i cretini di turno viaggiano ai 100 sulla corsia centrale, o addirittura in quella di sorpasso (i camper stracarichi, i furgoncini con i laterizi sopra, la classica Pandina che non ce la fá ad acquistare velocità, eccetera eccetera).
All’estero mi sembra che il buonsenso sia più generalizzato che da noi.
Non so perché..
