Non ho risolto perché il problema è rimasto tale e quale, ma, grazie al sapiente e paziente lavoro del meccanico Triumph, la moto non si spegne quasi mai.
Ma il minimo rimane basso, ed oramai ho preso l’abitudine di dare un filino di gas durante l’avviamento a caldo.

Ah, sulla batteria sono a postissimo!
Morsetti serrati, batteria al litio potenziata, tutte le connessioni (teleruttore, motorino di avviamento) controllate accuratamente (più volte).
La mia moto non è nata solo con il problema dell’avviamento, che ritengo essere dovuto alla pessima gestione elettronica, ma con una serie di guai che nel tempo (e spendendo dei soldi) ho risolto con successo (più o meno pieno).

L’ho scritto qualche volta, ma lo ripeto.
La sensazione è quella di aver acquistato una moto usata (nemmeno troppo bene), con alcuni guai congeniti.
Anche la carrozzeria era montata alla segugio member, una roba da sottoprodotto cinese…
Idem la disposizione dei cablaggi.
Non odio nessuno per principio, ma se devo odiare uno al mondo è l’operaio che ha assemblato la mia povera Tiger.
Ora è a posto (plastiche, cablaggi, accoppiamenti, serraggi, persino fascette), ma c’è voluto del bello e del buono (e tanto tempo).

Comunque l’elettronica fa cagare più del motorino a 36 marce di Cacioppo.