Comunque non capisco cosa c'entri la "sanità" italiana con il lavoro di ricerca,
non sono esattamente la stessa cosa, non confondetele per cortesia.
Le tre ricercatrici hanno fatto un ottimo lavoro, ma incensarle immeritatamente e la solita strategia dei media, che non sanno di che parlare e allora tirano fuori per l'ennesima volta (e sono trent'anni che lo sento) il mancato riconoscimento dei precari della ricerca...
Poi, spentasi l'eco mediatica, nessuno fa un cazzo per davvero...
Ora se stabilizzano le tre precarie, è comunque un'ingiustizia verso le centinaia, forse migliaia, di precari della ricerca che magari, non lavorando sul virus, non hanno risonanza sui media.