
Originariamente Scritto da
marmass
Ferma restando la mia convinzione che questo signore si sia ampiamente meritato la pena che la giustizia gli ha comminato, che lo ritenevo e lo ritengo un criminale, stavo riflettendo ancora sul perchè delle protezioni godute, anche alla luce degli altri 40 espatriati cui non riusciamo a mettere il sale sulla coda. Una sola la mia conclusione: sono protetti perchè ritenuti condannati in Italia in base a leggi speciali, quelle dei tempi del terrorismo, liberticide e repressive dei diritti fondamentali dell'individuo. Battisti e gli altri sono stati considerati dei "perseguitati", o sono stati condannati ingiustamente o hanno ucciso perchè in rivolta contro uno Stato illiberale e antidemocratico. La "dottrina Mitterrand" era basata su questo assioma, quando Pannella diceva che Battisti era vittima della politica repressiva del PCI o giustificavamo (ammetto la mia colpa) Toni Negri per le sue lezioni (cui ho personalmente assistito) di "violenza legalizzata" ("compagni che sbagliano" li chiamavamo) questo si intendeva. Personalmente ritengo che siamo in democrazia se le libertà individuali e fondamentali vengono sempre garantite, persino in situazioni drammatiche come quelle dei nostri trascorsi di terrorismo o oggi nei riguardi degli attentati fondamentalisti, che "il fine giustifica i mezzi" non ci assolva. Poi penso alle tantissime vittime innocenti, e ai loro cari, alla paura di quegli anni che io stesso ho vissuto per la mia militanza attiva di allora, alla crudeltà delle stragi fondamentaliste di oggi e la mia "logica ferrea" vacilla. Essendo questo è l'unico forum cui partecipo, vorrei solo offrire uno spunto di confronto (spero civile e rispettoso) per chi ha voglia di ragionarci sopra, visti i tempi tribolati attuali.