Seriamente si sono fatti male in tanti, anche più volte. La differenza sta nel fatto che altri, pur scalpitando per cercare di tornare in sella il prima possibile, hanno rispettato qualche settimana di riposo in più. Parere personale di un ex motocrossista dilettante che, nel 92, per una frattura scomposta di tibia, perone e malleolo tibiale, solo per poter tornare a normale quotidianità ha dovuto attendere 8 mesi, per la moto ci sono voluti più di un anno. Va da se che il semplice appassionato come me non può essere paragonato a piloti di un certo livello, ma l'apparato scheletrico è uguale per tutti.